Capitolo 25

23 2 0
                                    

Da quel giorno, le vacanze natalizie giunsero. Louis era allungato a pancia in giù sul letto a russare e dormire come non aveva mai fatto in quel periodo.

Ma ovviamente, quella pace, andò a quel paese, visto che qualcuno suonò alla porta. Grugnì stringendo il cuscino e diede un'occhiata al suo telefono appoggiato al comodino, privo di notifiche. Sbuffò facendo spallucce, infondo era abituato, o forse no, di solito tutti se ne ricordavano, anche alle undici del mattino.

"Cazzo Zayn, vai ad aprire tu!" Sbraitò con la voce impastata di sonno, avvolgendosi nelle calde coperte. "Zayn!"

Non ci fu risposta e sbuffò alzandosi con solo i boxer, fregandosi del gelo che c'era fuori. Scese le scale lentamente con il suono del campanello ripetitivo in sottofondo e con violenza aprì la porta.

"Cosa-" Cercò di protestare, ma si bloccò non appena sentì le labbra del riccio avvinghiate alle sue. "Harry" Sorrise imbarazzato. "Cosa--cosa ci fai qui? E questo bacio per cos'era?"

Harry fece semplicemente spallucce e sorrise con il naso rosso dal freddo, fuori la neve ricopriva le strade di un bianco luccicante. "Prima di tutto perché è il tuo compleanno, quindi auguri!" Fece scuotere le mani in aria cacciando le sue fossette e le guance rosee. "Poi, è una settimana che non mi taglio." Abbassò lo sguardo imbarazzato con un lieve increspamento delle labbra.

Louis lo guardò con un luccichio negli occhi e fiero disse: "Sono orgoglioso di te Haz!"
"Beh..." Giocherellò con gli indici e lo guardò timidamente. "Devo ringraziare soprattutto te, Lou." Divenne rosso.

"Oh Harreh! Come se carino!" Escalmò prendendogli il viso a coppa. "Dai entra che mi sto gelando il mio fantastico culo." Harry ridacchiò ed appoggiò il suo capotto sull'attacca panni, diede uno sguardo veloce alla cucina e a Louis che era ancora in boxer dentro di essa.

"Non hai intenzione fi fare colazione?" Si accigliò chiedendo. Louis fece spallucce. "Senti, vatti a preparare che andiamo a fare un giro al centro commerciale, intanto vedo di preparare qualcosa e tu mnagerai."

"Ma Harry-" Il riccio lo bloccò mettendogli un dito sulle labbra.

"Non credere che te la caverai, fai come ti ho detto. Oggi è il tuo diciottesimo compleanno ed è un anno molto importante per te!." Esclamò con furore, ma per Louis per quanto potesse piacere quell'entusiasmo, dentro di sé aveva ancora un peso sul petto, un amaro in bocca difficile da cacciare via. Così andò in camera a cambiarsi e prima di mettersi la felpa cercò più volte di non guardare verso la direzione del suo grande specchio, ma la sensazione era più forte, il suo riflesso lo richiamava come un vortice senza confine e Louis voleva solo mettere un muro davanti ad esso. Osservò per un istante, stringendo forte la felpa.

"Sono-" Esitò un attimo, ma deglutì e stringendo ancor di più la felpa, chiudendo gli occhi sussurrò "Sono normale." Li riaprì e si rese conto che non fosse cambiato assolutamente nulla, si rese conto che la fame non era tornata, che il suo sorriso era ancora spento, che le sue occhiaie erano ancora lì a renderlo un cadavere, ma soprattutto quel Louis-almeno quello vecchio- era bloccato all'Interno di quel maledetto specchio, nei cuori dei suoi migliori amici, delle sue sorelle e di sua madre.

Sentì gli occhi bruciare in un istante, una sola persona poteva fare così tanto effetto da lacelare l'anima. Un natale senza nessuno, senza un punto cardine, senza una vita, senza sua madre.

"Louis! È pronta la colazione!" Urlò Harry man mano che saliva le scale per raggiungere la stanza del liscio.
Non appena la raggiunse si fermò, accigliando la fronte e con un'aria quasi malinconica, notò subito come Louis si infilò la maglia facendo finta di nulla, di come immediatamente si girò e lo sorrise ampiamente.

Ma la verità era che Louis non sorrideva con gli occhi da un po' e ad Harry questa cosa faceva solo male. Si avvicinò lentamente e lo guardò, rivolgendo lo sguardo verso il basso. Louis lo fissò e si sentì tremare immerso in quegli occhi verde smeraldo.

