𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 3.

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~Non t'ama chi amor ti dice, ma t'ama chi guarda e tace.~

Lorelai

Erano passate due settimane e i medici finalmente decisero di dimettermi.

Alessia mi spiego'che alloggiavamo all'accademia dei Blake.

Erano stati gentili ospitandoci, un gesto che certo non ci saremmo mai aspettati ma che ne fummo immensamente grati.

Ripresi ad allenarmi pochi giorni dopo.

Avevamo un nuovo nemico a noi sconosciuto da affrontare, quindi non potevamo abbassare la guardia.

Combattere mi era sempre piaciuto, l'unico momento in cui riuscivo ad essere me stessa.

Mi sento libera perché sul campo di battaglia nessuno può dirti se sbagli o meno e posso essere libera di sfogarmi.

Da bambina ho sempre cercato di non deludere quelle persone che erano convinte delle mie grandi potenzialita'.

Oggi se mi impegno non è per loro bensi per me stessa. Ero stanca di dover cercare di sembrare perfetta davanti ai loro occhi, mentre non era cosi.

Desideravo farmi vedere come la bambina che ero ma ero costretta a far vedere la persona che invece non ero.

Mia madre e mio padre volevano che fossi la migliore, superiore agli altri,idem pensavano i comandanti.

Ma io mi sentivo solo usata e non volevo essere ciò che loro decidevano per me.

Stavo percorrendo una strada che mi sembrava non avessi mai fatto.

Dannazione mi ero persa. Poi sentii delle risate maschili provenienti dalla sala di esercitazione dei ragazzi.

Ero finita al cento per cento nella parte dei Blake.

Al nostro arrivo loro avevano deciso di lasciarci una parte della scuola tutta nostra per evitare scontri tra gli studenti dei due gruppi.

Decisi di voltarmi e tornare sui miei passi ma il suono del suo nome fece immobilizzare i miei piedi e incitarli ad andare verso la sala.

<Matthew scontrati contro Alex>

Poi lo vidi. Lui trasformato da supereroe con delle ciocche bionde sopra al viso e quegli occhi azzurri come il cielo. Era bellissimo. Cercai di bloccare quei pensieri ma era completamente impossibile. Si stava preparando per inizare lo scontro contro il secondo ragazzo.

Lo scontro fini'e io ero ancora incantata a fissarlo. Lui alzo'gli occhi improvvisamente e per mia immensa sfortuna mi becco'a osservarlo. Andai via prima che tutti i ragazzi uscissero dalla sala, lui compreso, con il cuore che batteva all'impazzata. Aveva iniziato a battere forte apoena lo vidi.

Matthew

Lo scontro era finito e come al solito avevo vinto.

Andreas, l'allenatore, sapeva che ero il migliore e che non avevo bisogno di esercitarmi in grupo ma diceva che potevo essere d'aiuto facendo allenare gli altri contro di me.

Non mi piaceva essere definito il "migliore" rispetto agli altri, ma mio padre era uno duro e voleva per me il successo,l'opposto di mia madre, sempre gentile e generosa con tutti e che voleva solo che fossi felice.

Alzai lo sguardo verso la porta e li'vicino vidi Lorelai.

Appena il mio sguardo incontro'il suo, se ne andò passo veloce.

Chissà quante domanda aveva nella testa da pormi.

Sono sicuro che la sua amica abbia fatto la spia e gli abbia detto che ogni sera la venivo a trovare restando fino all'alba.

Un mese fa circa mi aveva chiesto perche' la avessi salvata e sono sicuro che adesso ne abbia anche tante altre a cui pero'non potrei rispondere lo stesso perche'la risposta sarebbe la stessa della prima domanda e questa risposta deve rimanere un segreto.

Lorelai

Era sera e Alessia decise di giocare a: indovina chi.

Quando non sai che fare basta rivolgersi a lei e presto sarai super indaffarato.

Un tonfo ci fece scattare all'impiedi e ci affrettammo ad uscire fuori.

Ora tutte le due scuole erano riunite nel grande giardino e in lontananza c''era il nemico per cui ci stavamo allenando giorno e notte,senza tregua.

I comandanti erano davanti la folla di studenti ad aspettare che il nemico in questione parlasse.

<Bene bene, che grande onore avere entrambi i due gruppi qui davanti a me>inizio'con tono provocatorio e minacchioso.

<Cosa vuoi?>

Fu uno dei comandanti a parlare

<Oh e'molto semplice in verita'>rispose insieme a un sorriso malizioso

<Se mi darete tutti i vostri poteri io vi lascero'in pace>

Ci furono varie occhiate tra i comandanti ma poi fu uno a dettare la risposta per tutti.

<No>

<No?>

<Esattamente>

<Oh beh, volevo solo cercare di semplificare le cose sia per me sia per voi. Ma se le cose stanno
cosi, allora...>

Spuntarono da tutti i lati suoi alleati che si avventarono all'istante su di noi, ma fummo abiliti e ognuno di noi si mise a combattere.

Diedi un calcio destro a uno e feci un salto all'indietro, venni assalita e bloccata alle spalle, asesstai un calcio all'aggressore secondario negli stinchi e mi liberai.
Una dai capelli neri si stava all'ontanando, cosi decisi di inseguirla.

Ero arrivata fino alla rupe ma la avevo persa di vista, poi all'improvviso un colpo mi fece perdere l'equilibro e cadere da quella rupe. Delle braccia mi afferrarono e mi avvolsero a se, era Matthew,che dopo avermi presa si resse alle rocce della rupe. Sotto di noi c''era nonche'il vuoto e i nostri corpi eranosi aderivano alla perfezione.

<Matthew?>

<Stai bene Lorelai?>

<Oh, si...grazie>

Il silenzio cadde su di noi mentre i nostri occhi si persero gli uni nell'altro. Poi non capii piu niente. Appoggio'le sue labbra sulle mie baciandomi appassionatamente e io ricambiai quel bacio che sembrava aspettassi da tutta la vita, o meglio, da quando le nostre strade si erano incrociate.

Spazio autrice
Ed ecco finalmente anche il terzo capitolo...
Ringrazio te, lettore, per non esserti fermato al prologo e per avermi accompagnata fino a questo capitolo che porta a un passo sempre in piu verso la fine. Spero che il finale vi sia piaciuto e come potretre vedere Matthew non e'il solito bad boy cattivo dei romanzi...lui e'di tutt'altra pasta.
Spero mi sosterrete anche nei prossimi capitoli. 💌
Un abbraccio,la vostra
𝑆𝑒𝑙𝑒𝑛𝑒 𝒜.

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