Capitolo 9

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Look after you- The Fray (Versione Louis)

*

Come detto, Louis si avviò mettendo le sue grandi cuffie e lasciarsi andare dalla musica. Sgranò gli occhi quando gli partì Why'd you call me when you're high? degli Arctic Monkeys.

Come mai? Non lo capiva nemmeno lui, ma quella canzone, da quando aveva iniziato a scopare con Harry, non l'ascoltava per il solo buon gusto che vantava di avere, ma ci vedeva lui ed Harry, associandolo anche alla prima volta che si videro.

E Louis si impressionò ancora di più, perché iniziò a sorridere leggermente ripensando alla loro prima litigata e da come quegli occhi verdi gli avrebbero cambiato la vita.

Doveva ammetterlo, prima che conoscesse Harry, la sua vita era una noiosa routine.

Era talmente entrato nel vortice del suo mondo, che non si rese conto che qualcosa lo colpì.

O almeno qualcuno andò a sbattere addosso a lui. Si fermò per un istante, vedendo Harry, con gli occhi lucidi e fissarlo tremante.

Louis lo fissò ancora, con sguardo duro e severo, ma esitò quando lo superò,con passo spedito e il fiato in gola. Non voleva azzardare, ma se gli stessero prendendo di nuovo gli attacchi di panico? Dovrà essere successo qualcosa?
Era davanti scuola e accigliò la fronte, non appena Niall, Zayn e Liam si fiondarono verso di lui. Tolse le cuffie e rimase imbambolato.

"Harry- Anne- casino- disastro!"Disse parole incoerenti Liam con il fiatone.
Zayn roteò gli occhi spingendolo e facendosi avanti."Non essere così drammatico Liam!"

Niall si mise in mezzo. "Allora, in breve, Anne ha chiamato Harry, dicendogli che per lavoro rimmarrà solo per un mese."

Oh cazzo.

Louis rimase come uno scemo. "E quindi?" Chiese strafottente come se non sapesse cosa gli sarebbe successo.

"È scappato senza portare il telefono."
"Tornerà."

"No Lou, Harry non tornerà facilmente a casa, lo sai com'è fatto." Intervenì Zayn severo, mentre sventolava un quaderno a Liam per dargli aria.

"Voi lo conoscete più di me." Il moro sbattè il quaderno al petto del castano e si fiondò verso Louis, prendendolo per la felpa e battendolo all'albero del cortile.
"Tu lo conosci più di tutti quanti Louis e non mentire. Ora non so cosa sia successo tra di voi per finire definitivamente, e intendo nel vero senso della parola, ma Harry non sta bene e lo sai più di tutti."

"E a me? Qualcuno ci pensa? Credete davvero che con un sorriso tirato mi passi la tristezza?!" Urlò dimenandosi.
Zayn saldò la presa. Zayn esitò, alternando lo sguardo negli occhi, ormai grigi dell'amico. "Lou, devi calmarti porca puttana!" Il liscio continuò, in preda alla rabbia, sbattendo anche la testa al tronco per liberarsi. "Louis! Guardami!" Gridò il ragazzo, con gli occhi più neri della pece, per via della rabbia. "Calmati."

"Non mi calmo! Lasciami stare!" Lo spintonò fortemente, facendo fare qualche passo all'indietro al moro, liberandosi per poi andare via,consapevole di un'altra assenza messa in lista.

Louis non voleva essere al centro dell'attenzione, sapevano tutti che situazione stesse passando, ma mai nessuno si era allarmato così quando non aveva avuto nemmeno il tempo di pagare il credito del suo telefono, per pensare a come far mangiare le altre sorelle, con l'assenza di Mark e di Fizzy.
Quando non si presentava a scuola per giorni, senza trovare una chiamata con il credito in carica. Quando Zayn, più di tutti, sapeva che lavorasse in un ristorante per trovare i soldi sufficienti per pagare le spese ospedaliere, perché ciò che guadagnava Mark, era sufficiente solo per pagare l'affitto e la luce e non solo, Louis doveva collaborare, perché Johannah e Mark avevano divorziato, nonostante il grande amore verso la famiglia.

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