_Laura's pov
Non volevo più vederlo.
È solo uno stronzo.
Non ho risposto a nessuno dei suoi fratelli. Nemmeno a Rydel e Lori.
Ho ignorato le innumerevoli chiamate di Alexa e le due Savannah.
Stavo chiusa in camera, senza mangiare.
Bevevo e basta.
Continuavo a fissare ogni oggetto accuminato che trovavo in casa. Ma appena quel pensiero mi sfiorava, il petto iniziava a bruciare.
Volevo solo stare con Ross. Baciarlo, strigerlo a me, dirgli che lo amo.
Ma allo stesso tempo volevo prenderlo a pugni e fargli male.
È orribile il fatto che l'unica persona in grado di aiutarmi fosse la stessa che mi faceva male.
Lo detestavo, odiavo lui e tutto ciò che mi aveva detto.
Ma nel profondo del mio cuore sentivo una strana sensazione, come quando tutti dicevano che era un assassino. Io non credevo alle loro parole.
Io credevo al ragazzo che mi aveva salvata a scuola. A quello che mi stringeva a se, anche se non mi conosceva. A quello che mi aveva timidamente chiesto di essere amici. A quello che aveva paura di farmi soffrire. A quello che avevo visto piangere, per essere rimasto forte per troppo tempo.
In questo momento, dopo tutte le cose che mi aveva detto, io non credevo a nessuna.
Ma nonostante io non ci credessi, allo stesso tempo pensavo fossero vere.
Le sue parole rimbombavano nella mia testa. Erano come pugnali nel mio cuore.
Le parole feriscono più di qualsiasi altra cosa.
Se tutto ciò che diciamo ci rimanesse impresso nella pelle, saremmo più cauti nella scelta delle nostre parole?
Se invece di parlare e parlare, pensassimo, le cose sarebbero più facili.
Perché ho imparato che non c'è niente di più brutto e bello delle parole.
Ma ormai conoscevo solo il lato orribile, quello oscuro.
Possono dirmi una volta che sono brutta e ci crederò per il resto della mia vita. Possono ripetermi mille volte che sono bella e non ci crederò mai.
È questo il brutto delle parole. Rimangono impresse solo quelle fatte a posta per ferire. Mentre quelle belle vengono dimenticate.
Se invece dell'apparenza, si potesse vedere l'anima delle persone, i nostri pensieri e le nostre parole sarebbero diversi.
Se invece di vedermi così: sorridente, gioiosa, disponibile e 'superiore', vedessero ciò che risiede nel mio cervello e nel mio cuore, cambierebbero idea.
Sono insicura, sola, chiusa e timida.
Nessuno sa le mie paure e le mie incertezze, persino il mio passato.
Solo una persona ne è a conoscienza e forse, dopo tutto, me ne pento di averglielo rivelato.
Probabilmente io non so nulla di lui, realmente. Se tutto ciò che mi ha raccontato fossero bugie?Un ticchettio insistente mi distrae dai miei pensieri.
Mi volto, quando vedo due visi familiari affacciati alla mia finestra.
La apro velocemente.
"Cosa ci fate qui?" Domando.
I due entrano.
"Dobbiamo parlare." Inizia Riker.
"Cos'è successo a Ross?" Domanda Rydel.
Sospiro tristemente.
Gli racconto tutto.
"Nooo! Non può essere vero!" Esclama Rydel, portandosi le mani alla bocca.
"Ma a quanto pare lo è." Dico, acida.
"È chiuso in camera da due giorni. È uscito ieri, non lo abbiamo sentito rientrare. Ma ora è là, chiuso a far chissà cosa. Ha ricominciato a non parlare con nessuno. Abbiamo chiamato anche quei pochi amici che era riuscito a farsi durante l'anno, ma niente." Dice Riker. La sua voce è piena di tristezza.
"È lui che ha deciso così, Riker." Dico.
"Lo so. Ma ti prego, parlagli! Solo tu puoi fargli cambiare idea!"
"Mi vorrebbe morta! Non gliene frega nulla di me!" Esclamo, con la voce rotta dal pianto.
"Oh Lau..." I due mi stringono in un abbraccio.
Ma dai miei occhi non scendono lacrime. C'era solo una persona con la quale piangevo.//
Non ho di nuovo toccato cibo.
Mi sento distrutta.
Sento un peso dentro di me, nel petto.
Il mio cuore, che ormai è solo un mucchio di crepe e sangue.
Ed è colpa mia.
Per essermi fidata di nuovo. Per aver amato di nuovo.
Dopo aver perso la mia famiglia ed essere stata pugnalata alle spalle dalle persone a cui tenevo di più, mi ero promessa che non ci sarei caduta di nuovo. Non avrei fatto lo stesso errore di fidarmi.
Tutti hanno o danno una seconda possibilità, ma non per lo stesso errore.
So che Ross non la penserebbe come me.
Per lui la vita è 'tutto o niente', 'ora o mai più'. Per lui non esiste una seconda possibilità. Per lui hai solo delle scelte, non delle possibilità.
Se commetti un errore, non puoi tornare indietro.
Non si può mai tornare indietro.
Se tornassi indietro, avrei convinto papà a far stare a casa Lela, quel giorno. Avrei detto a mamma che stavo male, così sarebbe rimasta a prendersi cura di me.
Avrei detto a papà della festa di Logan, così gli avrebbe impedito di andarci.
Non mi sarei fidata di Mycenna, proprio quando ero distrutta.
Non mi sarei innamorata di Greg, visto che non ero pronta.
Avrei usato la mia razionalità, prima di tentare di suicidarmi.
Avrei convinto papà a restare al mio fianco, invece di farlo partire per la spedizione, dal quale non sarebbe più tornato.Mi alzo dal pavimento e mi guardo attorno.
È tutto un disastro.
Ma non come lo sono io.
Inizio a mettere apposto tutte le cose che sono a terra.
Per sbaglio, pesto qualcosa. Ritraggo il piede e guardo cosa vi si trova sotto.
Il mio quaderno.
Li raccolgo lentamente.
Con le dita sfoglio le pagine.
Arrivo ad una pagina, con scritte e scarabocchi.
Delle righe sono cerchiate con un efidenziatore.'I'm not afraid, I can face my demons, even if they tear me down.
If I fall, let me fall.
It might take time, but I'll find my own way out.It feels like I'm paralyzed, and I can't escape from the prison I'm livin' in.
It feels like I'm paralyzed, and I can't escape from the prison I'm livin' in.
I'm naming the voices in my head, they keep on telling me to give in.But it's making me stronger, fight a little longer, I'm gonna bring me back to life.
It feels like I'm paralyzed.'
Era un pezzo Paralyzed, la canzone che scrivemmo Ross ed io...
Nell'angolo del foglio c'è una piccola rosa disegnata, sicuramente da lui.
Poco lontano, c'è un cuore disegnato, con al suo interno scritto 'Ross e Laura Lynch'.
Più guardo il foglio più sorrido, ma allo stesso tempo mi sento triste.
Sfoglio alcune pagine.
Con la calligrafia elegante, ma allo stesso tempo disordinata di Ross, c'è scritto: 《I'm the moon, you're the sun. I can't seem to shine, if you'd go.》
Mi asciugo le lacrime, che ormai non fanno altro che attraversare il mio volto.
Appoggio il diario sulla scrivania e mi avvicino alla finestra.
Appoggio una mano contro il vetro freddo.
Fuori il cielo si sta annuvolando.
Il cielo azzurro sta diventando di un grigio tetro.
Poggio la fronte contro il vetro e mi limito a guadare il giardino.
Vorrei sapere se tutto questo schifo avrà mai fine.~Angolo autrice:
Yay :3 ho deciso di aggiornare presto - visto che sta sera c'è il finale di Austin&Ally (adoro *^*) -
Okay, okay. So di essere cattiva con Laura, ma mi diverto troppo OuO
Mi sento una maniaca a fare questa faccina → OuO
Coooomunque, avete ascoltato le canzoni degli R5?
Io sbavo dietro a Do It Again *^*Okay, smetto di stracciarvi l'anima.
Votate e commentate ;)~
Ellingtons-wife
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||Brighter|| Sequel.
Fanfiction//Sequel di: ||Paralyzed|| A Raura Fanfic.\\ È passato un anno. Le cose fra Ross e Laura vanno a meraviglia. Ma se Ross venisse posta una scelta, in grado di condizionare la sua vita e di chi gli sta attorno, cosa farebbe? Sarebbe in grado di proteg...