Beomgyu stava trascinando con sé il piccolo trolley portato per quel mese di vacanza, mentre si apprestava a raggiungere quanto prima il suo appartamento di Seoul.
L'estate non era ancora completamente terminata, la fine di agosto sanciva ancora gli ultimi giorni di riposo per gli studenti, ma non per lui che, invece, avrebbe dovuto iniziare quanto prima gli allenamenti con il suo team. Aveva in tasca il cellulare ancora spento, lo tirò fuori guardando lo schermo scuro. Sospirò con insofferenza.
Non voleva accenderlo, non voleva riprendere la sua vita.
O almeno, normalmente, non avrebbe vissuto così male il ritorno alla sua quatidianità, ma questa volta dopo l'ultima partita del campionato nazionale di LOL coreano e dopo essere riusciti a qualificarsi per il mondiale, aveva deciso di spegnere tutto. Non voleva alcun tipo di contatto con la realtà ed era fuggito da sua nonna prima del previsto. Aveva solamente loggato su Twitter per informare i suoi follower che, come di consueto, le live sarebbero state ferme per un mese ed aveva avvisato la squadra che stava per partire. Dopodiché aveva spento quell'aggeggio infernale che nei giorni normali si illuminava di notifiche per 24 ore al giorno.Non era pronto a ricominciare, anche perché sapeva che da quel momento in poi la sua quotidianità stava per essere completamente stravolta. E quei cambiamenti non erano dovuti alla qualificazione per i mondiali.
Alzò lo sguardo per prendere l'autobus che lo avrebbe portato al suo appartamento, continuando a tenere in mano il cellulare ancora spento. Avrebbe potuto accenderlo per controllare attraverso l'applicazione quanto mancava per l'arrivo del bus, ma non era ancora pronto.
Il mezzo di trasporto arrivò dopo una decina di minuti. Beomgyu si accomodò in fondo, vicino al finestrino dal quale vedeva i numerosi cartelloni pubblicitari che riempivano le strade di Seoul.
La scritta "New York " per qualche programma americano catturò la sua attenzione, strinse il cellulare forte quasi con rabbia. Odiava l'America, la odiava più di qualsiasi altra cosa ormai da qualche mese. Non voleva ammetterlo a se stesso per non fare la figura del bambino, ma per lui quella nazione si era portata via il suo migliore amico, allontanandolo dalla Corea. L'idea di non avere più una persona cara davanti dopo due anni di convivenza, gli faceva male, soprattutto in un momento così particolare per lui.
Beomgyu sapeva adattarsi bene ai cambiamenti, ma non avere Soobin come coinquilino era decisamente una di quelle cose a cui non si sarebbe mai abituato. Erano amici dalle elementari, erano sempre stati insieme, ed era grazie a Soobin che Beomgyu aveva scoperto la sua abilità da videogiocatore. Lui adorava League of Legends, anche se, a detta di Beomgyu, non era un gioco che faceva molto per lui, ma fortunatamente il pro-player era abbastanza bravo da riempire anche le mancanze dell'amico. Durante le medie al loro due si era unita anche Kazuha diventando un trio inseprabile: Beomgyu quasi non riusciva a credere che compiuti 18 anni fossero andati tutti e tre a vivere insieme a Seoul. Lui era stato cacciato di casa dalla sua famiglia, ma quell'evento era passato totalmente in secondo piano perché i suoi due migliori amici erano con lui. Non aveva mai avuto chissà quale rapporto con i suoi genitori che lo consideravano un fallito per aver dedicato la sua vita ai videogiochi. Ma a lui non importava la loro opinione, a sostenerlo c'erano sempre stati Soobin e Kazuha. E adesso, dopo quasi due anni trascorsi insieme, non riusciva a credere che Soobin li avesse abbandonati per trasferirsi in America.
Lo avesse fatto, poi, per un motivo che Beomgyu reputasse serio, no per il pro-player il suo migliore amico aveva completamente perso la testa. Da circa un anno, Soobin aveva iniziato a frequentarsi con un maestro di danza contemporanea, un certo Choi Yeonjun, conosciuto durante uno dei saggi di Kazuha e, in breve tempo, avevano deciso di mettersi insieme. Soobin era innamorato e Beomgyu non poteva che essere felice per il suo migliore amico, ma la notizia che avrebbe seguito Yeonjun in America quella stessa estate ed avrebbe proseguito lì i suoi studi per diventare attore, era stata come un secchio di acqua gelida versato nel pieno del sonno.
Quasi Beomgyu non riusciva a credere alle parole di Soobin mentre glielo stava raccontando, alla fine del campionato coreano di LOL. L'amico aveva aspettato che Beomgyu terminasse le partite di qualificazione dei mondiali per potergli dare la notizia. Tutto ciò che il gamer era riuscito a dire all'amico era stato un falsissimo "sono felice per te", detto con freddezza perché quella notizia lo aveva scioccato. Quell'anno i mondiali di LOL si sarebbero tenuti in Europa e Beomgyu voleva che il suo migliore amico lo accompagnasse, avrebbe voluto il suo supporto, ma lui, invece, aveva deciso di partire per un altro continente per seguire un uomo che conosceva solo da pochi mesi. Si sentiva in un certo senso tradito dal suo migliore amico e per questa ragione, con tutta la "maturità" del mondo, era partito per Jeju prima del previsto, aveva spento il cellulare e non era andato nemmeno all'aeroporto per salutarlo. Adesso guardando il cellulare, la sua paura più grande era quella di leggere i messaggi di Soobin, probabilmente arrabbiato, anche più di sapere quanti allenamenti avrebbe dovuto recuperare in vista dei mondiali. Pensando all'America nella mente di Beomgyu, però, gli ritornò in mente anche il ragazzo conosciuto qualche settimana prima a Jeju. Probabilmente Taehyun in quel momento era sull'aereo diretto per Los Angeles, per dare inizio alla sua nuova vita ed un sorriso comparve sul volto di Beomgyu allontanando i pensieri infelici riguardo il suo migliore amico.
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Love is @ videog@me | taegyu |
Fanfiction[COMPLETA] Beomgyu a 15 anni aveva iniziato la sua carriera di streamer di successo, per poi diventare a 18 anni un pro player di League of Legends perché cacciato di casa dai genitori, i quali non accettavano che il figlio avesse successo grazie a...