capitolo 25| 𝓋𝒾𝓋ℴ ℴ 𝓂ℴ𝓇𝓉ℴ?

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T/n's pov

"Se fossi davvero morto si spiegherebbe perché non riesco ad andare nel mondo reale"
Spaventata feci un passo indietro andando a sbattere contro il petto di Katsuki.
Vedendo la preoccupazione nei miei occhi, il ragazzo avvolse le sue braccia attorno ai miei fianchi tenendomi stretta a lui.
"Ancora una volta, ci sono io"
Vidi Eijirou provare a prendergli la mano facendolo però allontanare.
Non passò molto tempo prima che la vista mi si offuscasse e il suono delle campane si facesse spazio nelle mie orecchie.
"Ce l'ho!" gridò Denki.
"Cosa?" mormorò il rosso mentre tutto si faceva sempre più confuso.
"Andate nell'archivio del seminterrato, il codice è 2906"
Provai a ripetermi in testa i numeri, chiedendomi anche fino a dove ci avrebbero condotti.
Mi addormentai.

Gli altri giorni ci svegliavamo sempre angosciati, questa volta restammo tutti seduti immobili per un po'.
Siamo tutti stanchi.
"Dobbiamo scoprire cosa è successo a Denki dopo l'esperimento" si alzò di scatto Eiji.
"Sono d'accordo. Preparatevi, si torna dove tutto ha avuto inizio"

Il tragitto in auto fu abbastanza piacevole. Eravamo tutti in silenzio, non uno di quelli imbarazzanti e carichi di tensioni, ma uno pacifico.
Eijirou sembrava essere rilassato e si trovava al posto di guida, Shoto era accanto a lui e gli indicava la strada da prendere mentre io e Katsuki eravamo seduti dietro. La mia testa era poggiata sulla sua spalla e nel frattempo lui disegnava cerchi immaginari sulle nostre mani unite.
"Siamo arrivati"
"Restiamo uniti, okay?" dissi facendo annuire tutti.
Insieme varcammo il cancello che riportava la scritta "white lilly home" e ci inoltrammo attraverso il cortile infestato da erbacce e rampicanti. Continuammo attraverso l'ingresso ornato da numerose ragnatele e arrivammo finalmente davanti alle scale del seminterrato.
Rimanemmo ad osservare l'oscuro abisso, l'inquietante ululato del vento faceva venire la pelle d'oca.
Shoto prese una torcia dallo zaino che aveva sulle spalle e illuminò davanti a noi, gli scalini erano ricoperti di polvere e muschio, ma sembravano ancora intatti.
"Vado per primo, vi faccio luce" affermò il bicolore.
Posso farcela, mi ripetei mentre scendevo lentamente le scale.
Le macchie sui muri mi terrorizzavano, quindi evitai in tutti i modi di toccarle. Intravidi la pozza di sangue ormai secco e trattenni a stento un conato di vomito.
Per Denki.
Represso il bisogno di vomitare, feci un respiro profondo e andai avanti. Per non pensare all'ambiente circostante cercai di ripensare al passato. Ci era stato vietato di venire qui sotto e c'erano altre parti dell'edificio in cui non potevamo andare, alla fine un giorno il "padre" ci invitò qui sotto... eravamo così curiosi di sapere cosa ci fosse.
Ricordo che anche se ero curiosissima di vederlo, avevo anche tanta paura.
È il giorno in cui abbiamo perso la memoria.
Presto arrivammo davanti alla porta della stanza in cui, nel mondo degli incubi, avevamo trovato Denki.
Finché sopportiamo questo peso assieme, possiamo trovare un modo per sopravvivere.
"Com'era? 29...?"
Chiusi lentamente gli occhi. Poco prima di riaprirli, ricordai quello che Denki ci aveva detto.
"2906"
Eijirou inserì il codice, ci guardammo tutti con ansia.
"Ti prego fa che funzioni" mormorò il ragazzo.
Con un sonoro "click" la porta si aprì, ci sorridemmo tirando un sospiro di sollievo.
"Forza, entriamo. Chiudiamo la faccenda una volta per tutte e liberiamoci del mondo degli incubi"
"Facciamolo!" ci facemmo un cenno di intesa ed entrammo nella stanza.
Nell'archivio faceva molto freddo, Shoto premette l'interruttore e il neon sfarfallò un pochino prima di accendersi con una luce fioca.
"Beh, meglio di niente" mormorò.
Di fronte a noi vi erano mensole piene di documenti.
Lessi diversi fascicoli partendo dallo scaffale più basso.
Spero che ci sia qualcosa di utile.
Come non detto, dopo un po' fui costretta a spostarmi non avendo trovato nulla di utile.
"Riservato: gli orfani del white lilly home verranno sottoposti ad un'epurazione dal trauma in una nuova ricerca. Lo scopo dell'esperimento è di cancellare i ricordi traumatici dalla mente dei bambini e innestare ricordi positivi per aiutarli a vivere vite migliori, in modo da contribuire a creare anche un mondo migliore" lesse Eijirou ad alta voce, ci avvicinammo tutti a lui.
"C'è dell'altro!" guardai.
"L'epurazione fallisce, Arnold Smith è nei guai. I soggetti hanno perso i ricordi traumatici ma l'esperimento non è stato in grado di crearne di positivi. Denki, il figlio di Smith, è in coma" restammo tutti a bocca aperta.
"Se è in coma, allora l'esperimento non l'ha ucciso" constatai.
Il rosso sorrise con gli occhi lucidi.

"Denki è ancora vivo"

𝘪𝘯𝘴𝘰𝘮𝘯𝘪𝘢 |k. bakugou Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora