capitolo 3| 𝓇ℯ𝒶𝓁𝓉à

631 43 17
                                    

capitolo revisionato✔️

T/n's pov

Iniziavo ad avere paura, un breve silenzio avvolse l'intera stanza.
«Siamo arrivati qui dopo esserci addormentati, questo è un sogno?» chiese il rosso.
«O magari siamo in un universo parallelo» continuò il bicolore.
Mi piace chiamarli con il colore dei loro capelli, si vede?
«Un universo parallelo?» chiesi perplessa.
«Il tempo è un concetto relativo. È fisicamente impossibile fermarlo, considerate le leggi della fisica sulla terra» disse Bakugou.
«Per fermare il tempo bisogna, teoricamente, essere in un posto dove le leggi scientifiche lo permettono» ragionammo.
«Ma il fatto che non ci siano orologi non significa necessariamente che il tempo si sia fermato. Potrebbe anche significare che il tempo stia ancora passando, ma noi non sappiamo quanto in fretta»
«È la fottuta cosa più sensata che tu abbia detto finora, capelli di merda»
«Capelli di merda?!»
«Per andare in un'altra dimensione però, bisogna farlo volontariamente. Noi non abbiamo fatto nulla» disse il bicolore.
«È vero. Dovremmo creare una spaccatura spazio-temporale e attraversarla come se fosse un portale»
«Voi guardate decisamente troppi film...» storsi il naso.
«La cosa più probabile è che sia un sogno»

La nostra discussione fu interrotta dal suono della risata di una bambina.
Un terrore indescrivibile mi pervase e mi bloccai, come paralizzata.
«Cosa cazzo è stato?»
L'eco della risatina della bambina diventò sempre più forte...
«Non mi piace più questa cosa!» urlò Mina aggrappandosi al bicolore per avere supporto.

La risata crebbe sempre di più e fui costretta a sforzarmi intensamente per non farmi prendere dal panico.
Improvvisamente cessò e subito dopo sentii qualcosa provenire dall'unica porta della stanza.

Tutti guardarono la porta, immobili.
Avevo il cuore a mille per la paura e il terrore... la porta iniziò a cigolare.
Una bambina con i capelli rosa era davanti alla porta. La situazione diventò ancora più inquietante quando iniziò ad avvicinarsi con un sorrisino deciso stampato sul volto.
«Oh cielo, mi stanno venendo i brividi» sussurrò il rosso.
«Ehehe, volete venire con me?» ci chiese la bambina.
È solo una bambina, è solo una bambina, è solo una bambina.
«Chi sei?» chiese Shoto.
«Forse vuole che la seguiamo...?» chiese Mina che lasciò andare il braccio di Shoto e guardò intensamente la bambina di fronte a noi.
Il suo sguardo sembrava assente, iniziò a camminare.
«No Mina, a-aspetta!» cercai di fermarla.
«Sai dove siamo?» chiese alla bambina, che iniziò ad uscire dalla stanza.
«No, aspetta!» prima che qualcuno potesse fermarla, Mina si alzò e corse verso la porta.
Sparì alla vista e noi non avevamo idea di cosa fare.
Non dovrebbe andare in giro da sola...
Stavo per dire qualcosa, quando un urlo squarciò l'aria.
«Mina!» gridai.
Mi alzai per andare da lei ma Eijirou mi afferrò un braccio.
«Non facciamo niente di avventato» mi sorrise leggermente.
«Ma...»
«Non abbiamo idea della situazione in cui ci troviamo, la cosa migliore da fare è restare uniti» mi guardò male il biondo.
«D'accordo... spero solo che Mina stia bene» dissi.
«Giusto, andiamo a vedere» mormorò il bicolore.
Ci avviammo con cautela verso la porta e arrancammo cautamente nell'oscurità.
Dopo un po' sentimmo uno scricchiolio terrificante.
Sussultai per ciò che vidi.
Sul pavimento c'era una gamba umana insanguinata e proprio dietro l'angolo vi era una creatura mostruosa e terrificante.
La creatura si mosse rivelando il corpo di Mina ricoperto di sangue.
Oh mio Dio.
Mi coprii la bocca con la mano per trattenere un urlo.
«Q-Quella è...» provò a dire il rosso.
Mina... è morta?
Il rumore dei denti della creatura che sgranocchiavano e masticavano riecheggiò nel corridoio.
Incapaci di accettare quello che stava succedendo, fissammo il corpo dilaniato di Mina.
I ragazzi iniziarono a correre ma le mie gambe restarono immobili.
No, ti prego...
Cercai di muovere qualche passo mentre la creatura si avvicinava a me.
Il biondo, vedendo che non ero con loro, tornò indietro e mi sollevò di peso correndo via e salvandomi da quell'orribile mostro.
Proprio quando stavamo per raggiungere gli altri, sentii quel suono fastidioso nelle orecchie.
Non posso addormentarmi proprio adesso...
Il rumore si fece sempre più forte e l'ultima cosa che percepii fu il tocco delle dita di Bakugou sulle mie.

Mi svegliai di soprassalto e mi guardai intorno.
«Sono nel salotto di casa» mormorai.
Era tutto un sogno... possibile?

-E adesso il notiziario locale...- la voce mi risvegliò dai miei pensieri.
«Mmh?» mi voltai verso la tv che era rimasta accesa.
-Una giovane ragazza è stata trovata morta- il telegiornale continuò, mentre tutti i ricordi di ieri notte mi tornarono in mente.
-La vittima, Mina Ashido, era...- mi bloccai.
MINA?!
Presi subito il telecomando e alzai il volume.
-Mina Ashido è stata trovata in stato di morte celebrale nell'appartamento della sua ragazza, questa mattina. Le circostanze inerenti questo misterioso caso sono al momento oggetto di indagine della polizia-
Fissai la televisione con il cuore a mille.
Era nel mio sogno...
Venni avvolta da un profondo senso di terrore.

Non è stato tutto un incubo?!

𝘪𝘯𝘴𝘰𝘮𝘯𝘪𝘢 |k. bakugou Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora