Hybrid C4 "Now we've got problems"

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DENNIS
Il giorno dopo, Ash non venne a lezione, né scese a pranzo.
Ero molto preoccupato che avesse fatto qualche gesto estremo.
Ash sa badare a sè stesso, non serve preoccuparsi.
E se invece sta male? Cioè, teoricamente sono il suo ragazzo, dovrei stargli accanto, sopratutto dopo che ieri si è di nuovo messo a piangere...
Presi un'altra forchettata di pasta, continuando a riflettere.
Magari quando finisco di mangiare vado a vedere se sta bene, non vorrei gli fosse successo qualcosa...
ALEX: Terra chiama Den! Ci sei? A che stai pensando?
DENNIS: A nulla.
LILITH: Invece io lo so a cosa stava pensando...
DENNIS: Mi preoccupo per il mio ragazzo, ok?
ALEX: Urlalo più forte, credo che in Cina non ti abbiano sentito.
In risposta gli feci una linguaccia.
ALEX: Cos'hai, cinque anni?
LILITH: Ok ragazzi, ordine. Cosa stavi dicendo, Alex?
ALEX: Stavo dicendo se verso le due ci troviamo in aula per fare i compiti...
Qui abbassò la voce.
ALEX: ...dato che una certa direttrice ci ha caricato... nel caso avverti Ash, vedi se se la sente.
DENNIS: Va bene.
LILITH: Anche per me.
Ingoiai l'ultima forchettata di cibo e mi alzai.
DENNIS: Io vado a vedere come sta Ash, ci vediamo dopo.
ALEX: A dopo.
LILITH: Buona fortuna.
Quando arrivai davanti alla sua stanza, bussai alla porta.

ASH
Stavo piangendo.
Di nuovo.
Perché mi succede così spesso...
Sentii bussare alla porta.
DENNIS: Ehi Ash, sono io. Posso entrare?
Mi abbassai le maniche della felpa, sibilando per il dolore, poi asciugai le lacrime.
Sono ancora freschi.
Speriamo solo non se ne accorga, non voglio farlo preoccupare.
ASH(COSCIENZA): Awww, che carino.
ASH: Si, vieni pure.
Lui entrò e si chiuse la porta alle spalle.
Poi si avvicinò a me e mi baciò sulle labbra.
DENNIS: Hai pianto di nuovo, vero?
ASH: ...Cosa te lo fa pensare?
DENNIS: Hai le labbra secche e le guance bagnate.
ASH: Si, stavo di nuovo piangendo. È che... è difficile andare avanti, mi torna sempre in mente...è... come... un pensiero fisso, quasi un ossessione...lui mi manca... vorrei... poter passare solo un altro po' con lui... anche solo un minuto... purché basti per rivederlo.
Le lacrime ricominciarono a scorrere.
Dennis mi abbracciò.
DENNIS: Ascolta, Ash. Da quel giorno, lui ti guarda e ti protegge sempre.
Mi sentii di nuovo un groppo in gola.
DENNIS: Solo perché non riesci a vederlo, non vuol dire che non sia qui.
ASH: Mi manca...
DENNIS: Lo so, tesoro. Non pretendo assolutamente di comprendere come ti senti. Sappi solo che se hai bisogno di una spalla su cui piangere, io ci sono.
Sorrisi.
ASH: Grazie.
DENNIS: Vuoi che ti porti qualcosa dal buffet? Credo sia rimasto qualcosa.
ASH: No. non ho fame, grazie comunque.
DENNIS: Va bene.
Si sedette accanto a me.
ASH: Emma ha detto qualcosa?
DENNIS: Su ieri?
ASH: Si.
DENNIS: Ha semplicemente detto di informarla se ci chiede di parlare di qualcosa di troppo doloroso.
ASH: Ho capito.
DENNIS: Comunque Alex ha chiesto se più tardi, verso le due, vieni a fare i compiti in aula. Emma ci ha caricati.
ASH: Si, vorrei anche chiederle scusa...
DENNIS: Ha già detto che è colpa sua.
ASH: Lo so, ma mi farebbe sentire meglio...
DENNIS: Beh... se è così...

