𝐈𝐕 - LA LEGGE DEL PIÙ FORTE

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La piazza centrale che, un tempo doveva appartenere alla città-rifugio di Madrid, ora è ridotta in macerie. La grande città spagnola era quella più sorvegliata dal Governo Internazionale, dopo Berlino, Londra, Istanbul, Mosca – ora sotto il controllo della Mano Rossa per il mercato nero – e di Parigi, con il crollo della Torre Eiffel e divenuta una discarica. Tutti pensavano che Madrid sarebbe stata l'opzione giusta per una vita migliore. Dall'ultimo attentato avvenuto nel 2004, con il nuovo programma e la costruzione delle mura, non ci furono attacchi esterni o interni della città.

Un tempo, considerata un luogo di cultura, era ridotta in cenere e distruzione.

Alcuni monumenti storici rimasero in piedi, saccheggiati e divenuti degli edifici fantasma. Delle strade principali e dei quartieri non rimaneva più alcuna traccia; i palazzi erano stati abbattuti, come se fossero di cartapesta, le strade seminate da residui di vetro e cemento. I lampioni e cartelli stradali erano stati strappati via da dove erano collocati o brutalmente piegati. Le auto accartocciate e incendiate, carbonizzate e abbandonate come degli scheletri. La causa è ciò che successe nel marzo del 2025. Molti sostenevano che fosse stato un attacco dei Rinnegati ormai pazzi di potere o, ancora peggio, un attacco terroristico della Mano Rossa, con bombardamenti. Morirono più di mille persone, una carneficina di massa, i pochi sopravvissuti vennero portati in salvo dall'esercito della GAU. Da circa due anni il governo spagnolo cercava a tutti i costi di riprendersi la propria terra con la forza.

Tra le vie dei più vecchi quartieri, un ragazzino sui sedici anni, continuava a scrutare con attenzione da un edificio crollato. 'E dicevano che era la più sicura del mondo.' Solo a quel pensiero, fece roteare gli occhi e sbuffare.

Prima che arrivasse l'attacco, Cerbero era sbarcato clandestinamente, non lo avevano scorto durante i controlli della marina, e continuò a vagare tra le strade, in mezzo alla gente, rubando cibo per non morire di fame. Per un certo periodo, aveva vissuto assieme i senzatetto, non lamentandosi per la condizione di vita, lo prendeva tutto per un gioco. Ma dopo l'attacco, fu costretto a nascondersi in posti più polverosi e umidi per non essere scoperto, perciò diventò sempre più prudente.

𝐿𝑎 𝐶𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑟𝑝𝑒𝑛𝑡𝑒  ||  𝙄𝙣 𝘾𝙤𝙧𝙨𝙤...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora