Avere una forte emicrania non era una bella sensazione, non così forte, eppure sapeva reggere l'alcol, almeno era ciò che pensava. Il vizio di bere un po' lo aveva preso dopo la scomparsa della sorella. Aoi non seppe per quanto tempo aveva dormito, soprattutto in una posizione tanto scomoda. Sdraiato su qualcosa di duro, oscillava di qua e là; un rumore costante infastidiva le sue orecchie. Le palpebre erano incollate, e solo ad un certo punto ebbe padronanza di corpo e mente. Mugolò, contorcendo i muscoli facciali da una smorfia. Un balzo e un colpo alla testa, attutito da qualcosa di semi morbido sotto di sé, si riprese dal suo stato di dormiveglia. Quando aprì gli occhi, stordito, la vista si offuscò da una fitta nebbiolina finché tutto non si fece più nitido e chiaro, i colori e le forme tornarono al proprio posto. Improvvisamente diventò sveglissimo, rendendosi conto di trovarsi all'interno di un furgone.
Si alzò sui gomiti, guardando i pochi oggetti, come zaini e borsoni, attrezzi e altro. 'Come diavolo ci sono finito qui?', si chiese, confuso. 'Ahi... che male...'
Un leggero dolore dietro la nuca. Il ragazzo si sedette, almeno ci provò. Le braccia erano bloccate dietro la schiena, anzi era ammanettato. Ebbe un tuffo al cuore. Aoi strizzò gli occhi e aggrottò la fronte, si sforzò di ricordare, di capire il perché si trovasse in quel veicolo. Il mal di testa e lo strano dolore alla nuca non lo aiutavano affatto. Fece pressione sulle manette per romperle o scioglierle con i suoi poteri, ma non successe nulla. Quello che ottenne fu un dolore intenso ai polsi per quante volte le tirava.
'Ok, calmiamoci. Cosa diavolo è successo? Ero in quella catapecchia di bar pronto per continuare le mie ricerche, poi... non... non ricordo più nulla!', esclamò mentalmente quasi nel panico.
«Ben svegliato, Bello addormentato.», disse una voce.
Lui si voltò. Il posto del guidatore era occupato da una persona. I capelli scompigliati quasi bianchi, il viso pallido e due occhi azzurri freddi e glaciali. Quel viso... gli era familiare, però non si ricordava dove l'avesse già visto. Si appoggiò con la schiena alla parete del furgone. «E tu chi sei...?», domandò poco dopo.
«Ma come,» disse invece l'altro con tranquillità, «ti ho salvato le chiappe dalla rissa e dalla catapecchia esplosa, rammenti?»
I ricordi di quella sera si fecero spazio nella sua mente: Lewis che scopre la sua vera identità, la rissa scatenata per una finta ricompensa, e accidentalmente aveva dato fuoco al locale. Come un lampo a ciel sereno, l'ultimo ricordo, il suo nome: Kait Adisseo, la Morte Blu.
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𝐿𝑎 𝐶𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑟𝑝𝑒𝑛𝑡𝑒 || 𝙄𝙣 𝘾𝙤𝙧𝙨𝙤...
Science Fiction𝐆𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐌𝐢𝐥𝐥𝐞 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢 || 𝐖𝐚𝐫𝐫𝐢𝐨𝐫𝐬 𝐕𝐨𝐥. 𝐈 ✧ Un mondo in declino, dove l'umanità non ha più speranza per sopravvivere. Cinque ragazzi sono destinati a lottare contro entità potenti. ...