Prologo

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Era stata solo una settimana, una breve ed intensa settimana d'estate che sicuramente Beomgyu avrebbe ricordato per tutta la sua vita.

Ormai, a soli 20 anni, Choi Beomgyu aveva rinunciato a trovare una persona con cui stare bene, con cui poter parlare serenamente o semplicemente con cui trascorrere le sue giornate. Per uno come lui era decisamente impossibile innamorarsi: dopo vari tentativi finiti male, infatti, aveva capito che avere qualcuno al proprio fianco non era facile con la vita in cui si era ritrovato ormai da circa cinque anni a questa parte.
Aveva soli quindici anni, infatti, quando il suo migliore amico Soobin gli aveva suggerito di monetizzare sul suo grandissimo talento scoperto un po' per caso. Beomgyu era un'appassionato di videogiochi, adorava giocare al computer, alla Nintendo o alla Play Station, ma la sua non era solo passione, il ragazzo aveva anche scoperto di avere un certo talento, soprattutto per l'e-sport. Aveva iniziato a giocare a League of Legends, un e-sport molto amato in Asia, un po' per caso e per fare principalmente compagnia al suo amico che ne era ossessionato. Aveva giocato per anni solo partite normali, non competitive perché era il tipo a cui piaceva solo divertirsi. Ma un giorno Soobin, avendo notato il talento dell'amico, lo aveva convinto a giocare le partite classificate che lo portarono a raggiungere il livello di Diamante in soli pochi mesi e quello di Challenger in solo un anno di gioco. Il Nick name usato nel gioco da Beomgyu era un semplice diminutivo del suo nome "Gyu", che presto iniziò a diventare famoso per i giocatori e per la scena competitiva di LOL (League of Legends).
Inoltre Beomgyu, sempre sotto consiglio di Soobin, aveva creato un canale di streaming sulla piattaforma Twitch perché secondo l'amico aveva tutte le potenzialità per essere seguito. All'inizio il ragazzo aveva preso questa cosa come un gioco, ma dopo un anno dall'apertura del canale aveva raggiunto parecchi follower ed avevano bussato alla porta di casa sua alcuni scout di squadre competitive di League of Legends per ingaggiarlo nei loro team. All'inizio aveva rifiutato, ma quando i suoi genitori a 18 anni, terminate le superiori, lo avevano cacciato di casa perché non contenti del fatto che il figlio perdesse il proprio tempo dietro ai videogiochi, Beomgyu aveva deciso di intraprendere la strada del competitivo di LOL per potersi mantenere da solo. Ed effettivamente gli riusciva abbastanza bene, era andato a vivere in un appartamento a Seoul di proprietà della sua migliore amica Kazuha, che diventò sua coinquilina insieme al suo migliore amico Soobin. La ragazza studiava danza classica in accademia, mentre Soobin era all'università di arti e spettacolo per studiare recitazione. Entrambi erano molto impegnati e Beomgyu aveva tutto il tempo per allenarsi online con il suo team, gli Star Seekers (SS), e per streammare al suo pubblico anche altri tipi di videogiochi.

Per farla breve, la sua vita procedeva bene, anche se essendo molto impegnato non aveva tempo per relazioni amorose di alcun tipo, o almeno ci aveva provato più e più volte, ma le storie si erano chiuse tutte con un tetro schermo nero e la scritta "game over".
Beomgyu era molto aperto nelle relazioni, aveva avuto sia fidanzate che fidanzati, nonostante in Corea del Sud l'omosessualità venisse vista quasi come un tabù. Nonostante questo, Beomgyu, sempre molto discreto nelle sue relazioni, aveva cercato di provarle tutte, soprattutto nei due anni in cui aveva finito le superiori, perché prima era troppo impegnato a trascorrere il suo tempo davanti ad uno schermo illuminato senza badare al mondo intorno a lui. Crescendo aveva capito che la vita non era fatta solo di videogiochi ed avere qualcuno al proprio fianco non era decisamente una cattiva idea. Ma da quando aveva iniziato ad avere un certo seguito, molte persone si avvicinavano a lui solo per la sua fama, mentre altre non riuscivano a stargli accanto per via dei suoi troppi impegni. Aveva avuto fidanzate che lo rimproveravano per preferire i videogiochi a loro, fidanzati che volevano salire di livello su League of Legends grazie al suo aiuto, insomma ogni storia era stata decisamente un disastro e non era durata più di qualche mese. Ormai Beomgyu si era rassegnato a poter vedere i lieto fine solo nei videogiochi, o nella scritta "victory" alla fine delle partite di League of Legends, quando il nexus avversario esplodeva davanti ai suoi occhi. Dal punto di vista professionale, infatti, non poteva certo lamentarsi. La sua squadra stava andando molto bene nel campionato coreano e lui solamente dopo un anno di gioco negli Star Seekers, ne era diventato l'asso indiscusso. "SS Gyu", il nome con cui il ragazzo era conosciuto nel competitivo, era ormai il mid laner prodigio del nuovo team sudcoreano su cui molte altre squadre avevano già messo gli occhi. Ma Beomgyu non aveva intenzione di cambiare team, si trovava bene in quella squadra ed aveva deciso che avrebbe voluto davvero vincere con loro il campionato mondiale. Durante il suo primo anno negli Star Seekers, non era il titolare, ma nelle partite giocate era riuscito a contraddistinguersi, diventando l'anno successivo il mid laner di ruolo e portando il team a raggiungere il secondo posto nel campionato nazionale sudcoreano. Grazie a questo risultato gli Star Seekers per la prima volta erano riusciti a classificarsi per i mondiali che ci sarebbero stati l'inverno seguente.

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