Arrivarono in Corea del Sud in mattinata, davanti al terminal ad attenderli vi era una Yuqi con gli occhi gonfi ed i capelli spettinati. Appena vide Taehyun che camminava più avanti, insieme allo staff degli Star Seekers, la ragazza gli corse incontro abbracciandolo e stringendolo forte a sé.
Beomgyu da dietro vide la scena e quel nodo allo stomaco che si portava dietro da quando aveva ricevuto il messaggio della ragazza divenne più forte.
Si fermò ad osservare.
Yuqi dopo averlo abbracciato, gli stava parlando, gli teneva le mani, aveva la testa bassa e sembrava potesse mettersi a piangere da un momento all'altro.
Taehyun si volto verso Beomgyu, ma non l'incrociò il suo sguardo, si diresse, seguito da Yuqi, invece verso lo staff della squadra.
La ragazza sorrise a Beomgyu facendogli un mezzo inchino come per ringraziarlo, mentre il pro-player vedeva i due allontanarsi e proseguire per conto proprio.- Beomgyu, vieni? - domandò Kai rendendosi conto che il suo compagno di squadra era come fermo sul posto con la sua valigia di fianco.
Il pro-player alla vista di Taehyun che lasciava il gruppo con Yuqi si era fermato senza nemmeno rendersene conto. Il biondo non lo aveva nemmeno salutato, aveva fatto un cenno a tutti ed era andato via con lei.
- Beomgyu, stai bene? - domandò nuovamente Kai, mentre cercava di attirare la sua attenzione muovendo la sua mano davanti agli occhi del ragazzo di fronte a lui.
Gyu scosse la testa.
- Sì, s-sono stanco. - rispose mordendosi le labbra e stringendolo le mani a pugno.
"Che cosa vuoi Beomgyu? Hai detto tu a Yuqi a che ora saremmo arrivati, hai deciso tu di ignorare Taehyun, hai deciso tu di non poter essere al suo fianco in quel momento" , si ripeteva in testa.
Camminavano a passo lento, finché non arrivarono fuori l'aeroporto. Beomgyu si guardava intorno sperando di riuscire ad intravedere Taehyun, ma di lui nessuna traccia. Ad un certo punto, però, non vide più nulla perché qualcuno aveva poggiato le mani sui suoi occhi.
- Indovina chi è? - disse una voce femminile che Beomgyu riconosceva fin troppo bene.
Avrebbe riconosciuto il tono squillante della di Kazuha anche a chilometri di distanza, ma era certo che le mani che gli impedivano di vedere non appartenessero alla sua amica. Beomgyu le sfiorò, erano grandi, morbide e curate.
Un sorriso comparve sul suo volto.- Allora campione, oggi offri tu per festeggiare! - disse una voce che ormai Beomgyu non sentiva dal vivo da un po' di mesi.
Si voltò verso il ragazzo dietro di lui e lo abbracciò sprofondandogli con il viso sopra la sua spalla. Si mise sulle punte: era sicuro che Soobin fosse diventato ancora più alto.
- Che cosa ci fai tu qui? - chiese Beomgyu stupito nel vedere il suo migliore amico di nuovo in Corea davanti a lui.
- Ho terminato gli esami prima delle vacanze di Natale e ho fatto in modo di esserci al tuo ritorno. - disse il ragazzo scombinando i lunghi capelli di Beomgyu, che non riusciva a credere di avere Soobin davanti a lui.
Il pro-player aveva salutato lo staff e la squadra, poi aveva preso un taxi con i suoi amici per ritornare nel centro di Seoul con loro.
Avevano deciso di pranzare fuori e Beomgyu trascorse tutto il tempo a raccontare della sua esperienza ai mondiali. Ogni singolo giorno trascorso in Europa aveva i suoi retroscena ed il pro-player aveva fatto attenzione a non mancare nessun particolare, eccetto alcune vicende che aveva omesso di proposito come quelle riguardanti il suo manager.- Com'è Verona? Che avete fatto per festeggiare? - aveva quindi chiesto Kazuha che era rimasta delusa riguardo i racconti degli ultimi giorni, per i quali Beomgyu era stato piuttosto evasivo.
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Love is @ videog@me | taegyu |
Fiksi Penggemar[COMPLETA] Beomgyu a 15 anni aveva iniziato la sua carriera di streamer di successo, per poi diventare a 18 anni un pro player di League of Legends perché cacciato di casa dai genitori, i quali non accettavano che il figlio avesse successo grazie a...