Capitolo 12

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How to save a life- The Fray

*

Era passato qualche giorno dal funerale e Louis non aveva cacciato nemmeno una lacrima se non da solo dietro ad un albero. Harry lo aveva visto eccome, ma decise di lasciarlo nei suoi pensieri, se il liscio voleva solo piangere senza un supporto, Harry lo avrebbe rispettato, nonostante si morse ripetutamente il labbro inferiore, perché era davvero difficile.

Da lì Louis si sentiva uno schifo, come figlio perché non era riuscito a salvare la vita di sua mamma in tempo e soprattutto come fratello.

Non sapeva mai come comportarsi con le sue sorelle,soprattutto adesso che la mamma non c'era più. Per fortuna Mark si offrì di tenere per un lasso di tempo le gemelle, fino a quando non avrebbero metabolizzato l'assenza di Johnannah.

Era da un po' che notasse Lottie triste, quindi si permise di prenderle qualche vestito, magari le sarebbe piaciuto un regalo del genere, non poteva fare altro se non vedere un suo sorriso stampato sulla faccia.
Ci aggiunse anche un bigliettino e andò a casa.
Si soffermò, quando la vide parlare con Harry. Il riccio lo sorrise salutandolo.

"Ciao Haz! Mi fa piacere che tu sia venuto, come mai qui?"
Lui ruotò le spalle. "Volevo fare due chiacchiere con Lottie."

La sorella, notò la busta in mano al fratello e storse il naso. "Cos'è?" Louis si fece piccolo, le guance rosse e si strinse nella spalle dando la busta a sua sorella. "Io- è un regalo, spero che ti-"

"No Louis, vai a regalalrmi vestiti." Gli si fermò il cuore, il groppo di gola aumentare. "Insomma, manca del cibo tra poco e fai regali a me? Non le vedi queste cose?"

Louis strinse i pugni, non riuscì a trattenere la rabbia e non gli importava che avesse davanti a sé sua sorella davvero vulnerabile, ma che cazzo, nemmeno ad apprezzare un regalo?

"Credi davvero che io non lo abbia visto Lottie?! Davvero credi sia così facile gestire voi? Soprattutto ora che non c'è più la mamma?! Era difficile già prima porca puttana! Non voglio darti delle cazzo di responsabilità Lottie, ma sei abbastanza grande da trovarti un fottuto lavoro e capire com'è complicato a gestire i soldi. Pago le bollete, l'affitto! Mark non ce la fa da solo! E non ho nemmeno il tempo di caricare il credito del mio telefono per voi! Io faccio tutto per voi! E non mi è nemmeno un peso, perché è una cosa bella vedervi felici e davvero, sono stato uno stupido a pensare che con questo regalo io potessi fare una cosa giusta. Io non so fare un cazzo, io non faccio mai nullo di buono, altrimenti non sarei qui in una crisi. Credi davvero che il fine settimana quando torno alle 3,00 di notte io esca con Harry, Zayn, Niall e Liam e la combriccola che mi porto dietro?! No Lottie, io vado a lavorare in un ristorante che mi pagano 5 dollari all'ora! E per cosa?! Oer fare la fame!" Sbottò urlando, con Harry stringere la mano al bracciolo della poltrona, mentre lo guardava dispiaciuto e spaventato nella stesso modo.
Sapeva che Louis avesse degli scatti di rabbia, ma non li aveva mai manifestati in questo modo e nemmeno si sarebbe immaginato il dopo.

"Lou, io non lo sapevo-" Disse in un flebile sussurrò la sorella, con una ciocca di capelli caderle davanti al volto e lo sguardo paralizzato sulla figura del fratello.

"Voi non sapete mai! Non sapete, è vero! Sapete solo giudicare ciò che vedete! Credete che con un sorriso tirato io stia bene, sia felice, nonostante ho tutta la merda e la fottuta paura dietro che mi assale, che non mi sia mai messo a piangere, con il pensiero di mamma che potesse andare via da un momento all'altro?! Voi mi chiedete solo come sto, con anche il disagio nella voce, solo con la scusa che io non dirò mai la verità. Ma cazzo, sapete almeno che io non so esprimere sentimenti porca puttana? Mi sento solo un peso! Voi non sapete nulla di me!" Si fermò con il respiro irregolare. " E non mi guardare così!" Gridò sbattendo una sedia per terra.

Harry scattò, avvolgendo le sua forti braccia al busto del liscio." Lasciami cazzo, cosa vuoi?!" Si dimenò.

Solo da lì si immobilizzò, rendendosi conto di quello che avesse fatto, di chi avesse nella stanza a trattenerlo, il suo profumo, i suoi ricci solleticargli il collo, come il respiro e di avere Lottie  a fissarlo con un filo di paura ben evidente. Strinse i pugni, quando la vide dirigersi verso la porta.

"Dove vai?!" Chiese allarmato.
"Da M-Mark..." Disse balbettando e con la mano tremante aprì la porta ed andò via.

Louis si passò le mani fra i capelli, non sapendo cosa fare, stava letteralmente impazzendo. Di solito riusciva a trattenere i suoi attscchi di rabbia, ma inspiegabilmente era esploso, davanti a sua sorella e se lo era promesso, non lo avrebbe fatto e invece aveva fallito.
Mise le braccia al muro e si appoggiò con la testa sopra.

"Lou..." Sussurrò Harry con la voce morirgli in gola. Riusciva solo a scorgere la schiena del più basso alzarsi ed abbassarsi, fino a quando non si rilassò completamente, inizialmente a singhiozzare. "Oh Louis..." Senza pensarci due volte lo prese, ma Louis scosse la testa.

"No Harry, non guardarmi, che schifo di persona sono..." Strinse gli occhi, quando percepì il suo viso difronte a quello del riccio. Non poteva reggere quegli occhi verdi smeraldo, pieni di luce, spegnersi nel bedere una persona del genere. Harry gli appoggiò una mano sulla guancia.

"Lou, guardami per favore..." Louis scosse di nuovo la testa. "Per favore."
Il liscio aprì gli occhi, pieni di lacrime e rimase sorpreso Harry guardarlo con un lieve sorriso, accarezzargli la guancia, ormai umida di lacrime.

"È tutto ok Louis, non fai schifo." Da lì Louis scoppiò in lacrime, abbracciandolo forte, perché sentirlo dire da lui con un filo di rassicurazione era così bello e veritiero, tutto ciò che diceva Harry, era come se fosse sensato e pieno di verità. Si lasciò trasportare dal battito del suo cuore e dalle carezze che aveva da parte del riccio, oer calmarsi. Si sentiva così stranamente bene.
Rimase a fissare il vuoto per un po, con il rumore del battito cardiaco di Harry andare veloce e poi coordinarsi con il suo. Tirò su con il naso e con il fiato un po' alla gola e l'unica cosa che percepiva, era come il corpo di Harry, in quel momento, lo proteggesse e lo portasse via da quella schifosa realtà e di come si sentiva giusto, nonostante si ritenesse uno schifo e con mille sbagli fatti.

Solo da lì disse: "Puoi dormire da me stasera, Haz?"

"Va bene Lou." Poté percepire un sorriso formarsi sulle labbra di Harry, con le fossette e non resistì nel seguirlo a ruota, creando le piccole rughette che si formavano attorno ai suoi occhi.

Loui pensò, che almeno una volta qualcuno stesse salvando la sua vita e che forse lui poteva farlo con Harry Styles.

scusate sempre per qualche errore.

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