3~Farmaci

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____Isabella aveva chiuso velocemente la cella di Ciro Ricci e si era allontanata di scatto nonostante lui fosse legato e non avrebbe mai potuto raggiungerla , la ragazza stringeva forte l'arma con cui si era difesa mentre il suo petto faceva su e...

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Isabella aveva chiuso velocemente la cella di Ciro Ricci e si era allontanata di scatto nonostante lui fosse legato e non avrebbe mai potuto raggiungerla , la ragazza stringeva forte l'arma con cui si era difesa mentre il suo petto faceva su e giù velocemente a causa della paura che aveva provato. Aveva pensato davvero che l'avrebbe strangolata con quella catena uccidendola , si passò la dita sul collo che le bruciava leggermente ed era sicura che sulla sua belle bianca si stessero formando dei lividi.

Aveva visto il giovane Ricci che la guardava con uno sguardo incattivito , il ciuffo corto gli ricadeva sulla fronte e non staccava gli occhi dalla ragazza nemmeno per un secondo. Isabella sentì dei brividi di paura percorrerle tutta la spina dorsale , guardò il ragazzo per l'ultima volta con uno sguardo stravolto e terrorizzato prima di indietreggiare e scomparire dalla sua vista. Nonostante si fosse allontanata dalla sua cella riusciva ancora a sentire il suo sguardo addosso , i suoi occhi neri che sembravano ucciderti solamente con lo sguardo.

Dopodiché ancora con le gambe tremolanti e molli si avvicinò al carrello grigio contro il muro in cui c'erano i farmaci che i pazienti avrebbero dovuto assumere , Isabella si portò la mano nella tasca posteriore e prese il foglio in cui c'erano scritti i nomi dei pazienti e i farmaci che avrebbero dovuto prendere in giornata. Isabella si recò nella cella numero tre e vide una donna sui cinquant'anni seduta vicino ad una scrivania ed era intenta a disegnare qualcosa , la ragazza fece un respiro profondo prima di prendere il mazzo di chiavi e inserirlo nella serratura per aprire la porta sbarrata.

<<Buongiorno signora Caterina...>> Isabella lesse il suo nome sulla carta , era una signora coi capelli biondi e dagli occhi di un celeste chiaro che le ricordava l'oceano<<dovete prendere le vostre medicine>>

La ragazza spinse il carrello con il medicinale sopra e si avvicinò alla donna , la donna non le rivolse nemmeno uno sguardo e continuava a disegnare linee nere come se si fosse incantata su quel colore nero pece. Isabella prese un piccolo pacchetto bianco da cui prese una pillola bianca e abbastanza grande , la poggiò sulla scrivania grigia insieme ad un bicchiere di acqua.

<<Signora dovete prendere il vostro medicinale , vi assicuro che starete meglio>> aveva detto Isabella cercando di convincerla , per sua fortuna la donna prese la pillola ingoiandola con l'acqua senza fare storie. Isabella la guardò con un piccolo sorriso prendendo il bicchiere d'acqua , per fortuna la signora Caterina avrebbe dovuto prendere solamente una pillola al giorno segno che stava bene e da lì a poco sarebbe stata liberata. Quando uscì dalla cella della donna guardò nuovamente il foglio , sospirò quando lesse il cognome Ricci.

Guardò i medicinali che avrebbe dovuto prendere e sgranò gli occhi per quanti medicinali gli avrebbe dovuto fare assumere , fece un respiro profondo e con le gambe tremanti iniziò a spingere il carrello grigio fino ad arrivare alla cella numero tredici , la sua cella.

La ragazza prese il mazzo di chiavi con le mani che le tremavano , si avvicinò alla cella del giovane Ricci con il cuore che sembrava volesse scoppiargli nel petto. Inserì la chiave nella serratura prima di girarla , quando la porta della cella si aprì Isabella strinse forte il carrello prima di dirigersi nella stanza. Lui era seduto sul suo letto ancora incatenato e tra le labbra aveva una sigaretta , appena vide la ragazza entrare nella sua cella gli angoli della sua bocca si alzarono formando un sorriso che le fece venire i brividi di paura.

Un'amore folle/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora