11.

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AVVISO ALLA FINE DEL CAPITOLO.

-Sei soltanto un'obesona del cazzo!- urlò Janie ridendo. -Lui non ti vuole.-

Si spostò verso di me e mi diede uno schiaffo. Andò da Ashton e iniziò a baciarlo con foga davanti ai miei occhi. Lui le toccò la coscia e poi i glutei mentre lei tirava i suoi ricci. Iniziarono ad andarsene.

-Ashton non andartene!- urlai.

Mi svegliai di soprassalto ma dovetti chiudere di nuovo gli occhi poiché la luce del giorno mi stava accecando. Stavo sudando freddo e il mio respiro era accelerato. Avevo le guance bagnate, segno che avevo pianto veramente. Inoltre, non sentii più la presenza di Ashton al mio fianco.

Aprii gli occhi preoccupata abituandomi alla luce. Vidi la porta della camera di Ashton aprirsi e i suoi ricci fecero capolino attraverso la porta. Ricominciai a respirare. Non mi ero nemmeno resa conto che avessi smesso. Forse avevo davvero paura che lui se ne fosse andato.

Guardai un secondo per terra, notando che tutti i nostri vestiti erano sparsi. Poi mi guardai e vidi che ero nuda. Mi coprii velocemente con il lenzuolo, e scene della sera precedente tornarono nella mia testa. Arrossii e sorrisi leggermente.

-Sei sveglia, allora.- disse. -Ho sentito dei rumori strani e sono salito il prima possibile. Ti sentivo urlare.-

-Ho avuto un incubo.- spiegai.

Lui entrò maggiormente nella stanza, indossava soltanto un paio di boxer, e in mano aveva una teglia con sopra la colazione: uova strapazzate, pancetta, succo di arancia, toast con il burro sopra.

-Cosa hai sognato?- mi chiese appoggiando il vassoio sul comodino.

-Ho sognato di perderti. Ho sognato quello che succedeva qualche mese fa, ovvero tutti gli insulti più te e Janie appiccicati.- dissi.

Lui rimase zitto a fissare il vuoto. Io gli accarezzai dolcemente i capelli e, quando mi guardo, gli sorrisi e lui ricambiò.
Gli lasciai una serie di baci a stampo sulle labbra e lui ridacchiò.

-Uhm, dovrei essere triste più spesso.- Gli diedi una leggera spinta. -Mh, ma qui siamo ancora senza intimo.- ammiccò e io arrossii ancora di più.

Si avvicinò al mio orecchio e lasciò un bacio sotto di esso. Mi scoprì il busto e mi accarezzo dolcemente il seno.
-Ti vorrei fare mia di nuovo. Ma credo che le tue gambe siano un po' contrarie a questo.- sorrise leggermente allontanandosi.

Ridacchiai. Lui si alzò e prese il mio intimo da terra. Me lo porse. -Rimettitelo, potrei stuprarti mentre fai colazione se ti vedo ancora così.- disse.

Risi, presi l'intimo e lo vidi girarsi. Lo indossai e poi mi sedetti a gambe incrociate sul letto. -Fatto.- dissi e lui si voltò verso di me.

-Anche così sei dannatamente sexy,uhg.- mormorò mordendosi il labbro inferiore.

Prese la colazione e me la poggiò sulle gambe. Iniziai a mangiare mentre lui mi guardava sorridendo. Era tutto veramente squisito.

-Mh, buono.- esclamai quando finii la colazione.

-Meno male.- sospirò. -Ho cucinato io e non ho mai cucinato quindi avevo paura che facesse schifo.- ridacchiò.

-Wow.- mi unii a lui. -È stato tutto molto buono, grazie. Mi sento come le principesse, servite e riverite..- dissi sognando a occhi aperti.

-Dal loro principe.- sorrise. -E tu sei la mia principessa.-

Arrossii. Mi lasciò un bacio sulla fronte, poi si alzò con la colazione fra le mani e si avvicinò alla porta.
-Preparati che tra un'ora abbiamo le lezioni.- mi disse.

Beside You ❅ ashton irwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora