Every time I close my eyes,
it's like a dark paradise
No one compares to you
I'm scared that you won't be
waiting on the other side
Every time I close my eyes,
it's like a dark paradise
No one compares to you
But there's no you,
except in my dreams tonight
(Dark Paradise| Lana Del Rey)T/n's pov
"...giustamente Denki non poteva sopportare i traumi di cinque persone, quindi ha separato i ricordi dalla sua coscienza"
Mi sono un attimo persa... meglio ricapitolare.
Abbiamo ragionato tutti insieme per un po' e siamo giunti alla conclusione che il mondo degli incubi non è altro che la coscienza di Denki, mentre quell'orribile creatura rappresenta un insieme dei nostri passati tormentati.
In teoria appena Shoto recupererà la memoria, la creatura sparirà e così la coscienza di Denki sarà costretta a tornare qui.
I nostri ragionamenti furono interrotti dal solito terribile suono in lontananza.
Shoto è l'ultimo, questo sarà l'ultimo "incubo"...Mi risvegliai sotto un cielo cremisi privo di stelle.
Sentivo qualcosa di morbido sulle dita, abbassai lo sguardo e vidi la mano di Katsuki intrecciata alla mia.
"Se l'incubo continuasse anche dopo che Shoto avrà riacquistato la memoria?" mormorai.
"Non accadrà, T/n. Mal che vada staremo sempre insieme" abbozzò un sorriso.
"Andiamo a cercare Denki, ragazzi" ci chiamò Eijirou.
"Almeno abbiamo qualche buona notizia da dargli" aggiunse Shoto.
Attraversammo il passaggio sotterraneo senza avere la minima idea di dove potesse essere Denki.
Incubo o no, questo posto mi dà comunque i brividi.
Il rumore dei nostri passi era l'unica cosa che rompeva il silenzio che ci accompagnava.
Attraversammo l'archivio ed entrammo nella stanza dove avevamo trovato il biondo nel mondo reale, ma di lui nessuna traccia.
Ci bloccammo quando sentimmo un fruscio dietro di noi.
Mi girai e vidi un bambino, non sorrideva e non era nemmeno arrabbiato, ci guardava semplicemente con sguardo perso.
Shoto...
"Da questa parte..." mormorò facendoci segno di avvicinarci.
I ragazzi iniziarono a correre dietro il bambino, feci per seguirli ma una voce mi bloccò.
"Ehi T/n"
"Oddio!" saltai in aria perdendo l'equilibrio e finendo sul pavimento.
Il biondo davanti a me scoppiò a ridere.
"Denki! Mi hai spaventata a morte, ma dove ti eri cacciato?! Ti abbiamo cercato ovunque!" poggiai una mano sul mio cuore palpitante.
"Scusami davvero, non volevo spaventarti" mi porse una mano aiutandomi a mettermi in piedi.
In quello stesso istante i ragazzi, non vedendomi, tornarono indietro.
"Denki?! Ma dove accidenti eri!" gli urlò il rosso facendolo arrossire.
"Abbiamo delle cose da dirti..."
"Beh, la notizia migliore è che sei vivo" Denki alzò la testa e sorrise emozionato.
"...ma sei in coma, quindi dobbiamo trovare un modo per svegliarti" il suo sorriso sparì.
"Beh, se il mio corpo nel mondo reale è vivo significa che ho almeno una possibilità di uscire da qui" mormorò.
"Non preoccuparti, troveremo un modo per riportarti indietro con noi"
"Secondo noi, quando tutti i ricordi tragici verranno accettati dai legittimi proprietari, dovresti riuscire a tornare nel mondo reale da solo" spiegò Shoto.
"... e oggi tocca a me, quindi muoviamoci"
Salimmo al piano di sopra e ci ritrovammo il bambino davanti.
"Da questa parte..."
La scena davanti a noi apparve con il rumore violento di qualcosa che si rompe.
Il piccolo Shoto si rigirò nel letto e si alzò, strofinandosi gli occhi scese al piano di sotto e sentì di nuovo il rumore.
"Non ce la faccio più!" grido quella che probabilmente doveva essere sua madre.
"Datti una calmata" rispose il padre.
Il bambino si nascose vicino all'ingresso e guardò con orrore quello che stava succedendo.
"Mamma... stai piangendo di nuovo?" sussurrò piano.
"Quei suoi occhi... mi spaventa! Non... non riesco a sopportare quel bambino"
"Cara, ti prego. Devi riposare, calmati per favore"
Il piccolo Shoto abbassò la testa e tornò tristemente in camera sua.
La visione sparì lentamente e Shoto si avvicinò a noi.
"Beh, me l'aspettavo..." fece una risatina autoironica.
Velocemente, davanti a noi apparve un'altra visione.
Vedemmo il piccolo Shoto con dei fiori in mano, stava camminando nel corridoio di un ospedale.
"Posso vedere la mamma?"
"Certo, e vedrai che sarà felice per questi bei fiori"
Arrivarono davanti alla stanza e il piccolo Shoto era talmente emozionato che aprì subito la porta. Ma le voci provenienti da quest'ultima fecero spegnere subito il suo sorriso.
"Lasciatemi andare!" gridò la madre.
"Signora, si calmi per favore"
"T-tu!" indicò il bambino.
"Non avvicinarti a me, mostro!" la madre di Shoto iniziò ad urlargli contro e il piccolo scappò via.
La visione sparì improvvisamente e davanti a noi si materializzò quell'orribile creatura.
Mi girai di scatto verso il bicolore e quello che vidi mi congelò, il ragazzo aveva sul volto un'espressione che non gli avevo mai visto: terrorizzata.
Presto un pensiero iniziò a farsi spazio nella mia testa.E se Shoto non fosse pronto ad accettare il suo passato?
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𝘪𝘯𝘴𝘰𝘮𝘯𝘪𝘢 |k. bakugou
Fanfictionl'infanzia di t/n è sempre stata un ricordo vago e confuso, non importa con quanto impegno provasse a ripensare al suo passato, questo non riaffiorava. un giorno, dopo essersi addormentata profondamente, si risveglia in un'oscura ed inquietante dim...