~ set eleven.

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A/N: nulla in particolare da dire, ricordatevi solo che potete commentare la storia anche su Twitter, usando l'hashtag #BritishRogueAU!

Ah, passate a leggere l'ultima storia di @wontstoptosurrender_ perché... Perché sì, lol <3

Andate anche ad innamorarvi di @EmmaIsNowPlaying e di @ElenaGrimaldi perché se lo meritano ed io le amo. xxx








Harry non stava bene, per niente. Sembrava uno zombie e non si spiegava il perché. Insomma, okay, Louis lo aveva palesemente rifiutato, ma ciò non giustificava il fatto che se ne stesse rannicchiato sul letto da una settimana, senza uscire nemmeno per andare ad allenamento. Eppure... eppure era lì, sotto le lenzuola, la testa affondata nel cuscino e la mente completamente piena di pensieri confusi, tutti su Louis e sul modo in cui si erano lasciati qualche giorno prima. Certo, lasciati era una parola grossa visto che non erano mai stati insieme, ma poco importava. Harry si sentiva uno schifo e non trovava le forze per fare nulla, neanche quelle per andare a prepararsi una tazza di tea caldo, giusto per mandare giù qualcosa e riempire lo stomaco.

Non pensava si sarebbe mai ridotto così, nemmeno quando si era ritrovato a litigare con Charlie un anno prima, per via di qualcosa di stupido; il pensiero non gli era mai passato per l'anticamera del cervello. Chi, alla sua età, si faceva rovinare così tanto dall'amore, dopotutto? Se lo chiedeva spesso, senza trovare una vera e propria risposta, soprattutto perché lui, ora, era una di quelle persone.

Non gli avrebbe fatto male parlare con qualcuno di quella situazione, ma non se la sentiva di chiamare Niall, di disturbarlo. Preferiva arrangiarsi da solo, seppur sapesse che non avrebbe comunque concluso niente e sarebbe stato male in ogni caso.

Non faceva altro che girarsi e rigirarsi fra le coperte, proprio come in quel momento, e non la smetteva di pensare a quel «Non posso» pronunciato dalle labbra sottili di Louis, non se lo toglieva dalla testa e faceva male, forse fin troppo.

Non credeva fosse possibile innamorarsi una seconda volta, eppure eccolo lì, a struggersi per qualcuno che gli aveva spezzato il cuore ancor prima d'aver intrapreso una relazione. Ed era normale, alla fine, sentirsi vuoto, incompleto, giusto?

Quei suoi pensieri vennero interrotti da una leggera vibrazione, qualcuno gli aveva mandato un messaggio. Non aveva alcuna voglia di allungare il braccio e raggiungere il comodino accanto al letto per prendere il cellulare, eppure lo fece. Poggiò la schiena contro la testiera e fece scorrere il pollice sullo schermo del telefono, sbloccandolo. Aprì velocemente la casella dei messaggi e cominciò a torturarsi le labbra, mordendole forte. Louis gli aveva scritto e... No, non gli avrebbe permesso di spezzargli il cuore maggiormente, non ne aveva bisogno, non poteva e basta.




Da Louis: ...hai un minuto?




Se avesse potuto, Harry sarebbe scoppiato a ridere, ma non ne aveva le forze. Sembravano essersi invertiti i ruoli, Louis che gli mandava messaggi per vedersi – o almeno così pensava – e lui che non sapeva cosa fare, che non voleva farsi fregare ancora una volta. Perché di questo si trattava, in fondo. Non voleva stare male, non pensava di meritarlo, nonostante in precedenza avesse fatto soffrire il castano, ma ancora non si era reso conto di ciò che provava, non era sicuro dei suoi sentimenti. E, a dire il vero, nemmeno in quel momento lo era, ma sapeva di volere Louis al suo fianco, perché era con lui che si immaginava di lì a vent'anni. E forse era un po' esagerato ed affrettato, ma chi era lui per sottrarsi ai suoi pensieri, al suo volere ed al suo cuore?

British Rogue ⚓︎ l.s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora