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AVVISO IMPORTANTE ALLA FINE DEL CAPITOLO.

Per il resto del pomeriggio non facemmo altro che chiacchierare, forse per recuperare un po' del tempo perso.

Lo invitai a rimanere a cena. Il mio subconscio, contrariato, mi inviava scene poco gradite della festa dell'anno precedente. Io, ormai stanca, le scacciai semplicemente decidendo di godermi la serata insieme ad Ashton.

Decidemmo di andare al McDonald's con il suo suv nero. Non proferimmo parola durante il breve viaggio casa-Mc.

Quando arrivammo entrammo. Ordinammo entrambi due Crispy McBacon e due patatine. Io presi una lattina di Coca Cola mentre lui un bicchiere di Fanta.

Ci andammo a sedere a un tavolo con i nostri vassoi e ci sedemmo. Iniziammo a mangiare e a parlare come se ci conoscessimo da una vita. Lui iniziò a prendere per il culo i professori e io non potei fare a meno di ridere. Mancava poco che mi soffocassi con una patatina.

Vidi una bambina che avrà avuto circa sei anni. Era accanto a noi e ci guardava mentre succhiava il suo Milkshake alla fragola.

-Ehi piccola, hai bisogno di qualcosa?- le chiese dolcemente Ashton.

Per un momento, mi venne un flashback dove lui faceva il papà e teneva in braccio la nostra bambina. Le diceva parole dolci e lei rideva. Era una scena bellissima ma la tolsi subito dalla mia mente. Non mi dovevo innamorare.

-Siete fidanzati?- ci chiese.

Io e Ashton ci guardammo imbarazzati. Dico che se fossimo andati a una gara di pomodori, avrebbero dato il primo premio a noi due.

-No, perchè?- le chiesi dolcemente.

-Peccato.- fece il labbruccio. -Siete così carini insieme.-

-Nah, io lo odio a questo ricciolino davanti a me.- ridacchiai lanciandogli un'occhiata. Lui mi fulminò con lo sguardo.

-Anche mamma e papà all'inizio si odiavano. Poi si sono fidanzati e ora sono sposati.- ci sorrise.

Poi sua mamma arrivò scusandosi di averci disturbati ma la tranquillizzammo e la salutammo. Ashton provò a rimettere l'argomento nel mezzo ma io lo liquidai con un gesto della mano.

La sera proseguì a meraviglia e, una volta tornati a casa, ci mettemmo sul divano a guardare un film. Ovviamente, lui scelse un film horror. Lo passai tutto il tempo attaccata al suo petto mentre il suo braccio destro circondava il mio gracile corpo.

Quando finì, lui tolse il dvd e si avviò alla porta. Io mi avvicinai a lui.

-Uhm, ti va di dormire qua da me?- chiesi.

-Ti ha davvero fatto paura?- ridacchiò.

Io abbassai lo sguardo e arrossii. Lui smise di ridere e mi prese con due dita il mento e mi alzò il volto.

-Resto qua.- mi sorrise e ricambiai il sorriso.

Lo feci accomodare nella stanza degli ospiti, lasciandogli tutta la privacy che voleva. Andai in camera mia, mi spogliai e decisi di indossare come pigiama un paio di shorts di stoffa e un reggiseno sportivo.

Spensi la luce e mi infilai sotto le coperte. Il mio subconscio iniziò a farmi brutti scherzi, facendomi sentire rumori che non esistevano veramente.

Mi alzai, terrorizzata, dal letto e mi diressi verso la stanza degli ospiti. La porta era socchiusa e la luce debole del comodino era accesa. Bussai leggermente per poi sentire un -Avanti.- da parte di Ashton.

Entrai. I miei occhi ricaddero subito sul petto nudo di Ashton. Non aveva la tartaruga ma aveva un bel fisico. Non male per un diciottenne. Indossava un paio di boxer neri e i capelli erano sciolti e scompigliati, come sempre.

Beside You ❅ ashton irwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora