Epilogo

1.4K 92 47
                                    

Epilogo

1 anno dopo

Taehyung

Il pubblico era in fermento; le telecamere continuavano a girare sui sei candidati per il premio "Top Scorer Award". Ogni cosa sembrava amplificata, i toni di voce più alti del normale. La sala era stracolma di persone: dalla stampa ai colleghi, dagli amici ai parenti, sistemati in un angolo più lontano per rimanere fuori dal caos mediatico. Era un evento importante, uno a cui avevo presenziato per anni ma che ormai non sembrava più una sfida all'ultimo sangue per me come lo era stato in passato. Infatti, la mia postura era rilassata, ero semplicemente in attesa del verdetto finale come lo ero in un pre-partita, poi sarei tornato con Jungkook - il quale al momento si trovava accanto a me – a casa, e avremmo continuato allo stesso modo la nostra vita e con le nostre carriere.

Casa.

Mi sembrava ancora strano pronunciare quel termine, anche se erano mesi che io e Kook avevamo completato le pratiche per l'acquisto di una e ci eravamo trasferiti mescolando, come mi aveva mormorato intimorito tempo prima, le nostre personalità in un unico ambiente. Entrambi avevamo seguito i lavori e avevamo scelto gli arredamenti, i mobili e i colori senza nessun tipo di screzio. In realtà, lui era quello che aveva avuto meno indecisioni e mi aveva aiutato nelle mie e, al momento, la nostra casa era composta in stile moderno e minimal con spruzzi di colore che avevo voluto un po' dappertutto per non rendere l'ambiente noioso.

La living room era piena di foto: nostre, con i nostri amici o da soli, con le nostre famiglie, con i nostri compagni di squadra. C'erano anche quelle singole, le mie con i trofei, le sue con i suoi, alcune di quando era piccolo, altre mie dell'infanzia.

La questione ordine, purtroppo, era sempre la stessa: non riuscivo ad essere organizzato e lui ci teneva a ricordarmelo di tanto in tanto, costringendo la mia coscienza ad essere quanto meno decente una volta tanto.

Comunque, era casa, un perfetto mix di me e Jungkook. Era conforto, era serenità, era amore.

Nel periodo in cui eravamo andati in giro a vedere appartamenti mi ero trasferito nel suo, poi, in men che non si dica, avevamo fatto il nostro primo passo per un futuro insieme.

Qualche mese dopo esserci stabilizzati nella nostra nuova routine, era arrivata la nomina per la cerimonia a cui stavamo presenziando, proprio in linea con la fine del campionato e lo scudetto che avevamo conquistato. La premiazione, però, era stata rinviata ed era caduta il giorno esatto del nostro secondo anniversario. I ragazzi, appena lo avevano saputo, ci avevano riso sopra, dicendo che per quanto era stato strano il nostro cammino, una cosa del genere avremmo dovuto aspettarcela, soprattutto alla luce del fatto che eravamo entrambi possibili vincitori.

E il momento era arrivato, ma io non facevo altro che sorridere e rispondere alle domande dei giornalisti o ascoltare e parlare con gli altri.

Fortunatamente, il periodo di risposte per la nostra coppia era bello che finito; avevamo dovuto passare sotto il fuoco incrociato giusto due settimane prima di uscirne a testa alta. Nonostante quello che ci aspettavamo, nessuno aveva messo la mia vita personale e antecedente a Jungkook sotto la lente di ingrandimento, nessuno aveva speculato, nessuno aveva cercato di diventare la testata con l'articolo più succulento per i like e i soldi. Tutti gli articoli erano stati scritti con dati di fatto e le foto che avevo pubblicato di noi due insieme.

A quanto pare se lo aspettavano tutti e non era stata una sorpresa per nessuno. Dopodiché, le acque si erano calmate e loro erano andati avanti a tediare altra gente. Io e Jungkook eravamo stati lasciati in pace e finalmente avevamo iniziato a camminare insieme per strada mano nella mano senza nasconderci.

Winning your heart || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora