British Rogue ⚓︎ l.s.

~ set seventeen.

A/N: vorrei semplicemente ricordarvi che questo - ebbene sì - è il penultimo capitolo della storia; mercoledì, se tutto va come previsto, pubblicherò l'ultimo! Tranquilli comunque, ci sarà un sequel (che verrà postato verso agosto, probabilmente!). Ricordate anche che potete commentare la storia su Twitter, l'hashtag è sempre #BritishRogueAU (:
Oh, quasi dimenticavo! Grazie ad EmmaIsNowPlaying, come sempre <3 xx

«Ma ancora non hanno chiarito?» chiese Niall, una volta uscito dalla palestra, rivolgendosi a Zayn e Liam.

«No» sospirò Liam, passandosi una mano fra i capelli corti. «Louis non è intenzionato a parlargli, nonostante gli manchi ed Harry, beh...Harry l'avete visto anche voi, no?» aggiunse, poggiando la schiena contro la sua macchina e guardando gli altri due negli occhi.

«Possibile che siano così idioti?» intervenne Zayn, per poi «Cristo, si sono rincorsi per mesi, fra alti e bassi si sono messi insieme ed ora vogliono rovinare tutto?» continuò, scuotendo il capo.

«Zayn ha ragione, sono due coglioni.» disse il biondo, sbuffando. «Harry cos'ha intenzione di fare?» domandò, dopo qualche secondo di silenzio.

«Mi ha chiesto di aiutarlo ma, sinceramente, non ho idea di come fare. Qualche suggerimento?» rispose Liam, speranzoso. Era stanco delle lamentele di Louis, dei suoi piagnistei e di vederlo chiuso fraquelle quattro mura. Doveva trovare un modo per far sì che ascoltasse Harry; era la cosa giusta da fare, nonostante il comportamento del riccio non gli fosse mai andato a genio, ma si amavano e chiunque se ne sarebbe reso conto anche solo guardandoli negli occhi.

Passò qualche minuto di completo silenzio, quando «Ho trovato, Lì!» esclamò Niall, per poi esporre la sua idea a Liam e Zayn.

«Lì, dove stiamo andando?» sbuffò Louis, seguendo l'amico nella sua auto. Era arrabbiato, o meglio infastidito; Liam l'aveva trascinato fuori di casa, costringendolo a farsi una doccia - non che non ne avesse bisogno, certo - e a vestirsi in modo decente. Non ne aveva voglia, non stava bene ed avrebbe preferito rimanere al sicuro sul suo divano, lontano da chiunque.

Eppure era comunque lì, seduto nella macchina di Liam, diretto chissà dove.

«Stiamo andando al Babylon. Niall ci sta aspettando.» rispose il castano, lanciandogli un'occhiata. Sembrava preoccupato, nervoso e Louis non capiva perché. Non che in quel momento gli interessasse; la sua testa era immersa in pensieri profondi, quali troverò mai qualcuno che mi amerà davvero?, oppure devo sempre ficcarmi in guai più grossi di me?, o ancora dovevo proprio innamorarmi?

Sospirò appena e puntò lo sguardo fuori dal finestrino, osservando le vie Londinesi illuminate dalla luce soffusa di qualche lampione. Fino a qualche tempo prima avrebbe amato camminare per quelle strade quasi buie, avvolto nel suo cappotto e con le dita intrecciate a quelle di qualcun altro. A quelle di Harry.

Scacciò immediatamente quell'immagine dalla sua testa e si morse forte il labbro. Era esausto, aveva passato notti in bianco a piangere per quell'idiota ed ora, nonostante non avesse voglia di divertirsi o di passare una serata in compagnia dei suoi amici, era intenzionato a non regalare nemmeno un pensiero ad Harry. Non lo meritava.

Si girò nuovamente verso Liam e «Dimmi almeno che torneremo presto.» disse, il tono di voce più basso del normale e gli occhi leggermente socchiusi.

Liam scosse il capo e «Lou, stare fuori ti farà bene. Ne hai bisogno.» rispose solamente, tornando a prestare attenzione alla strada.

«Come cazzo ti pare.» sbuffò il liscio, incrociando le braccia al petto e fissando un punto indefinito davanti a sé. Non gliene fregava niente di stare bene. Louis non voleva stare bene, ecco tutto. Ed anche solo se al pensiero di lunghi capelli ricci smessi e di bocche morbide dalle forme più dolci si sentiva fremere di rabbia e gli occhi tornavano a pizzicare fastidiosamente, non riusciva davvero a mettere un punto alla fine di... di quello.