Epilogo

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Kolder

La mia cucina, la mattina è un caos. Letteralmente un caos. I ragazzi o meglio le ragazze, preparano la colazione prima che io scenda al piano di sotto e ridacchiano sguaiatamente.

Ma questa mattina, è anche peggio. Prima ancora di indossare i vestiti, sento risate urlate e rumori di padelle. E Sayer non è dentro al letto. E questo, mi preoccupa. Molto. Quella ragazza è davvero negata a cucinare. È passato un mese da quando abbiamo apertamente dichiarato i nostri sentimenti, e da quel giorno non ci siamo più separati. Abbiamo passato insieme a casa mia il natale e il capodanno con i miei fratelli che vanno pazzi per lei, completamente.

La venerano come una cazzo di Dea.

Ma li capisco. Io vado pazzo per quel faccino che guardo ogni mattina quando mi sveglio. Dorme tutte le notti da me, ha persino portato molte delle sue cose a casa mia per non dover fare avanti e indietro continuamente.

La mattina quando io lavoro, lei va nel centro antiviolenza che ha ufficialmente comprato. Ogni tanto viene alla Warner Enterprise per pranzare insieme. Dopodiché ci rivediamo a casa mia, la sera. Io preparo la cena e lei parla o gioca con le mie sorelle. Cameron ha persino cominciato a scherza con lei. Il venerdì sera esce per stare con Grace e io ceno fuori con i ragazzi, e Stephanie, che ha chiesto il divorzio da Peter. Ho quasi pianto dalla gioia quando ci ha dato la notizia della loro separazione. Divorzieranno ufficialmente.

Sia lodato Gesù.

Comunque, oggi è il mio compleanno. Trentuno gennaio. Ventinove anni. Mi sento un vecchio decrepito. Soprattutto quando la mia ragazza giovane ed elastica si contorce troppo durante il sesso. Ma le vado dietro con piacere. E c'è una cosa che voglio fare per il mio compleanno. Cosa? Chiedere alla mia ragazza di venire ufficialmente a vivere con me. È troppo presto? Forse. Mi importa? Neanche un po'. Dormiamo insieme tutte le notti, ci svegliamo insieme ogni mattina. Mangiamo insieme ogni giorno. E scopiamo ogni notte.

Perché aspettare ancora?

Mi infilo i calzini e scendo al piano di sotto, diretto in cucina dalla mia famiglia rumorosa. Cameron ridacchia osservando Amélie cucinare delle uova con il bacon. Cibo che ha bruciato in padella. Cristo. Anche lei è negata a cucinare. Kyler urla insulti contro Amélie, e Emerson ride mangiando i cereali e bevendo il caffè. Ha cominciato a riprendere i suoi farmaci, e sta molto meglio. Spero che continui così. Mi volto verso Sayer che ride sguaiatamente quando Amélie lancia un gridolino sofferente dopo essersi bruciata un dito. Vado dalla mia ragazza e la bacio sui capelli biondi.

«Buongiorno, a tutti».

Amélie mi guarda elettrizzata.

«Fratellone! Vuoi delle uova? Le ho appena fatte».

Emerson mi guarda con avvertimento, dietro la sua tazza di caffè.

«Se tieni alla tua vita, non mangiare niente di quello che ha cucinato».

«Ehi!».

Sayer ride, e mi metto seduto alla sua sinistra. Guardo Cameron dopo aver lanciato un'occhiata a Emerson. La mia sorellina annuisce piano, rispondendo positivamente alla domanda che stavo per porre. Sì, ha preso le medicine. Mi guardo attorno cercando gli altri.

«Rhysand, Cyrus, Arwen e Freya? Dove sono? Oggi è domenica».

Kyler mi guarda con gli occhi azzurri leggermente gonfi dal sonno.

«Rhysand e Freya sono andati a prendere Arwen da un'amica, ha dimenticato le chiavi qui a casa. Cyrus ha chiamato prima, ha delle cose da fare e verrà più tardi».

Ossigeno - Kolder // Saga Warner Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora