_______
<<Benvenuto nella mia umile dimora>> aveva detto la ragazza poggiando le chiavi di casa sulla tavola , il giovane Ricci si guardò in giro attentamente. Una cosa umile e carina , la cucina era in stile classico ed era molto ordinata , non aveva dubbi che Isabella fosse una ragazza perfettina e che odiava avere anche solo un oggetto fuori posto. Lo aveva capito dal modo in cui puliva la sua stanza , non lasciava nulla fuori posto nemmeno un oggetto.<<Non c'è nessuno in casa? Vivi da sola?>> le aveva domandato il giovane Ricci guardandola con uno sguardo confuso ma allo stesso tempo curioso , Isabella si tolse il giubbotto di pelle posandolo sull'attaccapanni prima di girarsi verso di lui.
<<Vivo con mia nonna , però ora passa la notte a casa di sua figlia quindi siamo da soli>> aveva detto la ragazza recandosi in cucina , il giovane Ricci l'aveva seguita con le mani infilate nelle tasche.
<<Ho capito...i tuoi genitori?>> Isabella quando sentì quella domanda fece un respiro profondo , per lei era sempre difficile parlare dei suoi genitori , sopratutto quando avrebbe dovuto dire a qualcuno che erano morti in un incidente stradale due anni fa.
<<I miei genitori sono morti due anni fa in un incidente stradale , erano in macchina e un ragazzo su un motorino gli tagliò la strada facendolo finire fuori strada. Quando i miei genitori ebbero l'incidente quel ragazzo non ebbe nemmeno la briga di fermarsi e di chiamare i soccorsi , scappò in sella al suo motorino senza nemmeno prestare soccorso ai miei genitori. Mia madre era ancora viva a terra , ma lui per scappare l'ha investita e le ha rotto il collo>> aveva detto la ragazza sentendo i suoi occhi farsi terribilmente lucidi , aveva promesso davanti alla lapide dei suoi genitori che non avrebbe più pianto ma era troppo difficile pensarli e non piangere.
Quando Isabella girò il viso verso Ciro lo vide immobile accanto a lei con uno sguardo perso , come se stesse pensando qualcosa di brutto.
<<Ciro...stai bene?>> gli aveva domandato Isabella poggiandogli una mano sulla spalla , il giovane Ricci sentendo quel contatto abbassò il viso e la guardò negli occhi. Ciro ricordava perfettamente quel giorno di due anni fa , aveva sniffato e fumato con i suoi amici come se non ci fosse un domani prima di mettersi in sella sul suo sh nero.
<<Si ciùciù, mi dispiace per quello che è successo ai tuoi genitori>> il giovane Ricci la guardò con un sorriso falso , la ragazza ricambiò quel piccolo sorriso prima di girarsi verso la cucina per prendere una padella.
<<Allora? Cosa vuoi per cena?>> gli aveva domandato cercando di chiudere in fretta quel discorso , non amava parlare dei suoi genitori sopratutto del loro incidente.
<<Nun teng tent fam ciùciù>>
Isabella quando sentì quelle parole si girò verso di lui , e lo guardò con uno sguardo di rimprovero.<<Ciro devi mangiare qualcosa , non hai nemmeno pranzato...>> aveva detto la ragazza accendendo i fornelli , aveva deciso di cucinare gli spaghetti all'amatriciana<<ti piacciono gli spaghetti all'amatriciana?>>
<<Ma piac tutt cos ciùciù , mangio tutto>> aveva detto il giovane Ricci guardandola con un piccolo sorriso , Isabella aveva annuito prima di iniziare a cucinare. Mentre gli spaghetti erano in padelle per cuocersi lei andò a preparare la tavola , mise due bicchieri di vetro e due forchette sulla tavola. Quando gli spaghetti furono pronti prese due piatti di ceramica e riempi le porzioni , poggiò un piatto pieno sulla tavola davanti a Ciro e dopo si sedette anche lei vicino al ragazzo.
<<Che profumin ciùciú, sai cucinà?>> gli aveva domandato il giovane Ricci alzando gli angoli della bocca , mentre arrotolava gli spaghetti pieni di sugo attorno alla forchetta.
STAI LEGGENDO
Un'amore folle/Ciro Ricci
RomanceLei é Isabella Moretti , sedici anni , frequenta il liceo delle scienze umane e vive solamente con sua nonna dopo la morte dei suoi genitori in seguito ad un incidente stradale. Non ha amiche perché é considerata la poveraccia della scuola a causa d...