Capitolo 12

1.4K 87 20
                                    


Capitolo 12

Taehyung

Le settimane successive passarono in un baleno. Tra allenamenti sfiancanti e partitelle sempre più intense, arrivammo quasi alla fine del ritiro.

Durante tutto il giorno ci allenavamo, la sera ci raccoglievamo tutti insieme nelle sale circostanti per giocare a biliardo, nuotare o passare tutti del tempo insieme.

Quando non c'eravamo tutti, restavamo noi del nostro solito gruppo, e quando non ci univamo nelle sale dell'hotel, lo facevamo nelle nostre camere, per la visione congiunta di un film o di una serie tv, che si trasformava sempre e comunque in chiacchiere e risate.

Le cose sembravano migliorate molto, sia sull'erba sintetica che fuori, e l'atmosfera sempre tesa di prima, era diventata stranamente piacevole. Io e Jungkook avevamo imparato ad ascoltare di più il nostro mister e presto mi ero reso conto che non si trattava di esclusione, ma di complementarietà. Sempre di più ci aveva fatto giocare insieme e la comunicazione sul fronte del gioco era andata in un crescendo continuo. Tuttavia, spesso ci scontravamo ancora, perché c'erano ancora giorni in cui c l'uno voleva prevalere sull'altro, e i passaggi e l'altruismo non erano contemplati. Naturalmente, l'allenatore ci faceva la ramanzina e ci faceva tornare in albergo, e finiva sempre con litigate colossali che si perdevano nel nulla quando quell'idiota tentava di calmarmi con battute stupide, sorrisi impossibili da resistere o gesti affettuosi che mi spiazzavano. In ogni caso, la giornata terminava sempre con noi che ci addormentavamo insieme, lui con le sue mani strette al mio corpo e io con la mia testa sul suo petto, come se non avessimo adirato la squadra tutto il giorno.

I ragazzi, per quanto ci eravamo nascosti, ormai avevano capito tutto. Era stata esilarante una mattina tra le tante, quando eravamo usciti da camera mia e nello stesso momento avevamo visto Jimin e Yoongi uscire da quella del biondo, Namjoon e Jin dall'altra. Ci eravamo fissati a vicenda, prima che una serie di domande, di risate e di prese in giro raggiungesse l'uno e l'altro, e da quel momento tutti e quattro, escludendo la coppia consolidata, ci eravamo impegnati a farci gli affari nostri per evitare domande scomode.

Il primo ero stato io, perché nonostante tutto, non ero ancora riuscito a capire in che situazione mi trovavo. Io e Jungkook non eravamo più stati a letto insieme, ma avevamo fatto tutte le altre cose e, inaspettatamente, tra queste, c'era stata anche la conoscenza. Non era stata programmata, ma con il trascorrere dei giorni, tra una serie tv e un'altra, una chiacchiera e l'altra, un battibecco e una discussione, avevamo scoperto molte cose l'uno dell'altro. Lui aveva capito che nei giorni faticosi amavo guardare serie sdolcinate a letto, io avevo notato che gli piacevano le coccole e faceva gesti significativi con una spontaneità che io non avrei mai avuto. Lui mi aveva più volte fatto osservare che quando eravamo insieme, ero più spontaneo di quando ero davanti alla telecamera o gli altri, io gli avevo dato una spinta innocua e mi ero definitivamente convinto che il fatto che notasse quelle cose di me, non mi dispiaceva affatto. Di lui, avevo imparato che possedeva una chiarezza unica, e non si vergognava a dirmi che gli piacevo, ma avevo anche notato che nascondeva qualcosa che lo tormentava, anche se faceva di tutto per mascherarlo.

Non sapevo come chiamare quelle sensazioni che continuavo a provare in sua presenza, ma sapevo di sicuro che era una situazione diversa da tutte le altre, e non solo perché era un ragazzo.

Che lui mi piacesse fisicamente lo avevo accettato da un po', ma non riuscivo a definire il nostro rapporto: non era una cosa da una notte, perché avevo continuato a permettergli di dormire con me e abbracciarmi quando voleva; non era una cosa da una notte perché fino in fondo ci eravamo andati solo una volta, quindi non ci potevamo definire scopamici. Non era una cosa da una notte perché, per la prima volta, non sentivo il bisogno di mandarlo via, come facevo con chiunque altro con cui ero stato a letto, né chiudere qualsiasi faccenda stesse accadendo tra noi, nonostante mi facesse incazzare spesso.

Winning your heart || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora