~ set eighteen.

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A/N: questo è l'ultimo capitolo, come già avevo annunciato. Ricordate che ci sarà il sequel e, probabilmente, verrà postato verso agosto. Detto questo, ci terrei a ringraziare EmmaIsNowPlaying per il supporto, per l'aiuto e, soprattutto, per la pazienza. Poi, ovviamente, vorrei ringraziare ogni singola persona che ha letto la storia, l'ha commentata e l'ha votata, aggiungendola alla propria biblioteca o alla lista delle preferite. Non immaginate quanto mi abbia fatto piacere, sul serio. Senza di voi, molto probabilmente, questa storia non sarebbe arrivata ad un punto, ma... Eccoci qui, dopo diciannove capitoli. E, davvero, mi sento male a dover "scrivere" la parola fine, ma è così che deve andare, per il momento. Non dimenticate che, come già detto qualche riga più su, ci sarà il sequel e vi dico già che si chiamerà "Wrapped around your finger".

Quindi, semplicemente, grazie. xxxx 








Harry non sapeva come avessero fatto ad arrivare a casa. Dopo il bacio era stato tutto un susseguirsi di sguardi, carezze e sorrisi; sorrisi talmente sinceri e grandi che Harry, ad un certo punto, credeva gli sarebbe scoppiato il cuore.

Si sentiva bene, al settimo cielo o forse di più, e ancora non credeva al fatto che Louis lo avesse perdonato e che fosse innamorato tanto quanto lui. E non gli importava se, prima di arrendersi, aveva continuato a colpirlo ripetutamente con leggeri pugni sul petto, era perfetto così e non poteva essere più contento. Certo, avrebbe preferito non dover rimanere lontano da lui per settimane interminabili, ma almeno erano riusciti a chiarire e a ritrovarsi. E, seppur gli pesasse ammetterlo, doveva tutto a Liam, Niall e Zayn. Senza loro, probabilmente, non avrebbe concluso nulla e sarebbe ancora chiuso nella sua stanza a crogiolarsi nel dolore.

«A cosa pensi, Harry?» chiese Louis in quel momento, riportandolo alla realtà, mentre entravano –completamente zuppi d'acqua – nel suo appartamento.

«Mh?» rispose lui, distrattamente guardandolo negli occhi e perdendocisi dentro. Non si sarebbe mai abituato, quegli occhi lo scombussolavano, gli facevano perdere mille e più battiti al secondo.

«Dicevo, a cosa pensi? Sembra che la tua testa sia da tutt'altra parte.» Louis gli prese la mano e se la portò alle labbra, baciandola e facendo intrecciare le dita con le sue, sorridendo leggermente.

«Penso a quanto sono stato fortunato ad averti trovato.» confessò il riccio, avvicinandosi al suo corpo e abbracciandolo, noncurante dei loro vestiti bagnati e del lieve rossore sulle guance di Louis.

«Pensa a quanto sono stato fortunato io, dopo tutta la merda che mi hai fatto passare.» disse Louis e lui, colpito nel profondo, non poté fare a meno di abbassare lo sguardo e puntarlo sulle loro mani intrecciate. Era davvero stato così stronzo?

Fece per allontanarsi dal castano, ma «No, hey, stavo scherzando, amore.» lo informò quest'ultimo, portando una mano sotto al suo mento e facendo sì che lo guardasse nuovamente negli occhi. Louis gli sorrise, accarezzandolo lievemente e «Ma non farmi più uno scherzo del genere, intesi? Altrimenti Liam non sarà l'unico con cui dovrai fare i conti.» sussurrò poi, alzandosi sulle punte e facendo combaciare le loro labbra in un bacio leggero, quasi impercettibile, ed Harry si ritrovò ad annuire e ad approfondire quel contatto, sicuro che no, non lo avrebbe più fatto soffrire.

«Intesi.» rispose.




British Rogue ⚓︎ l.s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora