Chapter 03: "Happily Ever After".

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Una settimana.
È passata una settimana da quando ho visto quella cosa nel bosco.
Ho provato a parlarne con Ross, ma non ne vuole proprio sapere. Continua a dire che me lo sono immaginato.
Di cose strane me ne sono successe e ormai so distinguere la finzione dalla realtà.

Scendo velocemente le scale. Il terzo gradino scricchiola ogni volta che ci passo sopra.
Raggiungo il soggiorno e apro le finestre, per far circolare l'aria.
Mi sporgo un po', guardando il giardino, dal 1° piano di casa.
Ormai quel povero prato è abbandonato a se stesso e sembra un set di un film horror.
Il vecchio salice lasciato a crescere e crescere. Le fronde hanno raggiunto il terreno.
La vecchia altalena è ormai muffita.
Ricordo quando mio padre e Logan la costruirono, per insegnarmi come ci si dondolava.
Le aiuole, ormai secche o addirittura morte.
Se mia madre vedesse questo giardino ora, andrebbe su tutte le furie.
Come quella di Ross, era appassionata di giardinaggio.
Amava ogni tipo di fiore.
Sapeva cosa ogni colore significasse.
Come le rose. Mi insegnò che la rosa rossa era simbolo di passione e d'amore. Quella bianca significava purezza e voleva dire "sono degno di te". Quella nera era simbolo di solitudine e abbandono.
Lei adorava qualsiasi tipo di fiori.
Dai tulipani alle viole.
Delle orchidee alle margherite.
Già, lei piantava anche le margherite.
Diceva che erano i fiori più semplici, ma anche i più belli.
Non tutti apprezzano la bellezza di esse. Le considerano banali e comuni. Forse persino ordinare.
Ma ogni margherita è diversa da un'altra. Non ci sarà mai una uguale all'altra. Proprio come le persone.
'Le margherite sono tutte uguali.', infatti sono uguali nell'essere diverse.

Lo squillo del cellulare mi distrae dai miei pensieri.
'Paint You Wings', degli ATL, risuona nella stanza. L'ironia.
Afferro il cellulare e me lo porto velocemente all'orecchio, rispondendo alla chiamata.
"Pronto?"
"Laurie, sei a casa?" Domanda la voce di Ross, all'altro capo del telefono.
"Non ci sono molti posti in cui potrei essere. Comunque, sì."
"Ah ah ah. Ti va se vengo da te? Nuovo film." Immagino lui che sorride, con un'espressione soddisfatta in volto.
"Certo! Io vado a comprare il gelato e i pop-corn caramallati!"
"Okay. Sarò lì alle 19:00."
"A dopo."
Chiudo la chiamata e corro in camera a cambiarmi.
Mi metto una canottiera, con scritto 'California', dei jeans corti e delle converse blu. Afferro la mia borsa dell'Eastpack e scendo fino in salotto, dove avevo lasciato il cellulare.
Dal tavolo della cucina afferro le chiavi e scendo l'altra rampa di scale, fino alla porta.
Esco, chiudendo la porta con quattro mandate e mi incammino.

Raggiungo il supermercato più vicino e compro i miei adorati pop-corn caramellati, poi mi soffermo sulle coppette di gelato.
Cioccolato, nocciola e misto menta e frutta.
Afferro le tre vaschette e mi dirigo alla cassa, per pagare.
Appena ho fatto, prendo la busta con le mie cose e mi rincammino velocemente a casa.

Sono le 18:53 e non sono ancora pronta.
Corro dentro casa e sistemo le coppette in frigo e i pop-corn sul tavolo.
Mi rimetto il mio pigiama e le mie pantofole a forma di coniglio - ho 19 anni, non criticatemi, tanto so che anche voi possedete qualcosa di imbarazzante -.
Appena torno giù, suonano al campanello.
Scendo ed apro.
Mi ritrovo davanti un Ross sorridente.
"Hai fatto presto." Gli dico, sistemandomi una ciocca di capelli.
"Sì sai, le ali sono molto utili." Dice, ridendo.
Lo lascio entrare.
"Che film hai preso?" Domando, mettendo i pop-corn nel microonde, per farli cuocere.
"Non indovinerai mai!"
"Alice In Wonderland?"
"...come hai fatto?!" Domanda, sconvolto.
"Ho visto la scatola del DVD." Gli dico.
Lui si limita a sbuffare.
I pop-corn iniziano a scoppiettare e lui prende una ciotola. Appena sono pronti, li tolgo dal microonde e li rovescio nella ciotola.
Tiro fuori anche le coppette di gelato e prendo due cucchiai.
Andiamo in camera mia.
Sistemo tutto sul letto e Ross, come sempre, mette su il film.
Ci accoccoliamo uno accanto all'altra.

Quando finisce il film sono solo le 21:00.
"Cosa facciamo ora?" Domando, stiracchiandomi.
"Vediamo... perché non fai le coccole al tuo ragazzo?"
"Nah. Altro?"
Lui mi fissa, abbassando il labbro inferiore e facendo quei soliti occhi da cucciolo.
Io sbuffo e gli lascio un bacio veloce.
"Forse non ci siamo capiti. Io ho detto 'coccole', non 'bacio dato tanto per farlo contento'."
"Sei anche pignolo." Gli passo uno mano nei capelli e poggia la testa sulle mie gambe.
Ross inizia a cantare una canzone.
Non l'avevo mai sentita, ma a lui deve piacere davvero tanto, perché mentre canta sorride.
"Allora, mia amata, hai una canzone da cantare al tuo amato?"
"Ma come parli?" Rido.
"Volevo dimostrarti che ho un vocabolario più amplio di ciò che sembra."
"Ho capito, ma avere un 'vocabolario ampio' non significa sparare termini a caso."
"Ah no?"
"No." Rido, di nuovo.
"Allora, hai qualcosa da cantarmi?"
"Sì. Cioè no. Beh sì. Insomma..."
"Sono confuso ora."
"Una canzone ce l'avrei, ma l'ho scritta io e..."
"Ed io voglio sentire la bella voce della mia ragazza." Dice, prendendomi la mano e baciandomela.
"O-okay."
Mi lascia un altro bacio.

"You lift me up take my feet of the ground.
With just one look it's like you've got me now.
Left me speechless, I didn't know I'd feel this.
Just say 'yes', boy you know that we could do this.
I'm the one you've been dreaming of.

And that's why, the butterflies they come to life, every time.

So won't you pull me closer, kiss me faster?
Take me to your happily ever after, boy don't make me wait forever.
Oh oh.
You know we'd be so much better if we could fall in love together.
Pull me closer, kiss me faster.
Take me to your happily ever after.

It's in the sound of your voice, you've got me caught up in your eyes.
And under all the stars can you feel the butterflies?
And even at the summer's end you left with all your promises.
I still remember when you said: "We could make it last.".

So won't you pull me closer, kiss me faster?
Take me to your happily ever after, boy don't make me wait forever.
Oh oh.
You know we'd be so much better if we could fall in love together.
Pull me closer, kiss me faster.
Take me to your happily ever after.

So won't you pull me closer, kiss me faster?
Take me to your happily ever after, boy don't make me wait forever.
Oh oh.
You know we'd be so much better if we could fall in love together.
Pull me closer, kiss me faster.
Take me to your happily ever after."

Abbasso lo sguardo, sul viso di Ross.
Lui mi guarda, quasi imbambolato.
"Tutto okay?"
"È... io... è bellissima." Dice, per poi inumidirsi le labbra.
"Grazie."
Poi prende il mio viso fra le mani e mi bacia dolcemente.

~Angolo autrice:
Ceh, awww l'amore :3

Godetevelo finché dura AHAHAHAHAHAHAH *coff coff*

Siccome mi annoiavo ho deciso di postare il capito. Visto che brava persona sono diventata? OuO
Faccio miglioramenti.

Ditemi cosa vi aspettate dal sequel :)
Vi dico già che l'ho scritto quasi tutto (io e la vita sociale facciamo a cazzotti), quindi spero comunque di riuscire a soddisfare le vostre aspettavie.

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

||Brighter|| Sequel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora