IN QUESTO CAPITOLO CI SONO CONTENUTI SENSIBILI‼️⛔️
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Aveva aperto gli occhi lentamente sentendo un dolce lancinante alla testa , non riusava ad aprire del tutto gli occhi perché aveva paura di quello che avrebbe potuto trovarsi davanti. Isabella si fece coraggio e aprì del tutto gli occhi , la prima cosa che vide fu un soffitto bianco pieno di muffa e con una lampadina quasi fulminata al centro del soffitto, aveva cercato di muoversi ma si rese conto che aveva le braccia e le gambe legate , si guardò in giro e sgranò gli occhi a causa del terrore quando si rese conto di essere su un tavolo grigio posto in una cantina buia e fredda.La ragazza aveva iniziato a gridare sperando che qualcuno l'avrebbe sentita e avrebbe chiamato la polizia , era speranzosa e urlava con tutte le sue forze mentre si dimenava con tutte le forze che aveva. Aveva chiuso gli occhi sentendo le lacrime scendere lungo le sue guance , non sapeva cosa avrebbe dovuto fare in questa situazione e come scappare. La sua vita sarebbe potuta finire da un momento all'altro , avrebbe perso la vita perché aveva cercato di far vivere un'altra persona. Come aveva potuto pensare di cambiare quel ragazzo , lei né era innamorata ma ora provava solamente terrore nei suoi confronti.
<<Aiuto! Aiutatemi vi prego!>> aveva urlato ancora la ragazza , aveva urlato così tanto che sentiva un intenso dolore alla gola. Non poteva morire in questo modo , non poteva morire a sedici anni per colpa di un ragazzo che non sapeva amare. Lui non sapeva che cosa fosse l'amore e non l'avrebbe mai saputa , dentro di lui non c'era posto all'amore ma solamente alla violenza.
<<É inutile che urli ciùciù, nessuno ti sentirà>> la ragazza sentì il sangue congelarsi nelle vene quando sentì la sua voce profonda e inquietante , girò lentamente il viso sentendo il suo cuore battere forte nel suo petto , lo vide in un angolo buio della cantina che la guardava con un sorrisetto inquietante. La ragazza sentì dei brividi di terrore percorrergli la spina dorsale , aveva così paura che pensava che da un momento all'altro avrebbe avuto un attacco di panico.
Lo vide camminare verso di lui sempre con un ghigno sulle labbra , indossava una maglietta nera e un jeans del medesimo colore, la ragazza sgranò gli occhi quando tra le sue mani vide un aggeggio che non sapeva cosa fosse.
<<Ti scongiuro Ciro...>> Isabella stava singhiozzando così tanto che non riusciva nemmeno a respirare<<non farmi del male , ti prego. Abbi pietà di me>>
<<Tu hai avuto pietà di me quando mi hai lasciato per nove mesi?>> le aveva detto il giovane Ricci guardandola con un'espressione piena di rancore , la ragazza lo guardò con le lacrime agli occhi prima di scuotere la testa.
<<Sono andata via perché tu hai ucciso una persona!>> aveva quasi urlato Isabella in lacrime , ricordava ancora la scena in cui Ciro aveva ucciso quell'uomo a coltellate , riusciva ancora a vedere il sangue a terra e le mura bianche di quel liquido rosso scarlatto.
<<L'agg accis pe te!>> aveva urlato Ciro sbattendo un pugno sul tavolo di ferro in cui la teneva legata , Isabella tremò terrorizzata e strinse forte gli occhi. Aveva chiuso gli occhi immaginandosi fuori da questo posto , immaginava di stare a casa sua insieme a sua madre e ai suoi genitori mentre guardava un film dalla televisione , ma il freddo di quella cantina riusciva a sentirlo persino nelle sue ossa.
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Un'amore folle/Ciro Ricci
RomanceLei é Isabella Moretti , sedici anni , frequenta il liceo delle scienze umane e vive solamente con sua nonna dopo la morte dei suoi genitori in seguito ad un incidente stradale. Non ha amiche perché é considerata la poveraccia della scuola a causa d...