~ set twelve.

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A/N: as usual, venite a commentare la storia anche su Twitter, vi regalerò qualche spoiler *ammicca*! #BritishRogueAU è l'hashtag (: xx

PS. Grazie per le 14K di visualizzazioni :D




Harry guardava dritto davanti a sé e non poteva fare a meno di sorridere. Louis stava parlando con Zayn, poco più in là, e seppur fosse sudato e visibilmente stanco, rimaneva sempre bellissimo e, semplicemente, Harry non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.

L'allenamento era finito da qualche minuto e, come al solito, si stavano dirigendo tutti verso lo spogliatoio, pronti a buttarsi - letteralmente - sotto alle docce.

Il riccio pensò all'andamento delle due ore precedenti e si morse il labbro inferiore; lui e Louis avevano flirtato per tutto il tempo - venendo richiamati più di una volta dal Coach Collins e addirittura dai loro compagni - e non la smettevano di scambiarsi occhiate ogni qualvolta gli fosse possibile e... Dio, era messo proprio male, vero? Il cuore batteva veloce, le mani tremavano e gli occhi brillavano; si sentiva una ragazzina e, in realtà, non gli importava granché se ciò serviva a dimostrare il suo interesse per il liscio.

«Qualcuno di voi scansafatiche, potrebbe sganciare la rete, metterla a posto e raccogliere tutti i palloni?» urlò il Coach mentre stavano per varcare la soglia dello spogliatoio.

Harry non ci pensò due volte e «Io e Louis.» disse, sorridendo fra sé e sé.

«Ma io sono stanco!» si lamentò il castano, sbuffando e andando verso Harry, poggiando la testa sulla sua spalla.

«Tommo, smettila di lamentarti e mettiti a lavoro!» disse Collins, ridendo.

Louis alzò lo sguardo e lo puntò in quello di Harry che, senza permettergli di aprir bocca «Non vuoi rimanere qui con me, un po' di più?» sussurrò.

«Oh... Oh!» ridacchiò Louis, scostandosi dal suo corpo e correndo da una parte all'altra della palestra, cercando di recuperare i palloni il più velocemente possibile.

Il riccio scosse il capo e cominciò a smontare la rete, facendo del suo meglio per non farsi male.

Era strano, per lui, sentirsi così leggero, come se niente potesse scalfirlo, come se nessuno potesse fargli cambiare umore o idea su ciò che aveva fatto. E okay, si sentiva ancora un po' in colpa per aver lasciato Charlie e per avergli detto che non lo amava più perché aveva un'altra persona per la testa, ma era ormai certo che ne fosse valsa la pena, soprattutto quando Louis si alzava sulle punte dei piedi e lo baciava dolcemente senza un'apparente motivo; non gli dispiaceva, affatto, anzi lo rendeva ancora più fiero della sua decisione.

«Ho finito!» esordì Louis dopo qualche minuto, mentre era ancora alle prese con la rete che non ne voleva sapere di sganciarsi.

«Mi aiuti?» chiese allora, voltandosi appena per guardarlo negli occhi. Il castano annuì e «Sì, ma ricordati che sono basso, quindi non posso fare molto.» disse, mettendo su un piccolo broncio che Harry avrebbe baciato via volentieri. E, senza pensarci, lo fece.

Lasciò cadere a terra uno dei ganci e si avvicinò al viso di Louis, senza fretta, facendo combaciare le loro labbra, portando le mani a stringere i fianchi del liscio che portò le braccia attorno al suo collo, per poi fare scivolare una mano fra i suoi capelli ed accarezzarli lentamente. Harry se lo tirò contro, come volesse che Louis diventasse parte integrante del suo stesso corpo, la sua seconda pelle. Passò la lingua sulle sue labbra, chiedendo silenziosamente il permesso di potervici entrare e, qualche istante dopo, Louis glielo concesse, le schiuse leggermente e lasciò alla sua lingua libero accesso, facendo sì che incontrasse la sua e che cominciassero a danzare, con i loro respiri come sottofondo.

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