1:55PM
DENNIS
DENNIS: Che dici, andiamo?
Ash annuì e si alzò lentamente.
È spaventosamente pallido. Più del solito intendo. E se dovesse svenire?
DENNIS: Sei sicuro di stare bene?
ASH: Tranquillo, è tutto ok.
DENNIS: Come vuoi.
Andammo in aula, e quando arrivammo, Lilith e Alex erano già lì.
ALEX: Era ora...
LILITH: Che stavate facendo, soli soletti?
DENNIS: Piantala, pervertita.
Lei mi fece il verso.
Mi trattenni dal ridere: Lilith era fatta così, ormai mi ci ero abituato.
Presi due sedie e le avvicinai al tavolo.
ALEX: Ash, stai bene?
ASH: La piantate di chiedermelo?! Sto bene, ok?
ALEX: Va bene, scusa.

ASH
Mi sedetti sulla sedia e presi il libro.
LILITH: Allora, gli esercizi sono dal 58 al 106...
Per poco non mi strozzai con la saliva.
ASH: Ma è pazza?
DENNIS: Bella domanda, credo di si.
ASH: Non mi va...
LILITH: Purtroppo ci tocca.
DENNIS: Comunque è strano, come mai ha dato tutti questi esercizi solo a noi?
Cosa?
ALEX: Spero non abbia scoperto il nostro piano...
LILITH: Non pensarlo nemmeno.
ALEX: Alle quattro mettiamo a posto ok?
TUTTI: Ok.

4:08PM
Chiusi di botto il libro.
DENNIS: Che hai?
ASH: Possiamo fermarci? Non ce la faccio più.
Alex controllò il suo orologio da polso, poi disse che sì, potevamo fermarci.
LILITH: Grazie a Dio.
Misi le cose nello zaino.
ASH: Io vado.
LILITH: Mi aspetti? Così torniamo insieme.
ASH: Ok.
DENNIS: Non si saluta?
ASH: Se mi dai il tempo...
Mi avvicinai a lui e lo baciai.
ASH: Ci vediamo dopo.
DENNIS: A dopo.
Uscii dall'aula con Lilith dietro.
LILITH: Siete proprio una bella coppia tu e Den.
ASH: Beh, grazie, immagino.

4:35PM
Quando uscii, riconobbi in lontananza il SUV nero di mio padre, e mi ci avvicinai.
Mio padre abbassò il vetro.
ASH: Ciao.
PAPÀ: Ciao. Dov'è il tuo ragazzo?
ASH: Non lo so.
Decisi di scrivere a Den, per sapere a che punto era.

amore
dove sei?

Salvezza❤️: Sto finendo di sistemarmi
Dammi un secondo e arrivo

vedi di sbrigarti, mio padre è già qui

Salvezza❤️:  Stai calmo, ora arrivo ok?

come vuoi

PAPÀ: Che ha detto?
ASH: Finisce di sistemarsi e arriva.
PAPÀ: Ok.
Nel frattempo entrai in macchina.
PAPÀ: Allora, spiegami un po'... come vi siete conosciuti tu e Dennis?
ASH: Il primo giorno abbiamo guardato un film, e Lilith mi ha presentato Dennis.
Dieci minuti dopo mi arrivò un messaggio da Dennis.

Salvezza❤️: Dove sei?

sono nella macchina di mio padre, sto arrivando
tu?

Salvezza❤️:  Sono davanti al cancello.

ok
sto arrivando

ASH: Vado a recuperare il tuo genero.
PAPÀ: Va bene.
Scesi dalla macchina e mi incamminai verso il cancello.
Raggiunsi Dennis davanti al cancello.
Si era legato i capelli, di solito li teneva sciolti.
ASH: Ciao, sei pronto?
DENNIS: Si, ma ho paura.
ASH: E di cosa?
DENNIS: Del giudizio di tuo padre...
ASH: Mio padre è una bravissima persona, tranquillo.
DENNIS: E se-
Gli presi la mano.
ASH: Stai tranquillo. Andrà tutto bene.
DENNIS: E va bene. Andiamo.
EMMA: Dove credete di andare? Voi restate qui.

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