Capitolo 8

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Capitolo 8

Jungkook

Avevo pressato Jimin e Jin per cinque giorni interi, prima che quello che gli avevo chiesto potesse essere finalmente portato a compimento. Non era una cosa semplice e di sicuro non era necessario per gli altri, ma per me sì. Erano giorni che mi arrovellavo sulla questione e la conclusione era risultata sempre e solo la stessa: dovevo fare qualcosa.

Da quando Taehyung si era presentato alla mia porta e mi aveva baciato per poi andare via, era stata una sfida al gatto e al topo, perché per tutto il tempo io avevo cercato di parlargli e lui aveva continuato a scappare.

Durante gli allenamenti mi aveva ignorato e non aveva neanche cercato di sabotarmi. Per la prima volta si era comportato da persona adulta e ne erano stati contenti il mister, i compagni di squadra e i nostri manager, ma di sicuro non io che conoscevo la causa di quell'indifferenza ma non il motivo del suo recente gesto.

Non sapevo cosa lo avesse portato alla mia porta per baciarmi, né cosa lo avesse spinto a voltarmi le spalle; sapevo solo che ero stufo del suo atteggiamento. Non avevo mai conosciuto una persona così lunatica in vita mia. Mi attirava e mi respingeva, non mi voleva ma poi si lasciava toccare e veniva a baciarmi. Cosa voleva davvero?

Di questo avei voluto parlargli, nelle mille volte in cui avevo cercato di avvicinarmi quando ci eravamo incrociati nell'edificio o addirittura prima o dopo gli allenamenti, ma lui aveva continuato a svincolarsi e fingere che non esistessi, e questo mi aveva fatto andare in pappa il cervello. Volevo solo capire, perché non era più il caso di continuare in quel modo.

Quindi avevo fatto ricorso alle mie uniche speranze: Jimin e Jin.

Avevo accettato con non poca irritazione la loro sentita esigenza di sapere per filo e per segno cosa fosse successo e proprio mentre lo facevo, avevo trovato la risposta ad una delle mie mille domande. Era stato Jimin a dirmi che la sera in cui si era presentato alla mia porta, si trovava in un locale per 'sfogarsi' - cosa non da lui a ridosso del campionato, ma a quanto pareva aveva mandato in bianco la ragazza ed era uscito infuriato. Ed era a quel punto che lo aveva perso di vista perché, come mi ero premurato di informarlo, era venuto dritto da me incolpandomi di qualcosa che neanche conoscevo per poi baciarmi e scappare.

Non potei negare che sapere di avere influenza su di lui al punto da non farlo scopare mi aveva messo di buon umore, perché significava che non era così indifferente come voleva far credere, a me. E davvero non riuscivo a capire il motivo per cui resisteva così tanto. Ci aveva pensato Jimin a ricordarmelo: «Crede che tu voglia rubargli il posto e, quando si scorda di quest'assurdità, ci mette il carico il fatto che non è mai stato con un ragazzo. Lo confondi, Jungkook, e questa è la sua reazione.»

«Quindi ora mi ignorerà per tutto il campionato?»

Entrambi si erano fatti una bella risata.

«No, ti ignorerà finché non riuscirà a toglierti di testa. E se non ce la farà, sarà più bastardo di prima, sul campo e fuori.»

«Non ci posso credere che mi sto abbassando a questo», avevo sospirato. «Ma non voglio partire per il ritiro in questo modo. Lui non mi ascolterà, quindi fate quello che vi ho chiesto, è semplice»

«Sei tu che davvero non ascolti, eh?» aveva ripreso Jin. «Lo sai a cosa state andando incontro entrambi?»

«Non sei stato tu a dirmi che dovevamo liberarci da questa tensione?»

«Forse è il caso di farlo ora, Kook. Approfitta che abbia dato il via lui a questa lontananza e fallo anche tu. Solo così supererete questa fase di stupido odio mischiato all'attrazione e tornerà tutto nella norma.»

Winning your heart || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora