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Si era fermata di scatto davanti all'istituto che frequentava stringendo forte lo zaino che aveva in spalla , sarebbe voluta ritornare indietro e starsene a casa nel suo letto senza vedere e sentire nessuno. Era stanca di ascoltare ogni giorni commenti su di lei , era stanca delle prese in giro che subiva e preferiva mille volte starsene nella sua camera a leggere un libro senza parlare con nessuno. Ma questa mattina Isabella non aveva potuto mancare a scuola , c'era il compito di filosofia e si era costretta da sola di alzarsi e andare a scuola.Aveva respirato profondamente prima di entrare nell'istituto , il lungo corridoio in pochi minuti si era riempito di studenti che si stavano incamminando nelle loro classi. Si era guardata in giro con un'espressione furtiva e per fortuna il gruppetto che la tormentava non c'era , Isabella si era incamminata nel cortile della scuola e si era seduta su una panchina guardando i ragazzi appartenenti ad un'altra classe che facevano ginnastica.
La ragazza prese la sua borsa nera e dalla piccola tasca posteriore prese un pacchetto di sigarette, né sfilò una e se la portò tra le labbra prima di accenderla con l'accendino. Sentì il fumo entrarle dentro fino si polmoni e dopo inspirò per cacciarlo fuori , alzò il volto verso l'alto e vide che il cielo era scuro segno che da lì a poco sarebbe arrivato un temporale. Restò altri minuti fuori al cortile a fumare finché la sigaretta non terminò, gettò a terra il mozzicone di sigarette e si alzò dalla panchina incamminandosi verso l'entrata dell'istituto.
<<Moretti!>> Isabella si fermò di scatto quando sentì la voce del ragazzo che la tormentava , quest'ultimo si chiamava Gabriele ed era il ragazzo più odioso della scuola , passava il suo tempo a bullizzare ragazzi più deboli o timidi<<non hai una buona cera , sei bianca come un fantasma. Se fossi in te metterei un po' di trucco anche se non cambierebbe nulla>>
<<Che cosa vuoi Gabriele? Lasciami in pace>> aveva detto Isabella sperando che il ragazzo la lasciasse in pace , oggi non era affatto una bella giornata e voleva essere lasciata in pace. Questo maledetto giorno di due anni fa i suoi genitori morirono in un maledetto incidente , per lei questo giorno era davvero un calvario perché sarebbe voluto tornare indietro nel tempo per avere solamente un piccolo abbraccio da parte di suo padre o sua madre.
<<L'orfanella oggi é nervosa....per oggi ti lascio in pace Moretti>> Gabriele l'aveva guadata con un sorriso beffardo e l'aveva superata dandole una spallata , Isabella fece un'espressione di dolore e si portò una mano sulla spalla , era sicura che quello stupidi le avesse provocato un livido con quella spallata di proposito. La ragazza sospirò già stanca di questa giornata prima di entrare nell'istituto , camminò per i corridoi finché non arrivò nella sua classe. Aprì la porta e vi entrò cercando di non pensare agli sguardi dei suoi compagni di classe , camminò per la lunga fila torturandosi le mani per arrivare al suo banco.
<<La sentite questa puzza ragazze? É talmente povera che non ha nemmeno l'acqua per farsi una doccia>> questa volta parlò Gaia facendo ridere l'intera classe , Gaia era una ragazza davvero superficiale figlia di due giudici , viveva in una mega villa e credeva che con i soldi poteva ottenere tutto.
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Un'amore folle/Ciro Ricci
RomanceLei é Isabella Moretti , sedici anni , frequenta il liceo delle scienze umane e vive solamente con sua nonna dopo la morte dei suoi genitori in seguito ad un incidente stradale. Non ha amiche perché é considerata la poveraccia della scuola a causa d...