~ Tutto era confuso.
Mi muovevo a fatica.
Sentivo i muscoli indolenziti. La testa che girava.
Mi guardo intorno.
Sono stesa nel mio letto. Mi alzo e scendo di corsa le scale.
Mamma e papà sono già in cucina.
"Buon giorno tesoro." Mi saluta la mamma. "Andresti a svegliare Logan e Lela?" Mi domanda, sorridendomi.
"Certo mamma."
Torno di sopra. Apro la porta della camera di Logan.
Lui è steso a pancia in giù, i capelli tutti scompigliati.
Salgo sulle letto e mi metto a saltare.
"Loghi! Loghi! Svegliati!" Squittisco.
"Lau, vai via! Voglio dormire!" Dice, girandosi dall'altra parte.
"Ma la mamma ha fatto i pancake!" Strillo.
Lui si alza di colpo.
"Andiamo a svegliare Lela, ma sii più delicata con lei." Mi dice lui.
È molto più alto di me, nonostante avessimo solo due anni di differenza.
Lui ne ha dieci ed io otto.
Andiamo in camera di Lela.
Il suo letto ha ancora la sbarra, per evitare che cada, mentre dorme.
Logan si avvicina e le scuote dolcemente la spalla.
"Lela, alzati."
Lei apre i suoi dolci occhi e ci guarda, poi sbadiglia.
"Logan, Lauwa."
Lela mi chiama 'Lauwa', perché ancora non sa dire la 'r', nonostante abbia cinque anni.
Logan la prende in braccio e poi scendiamo le scale.
"Buon giorno tesori miei."
Ci sediamo al tavolo e iniziamo a mangiare.
"Oggi vi va di andare al parco?" Domanda papà.
"Certo!" Rispondo io.
"Allora appena finite di mangiare, andate a prepararvi voi due." Dice mamma, riferendosi a Logan e me.Come detto da lei, Logan ed io corriamo al piano di sopra, per vestirci.
Io prendo un vestito rosso, con i pois bianchi. Poi metto delle ballerine bianche, con un cinturino.
Mi pettino i miei lunghi capelli, anche se con qualche difficoltà.
Esco dalla stanza e mi incontro con Logan nel pianerottolo. Lui indossa dei jeans, una maglia a maniche lunghe, con delle scarpe da ginnastica.
Lui mi prende la mano e torniamo in soggiorno.
Mamma e papà sono già pronti.
Papà ha in braccio Lela, che indossa un vestito azzurro, con delle ballerine come le mie.
La mamma in mano ha un cestino e una tovaglia.Arriviamo al parco, Logan, Lela ed io iniziamo a rincorrerci.
Mamma e papà stendono la tovaglia ci si siedono sopra, tenendosi la mano.//
Oggi è l'anniversario di papà e mamma.
Lui le ha preso un anello ed ha preparato la cena.
Logan ed io lo abbiamo aiutato.
Mamma è uscita dal lavoro ed è andata a prendere Lela da scuola.
Papà è un po' preoccupato, perché dice che la mamma dovrebbe già essere qui.
Squilla il telefono di casa.
Lui va a rispondere.
"Pronto? Sì, sono io. Cosa? Quando?! N-non può essere! C-certo. O-okay g-grazie..." Papà rimette il telefono apposto, poi si inginocchia a terra ed inizia a piangere.
Logan ed io ci guardiamo.
Poggio le mie bambole e ci avviciniamo a papà.
"Cosa succede?" Domanda Logan.
Papà non ci risponde. Esce di casa.Sono le 19:30. Papà torna a casa.
Sta ancora piangendo.
"Piccoli, mamma e Lela sono andate via..."
"E dove sono andate?" Domando.
"S-sono andate in cielo. Ma vi vogliono bene ed hanno detto che dovete fare i bravi e sorridete sempre."--
Quindici anni.
Quindici anni di una vita brutta.
Sto morendo di vivere. Non ce la faccio più. Troppe insicurezze, troppe delusioni.
Papà è allo studio, come sembre.
Logan.
È la persona a cui voglio più bene.
Ogni tanto muove la testa di lato, per togliersi i capelli da davanti agli occhi.
Ha un lungo ciuffo castano, che gli finisce sempre in viso, ma non va da un parrucchiere da anni. Dice che i suoi capelli vanno bene così. Ribelli.
Ogni tanto con le dita si tormenta l'anello, attaccato ad una delle narici.
Si è fatto un piercing, anche se papà non voleva. Ma tanto Logan fa tutto di testa sua.
Siamo seduti sul divano a giocare alla play e gli sto facendo il culo, anche non prestando attenzione al gioco.
"Vaffanculo! Come cazzo fai?!" Impreca Logan, alla mia destra.
Io ridacchio sotto i baffi.
"È un dono. Ce l'hai o non ce l'hai."
"Ah ah ah. Spiritosa." Mi da un pugno sul braccio, senza farmi male. "Oggi a scuola com'è andata?" Mi domanda.
"Bene." Rispondo, mentendo.
Sono una secchiona e mi piace studiare, ma detesto la scuola.
Perché chiudere centinaia di adolescenti con gli ormoni a mille, in un'unica struttura? È come condannarli a morte.
È come la teoria dell'evoluzione di Darwin.
I forti dominano sui deboli e questi ultimi sono destinati a soccombere.
Ed io sono dalla parte dei deboli.
"Sicura? Se un ragazzo prova a darti fastidio gli spezzo le gambe e gli taglio il suo amichetto, eh."
"Logan, sei la finezza fatta a persona." Dico.
"Sono solo protettivo nei confronti della mia sorellina." Risponde.
"Iper-protettivo, se mai." Rido, facendogli la linguaccia.
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||Brighter|| Sequel.
Fanfiction//Sequel di: ||Paralyzed|| A Raura Fanfic.\\ È passato un anno. Le cose fra Ross e Laura vanno a meraviglia. Ma se Ross venisse posta una scelta, in grado di condizionare la sua vita e di chi gli sta attorno, cosa farebbe? Sarebbe in grado di proteg...