capitolo 20| 𝓇ℯ𝓈𝓉𝒶 𝒸ℴ𝓃 𝓃ℴ𝒾

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Something bad is 'bout to happen to me
I don't know it, but I feel it coming
Might be so sad, might leave my nose running
I just hope he don't wanna leave me
Don't you give me up, please don't give up
Honey, I belong with you, and only you, baby
(Dark Red| Steve Lacy)

T/n's pov

Io e Katsuki camminavamo mano nella mano per le strade illuminate della città.
Avevamo trascorso una bellissima serata insieme, ma ora era giunto il momento di tornare nella casa che ormai condividevamo con Eijirou e Shoto.
Mentre ci avvicinammo all'ingresso della casa, mi voltai verso il biondo con un sorriso radioso.
"È stata davvero una serata meravigliosa, vero?"
Katsuki annuì, la sua solita espressione scocciata era un po' addolcita dalla serata trascorsa.
"Sì, non è stata così male. Mi piace quando siamo solo io e te, senza quelle comparse del cazzo" gli diedi uno schiaffetto sul braccio.
"Eijirou e Shoto sono praticamente miei fratelli, ma è bello avere del tempo solo per noi due. Dovremmo farlo più spesso"
Katsuki aprì la porta ed entrammo in casa. Eijirou e Shoto erano rilassati sul divano, guardando la fine di un film.
"Siamo tornati!" annunciai con entusiasmo.
Il rosso si voltò, sorridendo. "Ehi, giusto in tempo, mancano 10 minuti alle 22:00. Com'è andata la vostra serata romantica?"
Con un sonoro "tsk" Katsuki lasciò la stanza facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Benissimo" sorrisi ampiamente.
"Sono contento per voi. Mi dispiace mettere fine alla tua allegria ma sono quasi le 22, ci tocca portare a galla un po' di verità" disse Shoto facendomi annuire.

È ora di prendere in mano la situazione.

In un batter d'occhio tutto attorno a noi si fece buio e il solito fastidiosissimo rumore risuonò nelle nostre orecchie stordendoci.
"Siete tornati!" ci accolse il biondo acceso sorridendo.
"Denki?"
Mi sembra davvero di averlo già incontrato.
"Siete spariti all'improvviso, vi stavo aspettando"
"Questo significa che... veramente non ti sei svegliato nel mondo reale?"
"No... non so nemmeno a cosa tu ti riferisca" nascose la sua confusione dietro un sorrisetto.
"Non ti sei addormentato insieme a noi? Non ti sei svegliato in una stanza diversa?" intervenne Eijirou agitato.
Perché è così irrequieto?
"Magari in un posto diverso, sotto un cielo azzurro mattutino?" chiese Shoto.
Il ragazzo fece una risatina.
Cosa c'è da ridere?
"Siete davvero buffi ragazzi... il cielo non è sempre buio? Non so cosa vogliate che io dica ma l'unico mondo che conosco è questo, con la sua luna rossa"
Trattenni il fiato e poi feci un respiro profondo.
"Questo posto quindi è davvero casa tua"
"Porca troia" mormorò Katsuki.
La confusione e lo sgomento erano chiari sul volto di Denki che, sentendosi evidentemente a disagio, uscì velocemente dalla stanza.
Dopo qualche attimo di incertezza e silenzio, decidemmo di seguirlo.
"Denki, non ci fidiamo del tutto di te" iniziò Shoto e vidi il ragazzo in questione incupirsi.
"Tuttavia hai una sorta di legame con questo mondo e potresti essere la chiave per tirarci fuori di qui. Quindi, resta con noi"
"Hai sentito, Denki? Ora sei uno di noi" gli poggiò una mano sulla spalla Eijirou, ricevendo poi in risposta un sorriso caloroso.
"Sono lusingato, voglio aiutarvi in ogni modo possibile"
"Hai detto che vivi qui, giusto?" intervenne il mio ragazzo facendolo annuire.
"E ci abita qualcuno oltre te?" scosse la testa.
"Non ho mai visto nessuno" rispose mettendomi i brividi.
"Ehi, l'avete sentito?" chiesi udendo un rumore.
Le foglie dei cespugli intorno a noi iniziarono a frusciare.
"Cosa diavolo è stato?!"
Il panico mi assalì e in un istante mi venne la pelle d'oca su tutto il corpo.
È il mostro?
Guardammo tutti in silenzio i cespugli da cui provenne il rumore.
Shoto si avvicinò con sangue freddo alle piante che si erano appena mosse.
"Ma sei pazzo?!" sussurrai sgridandolo.
Camminò lentamente e restammo tutti con il fiato sospeso, pietrificati dalla paura.
Il bicolore aprì velocemente il cespuglio facendomi bloccare il respiro.
"Ragazzi è solo uno scoiattolo" ci avvertì.
"Maledizione" imprecò il biondo.
Per poco non caddi a terra per il sollievo.
"Ehm... ragazzi?" ci chiamò incerti Denki.
Ancora tremanti dallo spavento preso pochi instanti prima ci girammo verso il ragazzo che ci stava indicando qualcosa con il braccio disteso davanti a sé.
Guardai il punto che il ragazzo stava indicando e sgranai gli occhi, poco distante da noi vi era un piccolo bambino dai capelli rossi che ci sorrideva e ci salutava con la manina incitandoci a seguirlo.
Guardai Eijirou che sentendosi osservato si girò verso di me e annuì sicuro.

È arrivato il suo turno.




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p.s.= so che eijirou in realtà non è rosso naturale ma per la storia serviva che lo fosse.

𝘪𝘯𝘴𝘰𝘮𝘯𝘪𝘢 |k. bakugou Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora