Chapter 14: "I Need You".

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So benissimo dove poteva essersi nascosto Ross.
Ma non condivido la mia intuizione con gli altri.
"Dobbiamo trovarlo! Sembrava impazzito!" Esclama Riker.
"Lo ha fatto lui tutto questo casino?" Domando, sconvolta.
I ragazzi annuiscono.
"Ti giuro, era totalmente impazzito. Continuava a blaterare robe e a borbottare. Poi è sbottato. Ci ha urlato contro e fiamme hanno iniziato a partire dal suo corpo, come nel castello." Spiega Ryland, leggermente spaventato.
"Se ha fatto questo al seminterrato, non oso immaginare la sua stanza." Dico.
"Cazzo. Dovremmo darci un'occhiata." Aggiunge Rocky.
"Ma la chiude sempre a chiave."
"Seguitemi." Gli dico.
Esco velocemente dal seminterrato e i ragazzi mi seguono.
Raggiungo la camera di Ross.
Prendo due delle spille che avevo fra i capelli. Per fortuna sono in ferro, così riesco a legarle insieme.
Le inserisco nella toppa della serratura e inizio a girare verso sinistra.
Dopo pochi secondi si sente un 'click' e la porta si apre.
I fratelli di Ross mi guardano, allibiti.
"C-come hai fatto?" Domanda Rocky, sconvolto.
"A vivere da sola si imparano tante cose."
Apro la porta ed entriamo nella stanza.
Il letto è disfatto, le piume escono dal cuscino, come se fosse stato preso a pugni violentemente.
Tutti i suoi disegni sono sparsi al suolo.
Sul pavimento c'è un vecchio pugnale, sporco di sangue.
Le ante della cabina sono scardinate e una delle due, quasi penzola verso il pavimento.
Lancio un grido, guardando la Porta Mortale, attaccata all'anta dell'armadio.
Il vetro è tutto crepato, alcuni pezzi si trovano a terra e sono intrinsi di sangue. Una lunga macchia rossa corre lungo buona parte della Porta Mortale.
È il sangue di Ross.
"Che cazzo ha combinato?!" Domanda Riker, sconvolto.
"Lo hai detto tu stesso... è impazzito." Dico.
Osservo ancora la sua stanza.
"Noi andiamo a chiamare i nostri genitori. Devono sapere..." I ragazzi escono dalla stanza, mentre io rimango sola.
Mi guardo intorno.
È tutto completamente distrutto.
"Cos'hai combinato Ross?"

Esco dalla stanza di Ross e vado al piano di sotto.
"Ho chiamato i nostri genitori." Dice Riker.
"E?" Domando.
"Sono preoccupati. Non succede mai nulla di buono quando lui sparisce."
"Immagino." Dico. "Devo andare... se sapete altro, fatemi sapere." Aggiungo.
"Certo. Fa attenzione." Mi urla dietro Riker, mentre esco.
Appena sono abbastanza lontana dalla visuale della casa, inizio a correre verso il bosco.

Il sole è tramontato.
Non si vede nemmeno uno sprazzo di esso, in lontananza. Tutto è grigio. Grigio piombo.
Uno di quelli che ti rende triste solo a guardarlo, uno di quelli che ti opprime.
I miei passi rimbombano fra gli alberi.
Sapevo che questo bosco fosse inquietante, ma così lo è anche di più.
Poi certamente non ho ancora dimenticato il perché ne ho quasi paura. La mia spalla ancora ne risente.
Arrivo al campo.
Vedo una figura seduta ai piedi di un albero. Il nostro albero.
"R-Ross..." Dico con voce slebile.
La figura muove la testa nella mia direzione.
Avevo ragione. È lui.
"Cosa ci fai qui?!" Sbotta, venendomi contro.
Io indietreggio spaventata.
Non avevo mai pensato che sarei stata impaurita da lui.
Dal mio Ross.
Le sue mani sono macchiate di sangue e lungo il braccio ha un profondo taglio.
Il sangue è incrostato.
"Ross, il tuo braccio..."
"Non sono cazzi tuoi!" Urla, spazientito.
"Devi disinfettarlo e..."
"Non ho bisogno del tuo aiuto!"
"Ma io ho bisogno di te." Sussurro, quasi preoccupata della sua reazione.
Abbasso lo sguardo.
"Vattene." Dice.
"Ross ti prego..."
"Vattene!"
"Sono tutti preoccupati e..."
"Nessuno si preoccupa per me! Non l'hanno mai fatto! Perché farlo ora?!
Non si sono preoccupati di me, quando piangevo l'anima!
Non si sono preoccupati di me, quando mi dichiararono colpevole dell'omicidio di Beth!
Non si sono preoccupati di me, quando ero chiuso in quel rehab! Quando venivo picchiato come un animale! Quando non mangiavo per giorni e bevevo a stento!
Non erano preoccupati per me, quando passavo le notti fuori di casa, a girare per i vicoli bui!
Io ci tengo a loro, perché sono la mia famiglia! Sono tutto ciò che avevo!"
Avevo?
"Non ho nessuno! Nessuno si preoccupa di me o ci tiene! Nessuno c'era quando programmavo di farmi ammazzare dagli Againstalife!
Perché nella mia vita non è mai successo niente di bello!"
"Io c'ero per te Ross!" Gli urlo contro, con più forza di quanta me ne aspettassi.
Il volto di Ross è scosso da fremiti.
Il suo braccio continua a tremare, pericolosamente.
"Ross ti prego! Dimmi che succede! Voglio solo aiutarti!" Rispondo, con lo stesso tono.
"Io devo difenderli! Loro nemmeno se ne accorgono!"
"Di che parli? Perché devi difenderli?"
Lo vedo tremare.
"Vattene!" Urla, in preda alla rabbia e alla tristezza.
"Te lo dissi già in passato, anche se in modo diverso... tenermi lontana non mi impedirà di amarti!"
"Vattene..." Continua a ripetere.
Io mi allontano, ferita.
Appena sono abbastanza lontana mi pare di sentire 'Vattene Laurie... per il tuo bene...'

Raggiungo casa mia e corro verso la libreria.
Devo pensare.
Riconoscevo lo sguardo che aveva, mentre mi parlava. Quello stanco e ferito.
Uno dei suoi sguardi tipici.
Uno di quegli sguardi, che trasuda una richiesta d'aiuto.
Ma perché ha fatto tutto quel casino?
Perché ha smesso di nuovo di parlare alla sua famiglia?
Perché deve difendere la sua famiglia? Che diavolo sta succedendo?
Troppe domande e poche risposte.
Deve esserci qualcosa sotto. Per forza.
Ma sta volta deve essere anche peggio della volta scorsa.
Inizio a cercare vari libri. Idea!
City Of Angels. Lì ci deve essere per forza qualcosa. Probabilmente, leggendolo, capirò che cosa c'è sotto.
Ricordo quando Ross mi impedì di leggerlo, per non farmi scoprire tutta la verità.
Dove diavolo l'ho messo?!
Inizio a cercare fra gli scaffali pieni di libri.
Poi eccolo.
Lo afferro e mi siedo per terra, troppo presa anche per andare in soggiorno.
Inizio a sfogliare le pagine.

//

Sono le due del mattino.
Sento il sonno prendere il sopravvento.
Devo stare sveglia per Ross.
Devo stare sveglia per... Ross.
Devo stare sveglia... per Ross...
Devo...
Non riesco nemmeno a finire la frase, che le palpebre mi si chiudono.

~Angolo autrice:

Nuovo capitolo :3 yay

Siamo al 21 di Luglio e non ho ancora iniziato a fare i compiti... dite che dovrei? :c
Ma io non voglio ç.ç
Che poi mia mamma mi ha imposto di iniziarli o non mi compra più libri!
Dobby non ha padroni, Dobby è un elfo libero!

Sì, ho problemi OuO nel caso non si noti.

Non so quando aggiornerò, come al solito. Ma ho già quasi finito di scrivere il prossimo capitolo :)

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

||Brighter|| Sequel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora