Kolder
È appagante avere dei fratelli. Sentirli parlare o anche solo ridere, fa passare più in fretta il tempo. Proprio come ora. Li sento parlare al piano di sotto, Arwen, Cameron, Kyler e Freya.
Ridono, si divertono e parlano.
Io al contrario, sono seduto da trenta/quaranta minuti nella mia vecchia camera in cui dormivo da bambino, che ho ristrutturato e reso uno studio per lavorare da casa, dopo che Rhysand e Cyrus sono andati a vivere per conto loro. Ma ora non sto lavorando.
L'unica cosa che faccio, è fissare ininterrottamente il muro dietro al mio computer mantenendo la stessa posizione scomoda, poiché sono troppo codardo per guidare fino alla casa di una ragazza bionda e tatuata, per chiederle cosa diamine è successo due giorni fa.
Abbiamo litigato, il minuto dopo l'ho baciata senza riflettere, e il minuto dopo ancora lei è scappata.
Per un giorno intero, mi sono sentito un maledetto molestatore? Sì. Ma quando ho approfondito il ricordo del nostro bacio, mi sono detto che è impossibile. Lei ha ricambiato. Mi ha baciato. Ho sentito i suoi gemiti. Il desiderio nel suo grigio.
Perciò non sono un molestatore. Vero?
Cazzo.
Ogni giorno nel quale l'ho vista al lavoro o nella caffetteria in cui lavora Grace, sono stato in grado di percepire il suo desiderio. L'attrazione che nutre per me. Ho captato ogni segnale.
Persino quando la tratto freddamente, lei mi guarda con una rabbia che cela desiderio. L'ho osservata. So riconosce certi segnali. E a ventotto anni, conosco piuttosto bene il corpo di una donna, percepisco quando è eccitata, sento quando vuole spingersi oltre un bacio dato tanto per accendere il fuoco. E il bacio che io e Sayer ci siamo scambiati, era al limite del pornografico. Se non ci fossimo trovati in un vicolo, alla luce del sole, il bacio sarebbe stato solo la ciliegina su una torta a base di sesso.
Lei mi voleva, e l'ho sentito.
Ma qualcosa è cambiato all'improvviso. Si è irrigidita tra le mie braccia, spingendomi via con gli occhi grigi spalancati. Non è stato il guizzo di desiderio a farmi sentire un cazzo di molestatore. È stata la paura, il panico, e il dolore con cui mi ha guardato a farmici sentire.
No, la differenza di età non mi disturba più. L'ho cancellata dalla mia testa un secondo prima baciarla. 'Fanculo otto anni. È maggiorenne, una donna di vent'anni che vive sola e si prende cura di sé stessa, e che fa sesso quotidianamente. Non è una ragazzina facilmente impressionabile. Io non l'ho corrotta e sicuramente non l'ho molestata. Almeno spero.
Il punto è che non insegui un uomo per mesi, per poi respingerlo via alla prima occasione, senza una valida ragione.
Dico bene?
«Cristo, sei inquietante».
Mi inchiodo sulla sedia quando sento la voce bassa e fredda di Rhysand, alle mie spalle. Gli rivolgo la mia attenzione, scovandolo con una spalla appoggiata allo stipite della porta, chiusa.
Chi cazzo è? Un ninja?
«Cosa vuoi?».
«Niente, stronzo. Volevo solo informarti che io, Amélie e Cyrus siamo andati a trovare Emerson. Ha chiesto di te».
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Ossigeno - Kolder // Saga Warner
RomanceSayer Bailey non ha più niente per cui vivere e niente da perdere. Distruggere l'uomo che l'ha messa al mondo, per poi rovinarle l'intera esistenza, è l'unico pensiero che la fa andare avanti, mantenendola sveglia la notte. Persa la fiducia e la spe...