Chapter 11: Riker.

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_Ross's pov

Rientro a casa verso l'01:00.
Stanno già tutti dormendo. Nemmeno sono svegli ad aspettarmi.
Cosa mi aspettavo?
Atterro silenziosamente nel roseto di mamma.
Le ali sono piegate verso il basso, la punta di esse striscia a terra.
Abbasso lo sguardo sulle rose preferite dei miei genitori.
Quattro bianche.
Una nera.
Mi inginocchio e, lentamente, sradico quella nera.
La sostengo nel palmo della mano e le faccio prendere fuoco.
Osservo come il gambo e i petali bruciano, in uno strano scoppiettìo sommesso.
Dopo poco, nel mio palmo, rimane solo un mucchietto di cenere.
La lascio scivolare sul terreno.
Osservo le altre bianche.
Pure.
Semplici.
La luce della Luna e delle stelle risplende nel cielo.
Persino le rose bianche hanno ombre nere.
Mi alzo e cammino per il roseto.
Sento le mie ali fremere, a contatto con il suolo.
Passo sotto gli archi di marmo bianco, pieni di rose colorate.
In questo momento mi sento così sbagliato.
Così fuori posto.
Il bianco e tutti gli altri colori, poi il nero.
Il colore della tristezza.
Dell'agonia.
Un'agonia che ti divora da dentro.
So che non mi restano molte ore.
Ma io sono già morto.
Sono morto dentro.
È solo un filo sottile a tenermi in vita. Così sottile e fragile, che potrebbe spezzarsi da un momento all'altro.

Mi guardo intorno.
Anche sta volta hanno scelto me... perché sempre io?
Perché non qualcuno di diverso?
Non riuscirò a tenermi dentro tutto.
Non riuscirò a resistere, questa volta.
Sotto sotto, sono umano anche io.
Provo le stesse emozioni di un mortale. Lo stesso dolore.
Una persona sola non può sopportare tutto questo.
La mia famiglia potrebbe aiutarmi, sicuramente. Ma se dicessi loro la verità... non capirebbero.
Nessuno capirebbe.

Sento le gambe deboli e mi accascio al suolo.
Non sono forte. Non sono coraggioso.
Mi sono solo abituato a dover resistere, da solo.
Avevo bisogno di un qualcuno che mi salvasse ed è quello che sono diventato.
Mi salvo da solo.
Ma alla fine non faccio altro che distruggermi. Distruggo me stesso, le persone che mi circondano, le cose a cui tengo, le cose per cui ho lottato tanto.
Sono solo, perché non faccio altro che allontanare le persone.
Perché, alla fine, distruggo anche loro.

Quando avevo 8 anni non vedevo l'ora do crescere.
Immaginavo i pomeriggi con gli amici, le chiacchiere con i miei fratelli.
Immaginavo di trovare l'amore e stare con quella persona, per sempre.
Immaginavo i miei, che mi sgridavano per qualche bravata, ma poi ci ridevano sopra.
Che cazzo avevo in testa?
Se avessi saputo prima di tutto questo, avrei cambiato vita.
Ricordo quando passavo i pomeriggi a infastidire Riker, quando assecondavo Rydel al gioco di prendere il the, quando sfidavo Rocky a chi saltava più lontano, quando prestavo i giochi a Ryland.
Ricordo quando mia madre mi preparava i brownies, quando mio padre mi passava una mano fra i capelli, prima di uscire e quando tornava a casa.
Se ripenso a tutto questo, nemmeno mi riconosco.
Non avrei mai voluto cambiare, ma sono stato costretto.
Quando ho visto come andavano veramente le cose, ho iniziato a cambiare.

Da piccolo non ero in grado di uccidere un insetto, tutte le volte chiamavo Riker, perché lo uccidesse, visto che avevo paura.
Ora arrivo ad ammazzare Againstalife, senza nemmeno realizzarlo. Ero arrivato al punto di picchiare persone.

Ho bisogno di Laura
La mia Laurie.
Non ho nemmeno il coraggio di vederla in faccia.
Sento gli occhi annebbiarsi, a causa delle lacrime.
Cristo, non di nuovo.

Alla fine non sono altro che un'anima sola, che sta a metà fra la realtà e gli incubi.

Abbasso lo sguardo sulle mie mani.
Piene di tagli e sporche di terriccio.
Un grido, oppresso nel mio ventre da troppo tempo, si libera dalle mie labbra.
"Chi è questo mostro che indossa la mia pelle!"
Le parole escono da sole. Parole che conoscevo meglio del mio nome.
Nessuno sente o capisce le mie richieste d'aiuto.
Perché nessuno sa come sto.

//

_Laura's pov

Nonostante non riesca nemmeno a sentir parlare di Ross o di tutto ciò che lo riguarda, i suoi fratelli hanno deciso di farmi svagare un po'.
Hanno deciso di andare al parco.
Rocky mi ha persino offerto il suo Mac'N'Cheese. Incredibile.
Ryland ha portato una palla gonfiabile, quella da spiaggia.
Ell ha portato dei panini, fatti da sua madre.
Rydel e Stormie hanno preparato una squisita torta al cioccolato e al pistacchio.
Riker si è limitato a presentarsi. Ma mi sta bene così, sono stati gentili.
Siamo in un parco, molto lontano dal centro abitato.
È quello in cui ci si può arrampicare sugli alberi e fare i percorsi.
Noi non siamo qui per quello, ma almeno è tranquillo.
"Vi va di fare due lanci?" Domanda Riker, indicando il pallone.
"Okay." Rispondo, con un sorriso.
Ci mettiamo in cerchio e iniziamo a palleggiare.
I ragazzi, a volte, colpiscono la palla con i piedi, per salvare il palleggio.
Sono tutti molto bravi a giocare, eccetto Ryland, Ell ed io.
Ryland colpisce la palla, come se dovesse giocare a football.
Ell la manca quasi sempre.
Mentre io ho un po' di problemi a fare lanci alti - visto che sono la più bassa -.
In più sono fra Riker e Rocky e siccome loro sono due pali della luce, mi sento ancora più piccola.
Rydel è l'unica a lanciarmi palle prendibili e la ringrazio mentalmente tutte le volte.

Dopo una ventina di minuti, passati a palleggiare o meglio a far finta di saper giocare a pallavolo, ci sediamo sull'erba.
"Avete notato che sono un po' di giorni che è nuvoloso?" Domanda Ell, alzando lo sguardo verso il cielo.
Ha completamente ragione.
Sono giorni che ci sono le nuvole e il Sole quasi non si vede più, ma non piove.
La cosa non è affatto bella.

Osservo i quarzi dei ragazzi.
Quello di Delly era rosa chiaro, quello di Ell sull'arancione, quello di Rocky verde. Quello di Ryland azzurro e infine quello di Riker è trasparente.

Riker e Ryland iniziano una discussione sul football.
Rydel raccoglie delle margherite, mentre Ell la guarda sorridente e Rocky addenta un panino.
Poi qualcosa mi colpisce.
Il quarzo di Rydel inizia ad illuminarsi leggermente, seguito da quello di tutti gli altri.
Cazzo.

"Ragazzi! Andiamocene!" Dico, alzandomi.
"Che succede?" Domanda Rocky, fissandomi.
"I vostri quarzi..." Dico semplicemente.
"Cosa?" Abbassano lo sguardo.
Rimangono esterrefatti, osservandoli.
Dopo pochi secondi, un'ombra scura si solleva sopra le nostre teste.
Lancio un grido.
È un Againstalife.
"Ell! Prendi Rydel e Laura e scappate!" Urla Riker. Lui, Ryland e Rocky spiegano le ali e iniziano a colpire la creatura, con tutto ciò che trovano.
Ellington circonda Rydel con un braccio, poi mi afferra il braccio e inizia a correre.
Corriamo per quasi duecento metri, quando poi sentiamo delle grida.
Ci fermiamo, a guardare indietro.
"I miei fratelli..." La voce di Rydel è rotta dal pianto.
"Se la caveranno Delly, loro sono forti." Dice Ell.
Riprendiamo a camminare.
Improvvisamente sento qualcosa afferrarmi la caviglia e scagliarmi all'indietro.
Vengo sollevata in aria.
Inizio a chiedere aiuto.
"Vediamo se così il tuo amato capirà!" Esclama l'Againstalife.
Estrae la spada.
"Fermo!" Urla Riker.
I ragazzi volano verso di me. Riker riesce a liberarmi dalla presa dell'essere, non so come.
L'Againstalife sferra un fendente, che colpisce appena il braccio di Riker.
"RIKER!" Urliamo tutti, all'unisono.
Rocky e Ryland iniziano a colpire la creatura, che cade a terra.
Riker mi riporta a terra.
Ha una sottile ferita sul braccio, dalla quale esce poco sangue.
"Dobbiamo portarti a casa!" Esclama Rydel.
"Sto bene." Risponde il biondo, insistentemente.
"Ringrazia che ti ha solo sfiorato. Altrimenti non diresti così." Gli faccio notare.
"Dovrei avere una Porta Mortale!" Rydel inizia a cercare dentro la sua borsa.
"Sbrigati! Prima che si riprenda!"
Merda...

~Angolo autrice:

Fu così che Riker morì. AHAHAHAHA, non sono così stronza :') (forse)

L'amato di Laura, conosciuto come quel balordo di Ross, è riuscito a farla finire di nuovo nei casini :') ceh yay

Ho deciso di aggiornare oggi, perché sono una brava persona, ma non credo di riuscire ad aggiornare fino a sabato -probabilmente -. Giovedì sarò in ospedale - non mentale, eh -, quindi dubito di riuscire anche solo a tenere il telefono *fu così che lo usò anche durante l'operazione*

So che non ne fotte un cazzo a nessuno, ma se leggete la storia, vi sorbite anche me (':

Cooomunque, votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

||Brighter|| Sequel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora