L'ultima notte

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Era tornata alla villa con un peso nel petto che la schiacciava. Non riusciva quasi a respirare ma il dovere la chiamava dunque appena ebbe messo piede nell'ampia sala si gettò sul pavimento, ai piedi del signore oscuro.

"Artemisia, alzati" le fu intimato dal mago e lei si sollevò senza alzare lo sguardo.

"Mio signore l'armadio è pronto, possiamo procedere in qualsiasi momento lei desideri. Dovrò solo avvisare Draco"

"Allora manda la tua lettera e agisci, sono impaziente"

Fu liquidata immediatamente e corse nelle sue stanze per avvertire l'amico e compagno:

Caro Draco,
come sai l'armadio funziona, avvertirò i nostri compagni sta notte e organizzeremo l'arrivo. Ti preannuncio sarà il 30, dunque tra meno di due giorni, fatti trovare preparato.

Legò la lettera intorno alla zampa del suo gufo e lo lasciò volare alla volta di Hogwarts. Dopo di chè si alzò dal suo letto e si incamminò per i corridoi del maniero. La prima porta a cui bussò fu quella di Bellatrix

La donna le andò ad aprire in compagnia di suo marito. "Ragazzina che vuoi a quest'ora??" l'aveva disturbata in un momento poco opportuno perché entrambi erano sfatti e con pochi vestiti addosso. "Sono venuta ad avvertirti che l'armadio funziona, partiremo la prossima notte. Draco farà quello che deve essere fatto". Un sorriso malsano storpiò il viso della strega più matura che si voltò verso l'altrò mangiamorte e lo baciò con ardore. "È fatta" gli sussurrò sulle labbra. Artemisia osservò l'intera scena senza battere ciglio, si voltò e si allontanò verso la porta successiva.

Bussò e ad aprirle giunse Antonin, con una vestaglia di seta indosso. Gli bastò guardarla per sorridere soddisfatto: "Sono fiero di te" le disse e la abbracciò. Non si aspettava quel gesto ma la rincuorò. Le sembrava assurdo come l'affetto di quel gruppo la potesse far sentire giusta nonostante stesse collaborando a uno degli omicidi più rilevanti del secolo. "Tu non sei contenta?" le chiese l'uomo vedendola turbata. "Certo, sono solo un po' stanca, finisco di inforemare tutti e me ne vado a dormire" evidentemente lo convise perché Antonin le diede un bacio sulla fronte e la lasciò proseguire.

Avvertì diversi mangiamorte, una dozzina, e alla fine giunse alla porta dei padroni di casa. Sulla soglia trovò Narcissa, pallida e austera, alla notizia rispose con un semplice accenno. "Lucius non è qui?" le chiede Artemisia che era più interessata all'uomo che a lei. "Penso si trovi in giardino, si ritira sempre tardi". Così dicendo le chiuse la porta in faccia e la giovane dovette andarsene. Pensò di avvertire l'uomo in un secondo momento, il mattino successivo, ma il bisogno di aria fresca la portò ad uscire dalla porta d'ingresso e trovarsi un angolo dove sedersi a pensare.

Avrebbe voluto rimuginare su ciò che le aveva detto Silente ma il blocco occlumantico che si era costruita rendeva difficile anche a sé stessa accedervi e si ritrovava con la mente sgombra ma claustrofobica.

"Artemisia" una voce conosciuta la richiamò alla realtà. "Lucius" salutò l'altro dimenticandosi di dover condividere la notizia.

"Posso?" le chiese indicando il posto di fianco a lei. Si era seduta su una panchina sul retro della villa e stava osservando il cielo notturno oscurato ancor di più dalle nubi. Gli fece cenno di accomodarsi e l'uomo di sedette.

"Come mai qui fuori a quest'ora?", "Potrei porti la stessa domanda" gli fece presente. "Aspetto che mia moglie si addormenti" le rispose sincero. "Perché?", "Di recente non ama la mia compagnia", "Capisco". Rimasero qualche attimo in silenzio, il tempo che lui si accendesse un sigaro e glielo offrisse, Artemisia lo accetto nonostante non avesse mai fumato e tossì forte alla prima boccata.

Lucius rise e poi chiese, come se fosse una domanda spontanea: "Chi è la donna dai capelli grigi?". Artemisia ebbe un momento di destabilità, poi rispose: "Una che conoscevo", "Doveva essere molto bella", "Sì, lo era" e si perse nel ricordo di Eva Thomas, dei suoi capelli curati e dei suoi occhi grigi, della sua voce gentile e i suoi abbracci rassicuranti.

Finché vivrò avrò il controllo sul mio essere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora