Capitolo 13

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Everything I wanted- Billie Eilish

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Harry era seduto sul letto della camera di Louis visibilmente imbarazzato, con la testa chinata e le maniche della sua felpa oversize tirate completamente alle mani. Appena udì i passi del liscio, si schiarì la gola e aggiustò la postura, trovandoselo con solo un asciugamano in vita e con una nota di  sorpresa dalla presenza del riccio.

Harry deglutì e si grattò la nuca imbarazzato, ma per fortuna che Louis, nonostante la stanchezza percettibile nella sua voce, ruppe quel disagio esplicito che si era creato nella stanza. "Hey, ti ho preparato la stanza, è di fianco alla mia, ho messo anche una bottiglia di acqua...si insomma se nel caso ti dovessi strozzare o robe simili e poi c'è la lampada se per caso sai-" Smise subito, non appena si rese conto che la situazione stesse diventando ancor più ridicola e soprattutto notando uno strano cipiglio sul volto del minore.

Così avvicinò delicatamente e appoggiò una mano sulla spalla.
"Tutto bene?" La sua voce era calda e dolce, ciò non fece altro che provocare una marea di brividi ad Harry, che prontamente, immerse i suoi occhi verdi in quelli blu mare di Louis.

"È imbarazzante ma...posso dormire con te? Insomma, ugh- ho paura a stare da solo." Si fermò. "Anche con la luce." Disse in un sussurro. Abbassò lo sguardo, aspettandosi uno scherno o robe simili alla Tomlinson, ma invece rimase sorpreso quando ebbe un semplice "Va bene. Aspetta che ti prendo qualcosa per dormire." come risposta.

Harry sgranò gli occhi, tirandosi la felpa e ciò fece un momento bloccare Louis, forse accorgendosi di quella strana agitazione che percepiva alla sue spalle.

"Em...Louis." Il più grande, con una maglia larga a maniche corte si girò ed aspettò che lui continuasse a parlare. "Posso rimanere con la felpa, non è un problema."

"Ma dai Harry, non mi costa niente darti una mia maglia. Sennò posso darti una a maniche lunghe larga se soffri il freddo o-"

Il riccio scosse la testa velocemente, con occhi supplichevoli. "Ti ho detto che va bene la felpa, tanto tolgo i pantaloni."

Louis sbuffò leggermente.
"Allora ti do una mia felpa, così almeno la tua rimane più pulita per domani." Gliela diede con un piccolo sorriso e gli occhi quasi spenti. Harry ringraziò con lo sguardo e si diresse in bagno.

Al liscio, sembrò molto strano quel comportamento, di solito Harry era sempre così sfacciato nel mostrare il suo fisico e addirittura non si lamentava mai del freddo, anzi, se fosse per il riccio, starebbe nudo anche d'inverno. Approfittò di quell'assenza, infilandosi i boxer e darsi un'occhiata allo specchio.
No perché la presenza di Harry gli importasse così tanto, assolutamente, ma bisognava tanersi con stile anche durante la notte.

A chi voleva prendere in giro?
In quel periodo non faceva altro che pensare a quanto facesse schifo, soprattutto con la vicinanza di Harry. Louis si era trascurato, soprattutto dopo la morte di Johannah e per i troppi turni di lavoro da compiere.
Si sentiva così fottutamente rinchiuso in un labirinto senza uscita, come se ogni modo per fuggire sia solo un'amara illusione.

Continuando a sistemarsi i capelli davanti agli occhi, imprecando visibilmente - perché era da un po' che voleva tirarseli all'insù- venne distratto da un suono di un telefono. Rivolse lo sguardo verso la sua scrivania, confermando che non fosse il suo, perché Louis metteva direttamente il silenzioso, per lui la vibrazione e la suoneria non esistevano proprio in quell'ultimo periodo.

Il mittente sembrava essere davvero insistente, avrebbe spaccato il telefono di Harry in un momento all'altro e così preso da quel nervosismo, si avvicinò di scatto, ma accigliò vedendo il nome Nick.

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