"Smettila di essere cosi severo con te stesso." Disse il riccio con tono fermo, tanto da far sentire Louis ancora più piccolo di com'è realmente. "Smettila di pensare cose che ti fanno male, che ti lacerano l'anima, smettila semplicemente di guardarti con questi occhi..." Deglutì. "Perché se guardassi con i miei, come io ti vedo, capiresti che tutto ciò che credi è solo una brutta follia. Sei un bello e un dannato, sei semplicemente Louis Tomlinson che sta cercando di restare dalla parte dell'angelo caduto, ma che è solamente un angelo."

Louis rimase immobile, strabuzzò gli occhi con il cuore a palla, non credendo a cio che avesse appena sentito. In quel momento credeva di essere in un universo infinito, splendido e stupefacente, popolato da mondi finiti, limitati da catene, da inganni, pregiudizi, in una realtà comandata da forze sovra umane che per un momento credeva di saper controllare lui, o almeno, in parte, al resto ci pensava Harry. Si chiedeva come tutto quello fosse possibile, come fosse rendibile il fatto che lui avesse una concezione di Harry così diversa, così mostruosamente dolce e imparagonabile alle normali storie d'amore che si vedono in TV.

A risvegliarlo fu proprio la forza motrice del suo animo, che con un riccio ribelle scendere sulla fronte ed un sorriso caldo e dolce disse: "Provi a mangiare qualcosa per me? Poi andiamo al centro commerciale."

Louis sospirò leggermente ed annuì sorridendo, seguendo il riccio.

Doveva ammettere, che qualcosa era riuscito a mettere in bocca, aveva mangiato un terzo della porzione e ad Harry non poté solo che far piacere, perché non era tanto, ma era qualcosa, ma sicuramente per Louis era molto.

Arrivarono al centro commerciale e senza capire niente, continuava a seguire il riccio come se non ci fosse una meta, fino a quando qualcuno non gli andò a sbattere contro.

"Oh-Oh-Oh!" Louis si accigliò, squadrandolo dalla testa ai piedi. "Giovanotto, oggi è la vigilia di Natale, vuoi dire qualcosa a Santa Claus e sua moglie?" Chiese l'uomo vestito da Babbo Natale indicando una giovane di fianco a lui travestita dal ruolo appena citato.

Louis li guardò di nuovo fulmineo. "No, non credo. Almeno quello che avevo da chiedere, non lo posso più desiderare." Proferì in un poccolo sussurro l'ultima frase.

Ci fu silenzio e nel mentre che Louis guardava per terra, con le mani nelle tasche, l'uomo si tolse la barba finta, come la giovane il cappello e altri oggetti per renderla riconoscibile.

"Allora lasci che ti dica buon compleanno." Disse con tono caldo e dolce l'uomo.

Louis alzò il capo di scatto e rimase sbigottito. "Mark? Fizzy? Cosa- che cazzo ci fate qui?" Poi rivolse lo sguardo verso la sorella. "E tu." Non finì nemmeno la frase che l'abbracciò forte.

"Buon compleanno, Boo." A Louis veniva solo da piangere, ma sorrise ampiamente.

"Alleluia!" Urlarono due voci. "Louis!" Continuarono.
Il liscio rise quando vide le gemelle vestite da folletti e notò anche Lottie nello modo con dietro Harry, indossare un cappello natalizio con le lucine.

"Auguri!" Urlarono tutti verso di lui, tanto da attirare l'attenzione della gente attorno e sentire la parola "auguri" in vari momenti diversi.

"Pensavo vi foste dimenticati di me..." Ammise timidamente. Le sue sorelle e Mark lo guardarono tristemente ma anche sbigottiti.

"Non potremmo mai Louis, sei tutto." Disse Fizzy e gli diede un bacio sulla guancia.

Ci fu un grande silenzio, non fino quando Harry inciampò su un giocattolo a forma di albero canterino, attivando così tutta la fila. Si mise una mano in faccia in totale imbarazzo, tanto da aiutare addirittura il proprietario del negozio a sistemare l'incidente.

Louis sorrise, rendendosi conto di come quello che lo circondasse non fosse più così importante e capì che l'unica cosa di cui avesse bisogno era chi voleva bene e a lui ciò bastava.

sono risorta dopo 28 anni e mi scuso, ma ho avuto un periodo un po' particolare oltre alla pressione costante della scuola. Volevo soprattutto ringraziare coloro che stanno leggendo questa storia perché condividono con me una scrittura nata per puro divertimento e non una di alto livello. <3

WallsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora