La rinascita della fenice

50 8 2
                                    

Le parole di Piton l'avevano profondamente turbata, da una parte l'avevano intenerita e scaldato il cuore, dall'altra la paura di perderlo proprio dopo quella dichiarazione la lasciava atterrita. Si erano ritirati nelle sue stanze e si erano addormentati l'uno di fianco all'altra ma il sonno di Artemisia era stato ben poco sereno.

"la battaglia finale si verificò il 5 maggio del 1989... a perdere la vita quella notte furono molti protagonisti della guerra tra i quali: Remus Lupin, Ninfadora Thonks e Severus Piton. La loro memoria venne onorata nei mesi con giornate dedicate e il conferimento degli Ordini di Merlino" l'immagine del suo manuale di storia della magia era nitida davanti ai suoi occhi. "Penso che il nostro Severus meriti una nuova vita. Quindi hai il mio appoggio se dovessi corrompere tutto lo spazio-tempo" le ultime parole di Silente le aveva detto in vita. Seguì un immagine di Potter, Granger e Weasley in biblioteca intenti a cercare una soluzione per la seconda prova del Torneo Tremaghi. Poi la scena cambiò ancora:"Le fenici sono animali straordinari, molto fedeli ai loro compagni umani, sospetto che la mia fosse stata legata a Godric prima di me perché è nei dintorni della sua città natale che l'ho incontrata. Era molto restia ad affidarsi a me, non possedevo il cuore più nobile di questa terra, ma lei ha percepito qualcosa perché ci incontrammo ancora e poi da un giorno all'altro non mi ha più lasciato, la lealtà è fondamentale per questi animali"."E non potrebbe tornare per Severus? Lui le è fedele!" riconobbe la disperazione che le aveva infiammato la voce."Severus ha agito per me certo, ma la sua lealtà è sempre andata a Lily e a te" poi il dolore che era seguito, come se lo stesse rivivendo in quel momento.

Una lacrima scappò dagli occhi di Artemisia addormentata

Poi nuovamente Potter e Weasley, lungo le scale del Maniero che portavano alla cantina e che guardavano con rabbia e paura la loro amica torturata nel salone da Bellatrix, la luce di determinazione che nasceva nello sguardo del ragazzo che è sopravvissuto. Poi la sua mente la trascinò a più di un anno prima, nell'ufficio Misteri: era trafelata, aveva corso e combattuto strenuamente ma era arrivato Silente e aveva capito fosse meglio andarsene finché erano in tempo, aveva recuperato Antonin ed erano corsi nella sala della fontana, vicino ai camini che gli avrebbero permesso di lasciare quel luogo. Lei però si era fermata a guardare Silente e Voldemort che si fronteggiavano. "Non vuoi uccidermi, Silente? Sei superiore a tanta brutalità, vero?". "Sappiamo entrambi che ci sono altri modi per distruggere un uomo, Tom. Ammetto che non mi darebbe abbastanza soddisfazione toglierti soltanto la vita". Vide il Signore Oscuro agitare la bacchetta, pronto ad attaccare, di fronte a lui Silente spingere con irruenza Harry Potter per allontanarlo dallo scontro, gli occhi verdi del ragazzo brillare addolorati. Poi Antonin l'aveva richiamata e insieme erano fuggiti.

Aprì gli occhi di soprassalto, non era più abituata a sognare, da quando occludeva neanche nel sonno veniva raggiunta dai pensieri del suo inconscio. Forse era la vicinanza con Severus a rilassarla a tal punto da farle abbassare le difese occlumantiche. Ripensò a quello che aveva visto, perché la sua mente aveva connesso quelle immagini? Sicuramente le parole di Severus le avevano evocato quell'unico barlume di possibilità che aveva di salvarlo, e dunque la fenice, ma le immagini con Harry Potter?

Si sollevò dal letto, stando attenta a fare rumore per non svegliare Piton che dormiva di un sonno profondo, forse anche lui si sentiva sicuro con lei vicino. Raggiunse il suo studio e sull'orologio sulla scrivania lesse che erano le 4 e mezza di notte. Nel quadro sul camino dormivano appoggiati l'uno all'altro Black e Silente, così come erano disposti quando si erano stretti nella cornice qualche ora prima. "Preside, preside!" sussurrò e entrambi gli uomini risposero a quel richiamo. "Che vuole a quest'ora di notte" la riprese Phineas infastidito. Silente invece fu più comprensivo e la invitò a parlare. "So che è sciocco ma ho sognato sta notte, anzi erano dei ricordi. Erano legati a Fanny, o almeno così sembrava, ma di tanto in tanto balenava Potter con i suoi amici, non capisco"

Finché vivrò avrò il controllo sul mio essere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora