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Da dire che le due settimane successive furono meno tristi e deprimenti.

Avevo recuperato con i voti e avevo ricominciato a mangiare e a scrivere canzoni più allegre. Io e Sofia uscivamo due volte alla settimana e finalmente con gli altri ragazzi andava alla grande.

Calum aveva trovato una ragazza molto carina ed ero molto felice per lui dal momento che lo avevo solo illuso e per più tradito con Ashton.

Quest'ultimo veniva poche volte a scuola. Sinceramente, lo vedevo raramente e la cosa mi disturbava molto perché io lo amavo ancora e volevo sentirlo vicino, non lontano in tutti e due i sensi.

Continuai a scrivere canzoni su di noi. Le parole venivano scritte dalla mano su carta senza che io dovessi pensarci o sforzarmi più di tanto.

Avevo avuto due settimane per pensare e rilassarmi al meglio. Janie mi stava alla larga ed ero felice di aver detto finalmente le cose come stavano.

Ero felice per quello che le avevo detto, per aver difeso me e la mia famiglia, per aver raggiunto gli obbiettivi che volevo raggiungere, per avere degli amici sempre vicini a me. Ma ero anche triste per Ashton.

Non capivo. Si era reso conto che sembravamo una coppia ma niente di più. Evidentemente, ero davvero più che una scopamica ma, allo stesso tempo, al livello di tale.

Mi aveva solo usata perché questo mi aveva detto lui. Mi aveva detto che Janie lo soddisfava di più, che era meglio lei che di me. Lui stesso aveva detto quelle cose. Ma dopo quella cena ero più confusa che mani.

Non avevo nemmeno il coraggio di scrivergli o di parlarci faccia a faccia. Forse perché non avevo le palle oppure perché avevo paura di quello che sarebbe uscito dalle sue labbra.

Fatto sta che andando avanti così, stavamo male entrambi.
Sempre se lui soffriva per la nostra lontananza.

Non volevo tornare indietro ma non riuscivo a togliermi dalla testa Ashton. Non riuscivo a pensare ad altro se non a lui. Non riuscivo a trovare un ragazzo perché ogni ragazzo che mi chiedeva di uscire lo paragonavo a lui e, ovviamente, nessuno per me era all'altezza di Ashton Irwin.

Era fisso nei miei pensieri e io non sapevo come farlo uscire.
Volevo ma non ci riuscivo.
Volevo davvero alzarmi una mattina e dimenticare tutto quello che era successo; dimenticare gli insulti di Ashton e poi le sue carezze, i suoi baci sulla mia pelle e i suoi occhi che mostravano desiderio; dimenticarmi di Janie e dei suoi insulti, della mia gelosia verso di lei; anche di Sofia e i ragazzi volevo dimenticarmi perché se non li avessi mai conosciuti, non mi sarei innamorata di Ashton; dei miei genitori adottivi perché mi ricordano che i miei genitori sono morti.

Vorrei dimenticarmi di tutto ciò e ricominciare da capo.
Come se ci fosse un tasto di Replay nella vita. Come se la potessi riavvolgere o come se potessi voltare pagina e iniziare a scrivere un nuovo capitolo.

Vorrei ma non posso farlo perché é impossibile. A meno che io non voglia entrare in coma, è impossibile fermarsi e dimenticarsi di tutte queste preoccupazioni.

«Ehi, - mi risvegliò dai miei pensieri Sofia - ricordati che fra poco c'è il ballo di fine quadrimestre per le quinte, il...»

«Ballo che hai sempre sognato sin dalla prima liceo - dissi interrompendola - Sì, ho presente. Ma non ci verrò, non ho accompagnatore.» dissi continuando a camminare per il corridoio.

«Vacci con mio fratello. Non ha nessuna.» disse lei facendo spallucce.

«Ok che Luke è figo ma sarebbe troppo imbarazzante andare al ballo con tuo fratello, non ché mio migliore amico. E se poi mi deve mettere le mani sui fianchi? Evito.»

Beside You ❅ ashton irwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora