Chapter 19: Rydellington's Marriage.

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"Laura! Ho paura!" Esclama Rydel, guardandosi allo specchio.
"Ma va là Rydel! Sei bellissima!" Esclamo.
"Eccoci!" Dicono Alexa e le due Savannah.
"Oh mio dio! Sei bellissima!" Esclama Alexa, guardando Rydel.
Già, manca poco al suo matrimonio.
Ha i capelli sistemati in elaborati boccoli, che le ricadono lungo le spalle.
Il suo vestito ha il corpetto stretto, pieno di perle. Le maniche sono lunghe - visto che siamo a Gennaio -, anch'esse con lustrini. Le maniche terminano in un'allacciatura fra il dito indice e il medio.
La gonna è dritta, con un leggero strascico, con delle semplici balze.
Continua a guardarsi allo specchio, per controllare ogni minima imperfezione - inesistente -.
Le ragazze, che sono quelle che porteranno i fiori, indossano dei vestiti verdi, mentre io ne porto uno rosa.
Sono dello stesso tipo, ma cambia il colore.
Sono lunghi fino a metà coscia, con la gonna svasata. Hanno la vita stretta da una cintura - la loro rosa e la mia verde -. Il corpetto ha una scollatura che arriva solo fino alle clavicole e le spalline sono larghe, tendenti verso l'esterno.
Abbiamo dei tacchi con il plateau, loro rosa ed io verdi.
Rydel ci ha fatto alternare i colori, già...
"Rydel, stai calma. Se non la pianti, ti giuro che mi metto le converse!" La minaccio, ridendo.
"No! Ti prego! Almeno al mio matrimonio indossa i tacchi! Al tuo potrai indossare ciò che vuoi!" Esclama lei.
Lori entra in quel momento e ci sorride.
"Chissà anche se mi sposerò." Rispondo, imbarazzandomi un po'.
"Appena mio cugino troverà le palle per chiedertelo." Dice Lori, facendomi l'occhiolino, scaturendo una risata nelle altre.
"Pensate per voi!"
Lori sarà la testimone di Rydel.
Indossa un vestito azzurro cielo, con ricami rosa.
Ai piedi indossa dei tacchi fatti a sandalo.
"Come funziona la processione?" Domando. "È uguale a quella dei mortali?"
"No, è un po' diversa." Dice Alexa. "Prima passano i testimoni, che poi si siedono a lato dell'altare.
Poi passano le ragazze con i fiori, che devono gettarli a terra. Appena raggiungono l'altare, poggiano il cestino su di esso, perché sul fondo si trova la scatola con le fedi.
Poi passa la damigella, con in mano un piccolo bouquette.
Infine la sposa, accompagnata dal padre."
"Ah okay. È abbastanza simile."
La porta si apre e vediamo Mark.
"È ora." Ci dice.
Sorridiamo, mentre Rydel cerca di non vomitare.
"Tranquilla Rydel." La incoraggia Ann.
Lei annuisce.
Lori esce e prende a braccetto un ragazzo, poi si avviano.
Non è proprio una chiesa. Ci assomiglia, ma la parete dietro all'altare non c'è il muro, così come il soffitto.
Dopo pochi secondi Alexa e le due Savannah, si incamminano.
Io mi posiziono dietro allo stipite.
Appena le tre arrivano in fondo alla pseudo-navata, mi avvio io.
È tutto decorato di bianco e rosa.
Sul pavimento di cemento è posizionato un tappeto bianco, sul quale giaciono petali rosa.
Dalla parte destra, c'è la famiglia Lynch. Saranno almeno una cinquantina.
Dalla parte sinistra ci sono i Ratliff, sono meno dei Lynch, ma comunque tanti.
Ellington mi sorride, anche se sta morendo per l'emozione.
Tutti mi fissano.
Che avete da guardare? Non sono la sposa, calma!
Noto Ross che mi guarda, con la bocca leggermente aperta e gli occhi sognanti.
Ridacchio leggermente.
Appena arrivo in fondo, vado a sedermi al mio posto.
Vicino a Ross.
Le sedie sono coperte da teli bianchi, con petali di rose ai loro piedi.
Mi siedo e Ross mi afferra la mano.
In quel momento parte la marcia nuziale, da non so dove.
Sulla soglia compaiono Mark, a braccetto con Rydel.
Tutti ci alziamo e la guardiamo percorrere la navata.
Mark l'accompagnia, fino al fianco di Ellington.
Ci risediamo tutti e la cerimonia inizia.

//

Dire che sembro una fontana, è dire poco.
Rydel ed Ellington escono - quasi correndo - dalla pseudo-chiesa.
"Dove dobbiamo andare?" Domando, rivolta ai genitori di Ross.
"Hanno deciso di fare il ricevimento e la festa al castello di famiglia.
L'abbiamo risistemato, dopo che qualcuno gli ha dato fuoco." Risponde Mark.
Tutti ci rivolgiamo verso Ross.
Lui alza lo sopracciglia e si guarda alle spalle, facenso il finto tonto.
"Non si fanno nomi eh..." Dice Riker. "Shor..." Aggiunge, facendo finta di tossire.
"Oh ascoltate! Io ci sono quasi morto là dentro!" Protesta Ross, come un bambino. "E se non avessi dato fuoco a tutto, a quest'ora nessuno di voi sarebbe qui."
"Sì, sì. Vieni nostro eroe." Rocky lo afferra per il braccio e lo incita a camminare.
"Mamma! Rocky mi da fastidio!"
"Rocky, lascia stare tuo fratello."
"Ma è lui che ci stava per far bruciare tutti."
Continuano a discutere, nel frattempo usciamo.
Attraverso una Porta Mortale ci trasportiamo al castello.

Anche qui è tutto decorato di rosa e verde.
Ross mi afferra la mano e ci dirigiamo insieme verso l'entrata.
Tutto è decorato di bianco e rosa.
Saliamo fino alla sala da ballo e Ross si guarda intorno, disgustato.
"Oh guarda, il punto in cui sono quasi morto, pugnalandomi." Mi sussurra sarcastico, indicando una macchia nera sul pavimento, poco lontano da noi.
"Sei il mio eroe." Gli dico, lasciandogli un bacio.
Lui sorride contro le mie labbra, rilassato.
"Piccioncini, muovetevi." Ci richiama Riker ridendo.
"Riker! Lasciali stare! Gli stavo facendo una foto!" Protesta Rocky, guardandolo adirato.
"Cosa stavi facendo, scusa?" Domanda Ross, alzando un sopracciglio.
Rocky rimane fermo, a guardarci, con un sorriso innocente.
Tralasciando le strane manìe di Rocky - se così le posso definire - ci sediamo.
Dopo poco, le porte si aprono ed entrano Rydel ed Ell, saltellando.
Tutti quanti applaudiamo.
Loro iniziano a fare il giro fra i tavoli.
Ross continua a tenermi stretta la mano e si guarda intorno.
Si morde anche le unghie dell'altra mano, per l'agitazione.
"Ross, tranquillo." Gli dico, accarezzandogli il braccio. Lui annuisce.
Ma questo non lo fa smettere.
Fissa prima la finestra, poi le porte d'uscita. Osserva tutte le persone, da capo a piedi.
Muove freneticamente il piede a terra.
"Ross, sembri un chihuahua iperattivo!" Lui mi fissa ed alza un sopracciglio.

"Hey ragazzi!" Rydel ci saluta e ci abbraccia.
Ross ed io siamo seduti ad un tavolo, insieme ai suoi fratelli, le ragazze, Lori e il testimone di Ell - i quali si lanciano occhiatine -.
"Come va Delly?" Domanda Sav, sorridendole.
"Bene." Ci sorride.
"Ell?" Domanda Ryland.
"Sta salutando dei parenti." Risponde "Adesso devo andare. Dopo torno."

//

Sono passate due ore.
Abbiamo mangiato e assistito al taglio della torta.
In questo momento mi sto risedendo, sopo aver ballato per mezz'ora. Ho i piedi esausti. Non sono abituata ai tacchi.
Vedo Ross bisbigliare qualcosa all'orecchio di Rydel e lui annuisce, con aria perplessa.
Chissà di che staranno parlando.
Ross torna da me e mi sorride.
"Okay! Ora il lancio del bouquette!" Urla Rydel, felice.
Tutte le ragazze - non sposate ovviamente - si alzano e corrono al centro della sala.
"Dai amore, vai." Mi incita Ross.
"Nah, non ne ho voglia e poi..."
"Vai!" Urla Rocky, alle mie spalle.
"Okay!" Esclamo. Mi sistemo la gonna e mi alzo.
Mi fermo al fianco di Alexa.
Lei mi fa l'occhiolino.
Cosa succede?
Rydel lancia il bouquette.
Le ragazze più avanti saltano per afferrarlo, ma alla fine cade direttamente nelle mie mani.
Tutti si voltano a guardarmi.
Sento le guance avvampare.

//

Festeggiamo fino a mezzanotte passata, poi le persone iniziano ad andarsene.
Rydel ed Ell salutano tutti.
Ross ed io usciamo nel giardino, per avviarci verso l'auto.
"Dove sono i tuoi fratelli e le ragazze?" Domando, mentre camminiamo verso il cancello.
"Sono dentro, insieme ai miei genitori." Risponde.
"Odi così tanto questo posto, perché ci sei quasi morto?" Domando.
"Non per me. È dove ho quasi perso te. Se tu fossi scappata con la mia famiglia, forse, saresti riuscita a non rischiare la morte."
"Cosa ti preoccupa?"
"Niente..."
"Ross, so che sei preoccupato. Lo sei tutti i giorni."
"È che... non riesco ancora a credere che la mia vita sia 'normale'... ho paura che da un momento all'altro qualcuno torni per rovinare tutto."
"Ross, è tutto finito." Dico, prendendogli la mano.
"Ma i ricordi rimangono. Le cicatrici anche."
Mi avvicino a lui e gli lascio un bacio. Lui mi attira contro il suo petto e mi stringe.
"Andrà tutto bene." Mi limito a dire.
"Cosa ti fa credere che andrà tutto bene?" Domanda, disperato. "Ancora adesso, la notte ho gli incubi, sudo freddo e mi capita di svegliarmi, trattenendo un urlo.
Non posso cancellare il passato.
Tutti le mie ombre, i miei incubi, sono ancora con me. Li conosco bene.
Quando qualcosa sembra andare bene, tornano e rovinano tutto.
Un volta dicevo: 'Forse non è la mia giornata.'
'Forse non la mia settimana.'
'Forse non è il mio anno fortunato.'
Ora sono arrivato a pensare, che non sia proprio la mia vita.
Sono io stesso il mio peggior nemico.
So che la mia famiglia ancora mi pensa pazzo, ma non mi conosco davvero.
Vedi? Sono preoccupazioni da psicopatico!
Dovrei semplicemente vivere e pensare che le cose andranno meglio, non peggio.
Ho paura ad essere felice, perché appena nella mia vita accade qualcosa si splendido, mi viene subito portata via. Ed io rimango lì, con un vuoto in più dentro e un peso in più nella mia testa."
Osservo attentamente il suo viso.
Ha gli occhi lucidi.
"Ce la faremo, insieme."

~Angolo autrice:

Yay :3 aggiornamento.

Non so cosa dirvi, quindi, ciao.

Ellingtons-wife

||Brighter|| Sequel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora