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Il giorno dopo Isabella andò di mattina nel carcere perché la signora Elena aveva bisogno di aiuto poiché una sua collega sarebbe stata assente per una settimana, per fortuna la ragazza non aveva tantissime assenze a scuola e per fortuna aveva voti altissimi e quindi poteva permettersi qualche assenza in più.Quando entrò nell'istituto penitenziario psichiatrico vide la signora Elena dietro allo sportello che stava facendo colazione , Isabella si avvicinò a lei e la saluto abbozzando un piccolo sorriso.
<<Ciao Isa. Sei venuta presto oggi?>> la donna aveva posato il cappuccino sul piccolo tavolo e l'aveva guardata ricambiando il sorriso , Isabella aveva annuito prima di entrare nel suo ufficio.
<<Il bus é passato prima , per fortuna. Fuori si muore di freddo>> aveva detto la ragazza levandosi la sciarpa che aveva messo intorno al collo per proteggersi dal sole , si mise vicino alla stufa cercando di riscaldarsi.
<<Dopo mi faccio portare la cioccolata calda , ne vuoi anche tu un po'?>> le aveva domandato la donna sedendosi dietro alla sua scrivania , Isabella aveva annuito ringraziando mentre si levava il giubbotto pesante per infilarsi il camice freddo.
<<Tesoro oggi devi pulire solamente alcune stanze e lasciare loro la colazione>> aveva detto la signora Elena mentre era intenta a scrivere qualcosa sul computer , la ragazza aveva annuito prima di uscire dal piccolo ufficio. Camminò per il lungo corridoio bianco e salì le scale che l'avrebbero portata dove c'erano le celle dei detenuti , quando arrivò in quel corridoio ormai familiare prese la scopa e un secchio pieno d'acqua che era appoggiato al muro prima di andare a pulire le celle da cima a fondo.
Dopo due lunghissime ore aveva finito di pulire tutte le celle , mancava solo la cella numero dieci: la cella in cui si trovava Ciro Ricci.
La ragazza prese tutto il coraggio che aveva e si avvicinò a quella stanza che aveva la porta sbarrata , sbirciò un po' e si rese conto che il giovane Ricci stava ancora dormendo soltanto con i boxer e cquesta volta non era legato con le catene al muro , era libero.Isabella fece un respiro profondo prima di entrare nella cella cercando di fare il meno rumore possibile , sperava che il ragazzo non si sarebbe svegliato perché aveva davvero paura di lui , e il fatto che non fosse legato la spaventava ancora di più. La ragazza iniziò a lavare il pavimento sentendo le gambe diventare sempre più molli , il cuore palpitava forte nel suo petto sentendo i respiri pesanti che emetteva il ragazzo nel sonno.
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Un'amore folle/Ciro Ricci
RomanceLei é Isabella Moretti , sedici anni , frequenta il liceo delle scienze umane e vive solamente con sua nonna dopo la morte dei suoi genitori in seguito ad un incidente stradale. Non ha amiche perché é considerata la poveraccia della scuola a causa d...