𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 8.

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Lorelai

<Avete sentito la nuova notizia?>

Domandò Tiff tutta entusiasta a me ed Ale appena ci sedemmo al tavolo del bar .

<No, cos'é successo?>

Rispondemmo all'unisolo.

<A breve si terrà una festa!>

<Un ballo più precisamente>

Si intromise Clary.

<Sempre una festa è no?>

Clary azò gli occhi al cielo, segno che si sarebbe arresa perché sarebbe stato inutile insisitere con lei.

<E quando ci sarà di preciso?> mi rivolsi a Clary

<Sabato prossimo>

<Dobbiamo andiamo a fare shopping di vestiti eleganti ragazze mie!>

Quando si trattava di feste o vestiti, Tiff era indomabile.

<Nooo> Urlò Clary esasperata.

Odiava vestirsi elegante, mettere tacchi e truccarsi, era più la classica tipa studiosa con un vestiario semplice.

<Aspettate torno subito>

Ci riferì velocemente Tiff alzandosi e scomparendo dalla nostra vista.

<Ma dove diamine è andata stavolta?> Stavolta fu Luke a parlare ponendo la domanda ma che suonò più come un'affermazione

<E chi lo sa, la conosci> Gli rispose invece Liam.

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Era la prima lezione della mattina ed io ero seduta in mezzo a Clary che seguiva attenta e Ale che invece era ancora del tutto assonnata e doveva decisamente ancora svegliarsi.

<Bene ragazzi ci vediamo domani> Disse Miss Lauren mentre iniziava a raccogliere i suoi libri.

Ma la lezione sarebbe dovuta terminare tra mezz'ora.

<Professoressa perché stiamo finendo prima?> chiese Tiff

<Oh, questa mezz'ora in più la userete per allenamento. Al momento è la disciplina più importante avendo Oblivion che ci attacca senza preavviso>

Uscimmo dall'aula e ci dirigemmo verso il giardino d'addestramento.

<Ah, comunque avete presente quando prima sono andata a fare una cosa?> Interruppe il silenzio Tiff

<Quando sei scappata come una pazza? Oh si, naturalmente> Rispose sarcastico Logan.

<Molto divertente sai? Ad ogni modo il ballo sarà a coppie>

<Ci stai esplicitamente chiedendo di portarvi vero?> Fu Liam stavolta a parlare.

<Scherzi? E secondo voi noi andiamo ad un ballo con voi? Ma per favore> Sbuffò lei.

<Cosa vorresti insinuare scusa?!> ammiccò Luke

<Oh, niente. Forza andiamo, non ho voglia di sentire le grida di Glenda>

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<Ci andrai con Matthew al ballo?> Mi chiese Ale mentre eravamo tornate in camera a prendere dei libri.

<Beh, non saprei. Forse se mi inviterà penso di si...>

<Sono sicura che lo farà!>

<E tu con chi ci andrai?>

<Non ne ho la più pallida idea>

<Mh, Luke?>

<Cosa? Ma sei impazzita?>

<Oh andiamo, a me non la fai vinta. So che hai un debole per lui, lo ho notato già da un bel po'. E non dirmi che se ti chiedesse di andare insieme tu non accetteresti perché non ti crederei neanche se me lo giurassi>

Fece un segno d'assenso con la testa.

Corsi ad abbracciarla e cascammo sul suo letto ridendo.

<Sai che a me puoi dire tutto, siamo migliore amiche da bambine o sbaglio?> Dissi

<Hai ragione. Ma anche tu hai qualcosa da dirmi>

<Ovvero?>

<L'altro giorno ho origliato la conversazione dei tuoi genitori con i comandanti>

<E che dicevano?>

<Stai iniziando ad essere una preoccupazione ora che sei cresciuta e che sai fin da bambina che ti nascondono qualcosa>

<Sapevo di non sbagliarmi,mi nascondevano davvero qualcosa> Sussurrai tra me e me.

<Allora ti va di parlarmene?> chiese con tono dolce.

Era l'unica persona di cui mi fidavo e sapevo che lei mi avrebbe aiutata anche se le avessi detto che avrei dovuto raggiungere la luna.

<Quando ero bambina sentii bisbigliare i miei genitori nella loro stanza. Io rimasi fuori dalla porta nascosta a sentire. Mia madre mi sembra che avesse detto "Lorelai non deve mai sapere la verità". Loro non sapevano che avessi ascoltato la loro conversazione fino a qualche giorno fa>

<E come lo hanno scoperto?>

<Gliel'ho detto io>

<Voglio aiutarti>

<In cosa?>

<A scoprire cosa ti nascondono. Per qualsiasi cosa puoi contare su di me, lo sai>

Si, lo sapevo benissimo.

La abbracciai nuovamente ma stringendola ancora più forte di prima.

Ci rimetteremo sedute a gambe incrociate sul letto, tanto avevamo tempo prima della prossima lezione.

<Sai ti ammiro> Disse poco dopo

<E perché?>

<Ammiro la tua fermezza e il tuo coraggio. Sei una che non si arrende davanti alle difficoltà e che si rialza sempre, anche dopo mille cadute. Ti hanno ferita e delusa così tante volte, che adesso hai paura di far entrare qualsiasi persona nuova nella tua vita. Continui ad allontanare persone che non ti hanno ferita per paura che possano farlo in futuro. Non so cosa significhi avere dei genitori che pretendo da te qualcosa che non sei, ma so che dentro di te si nasconde un cuore che trema ma continua a battere, forte.>

Iniziavano a pizzicare gli occhi e le lacrime invece iniziavano a rigarmi sul viso.

Non piangevo mai davanti alla gente....era come sanguinare in un mare pieno di squali.

Mi è stata negata la felicità, mi è stato negato di vivere a modo mio.

Un giorno, mi sussurrarono all'orecchio "Non sei forte abbastanza per affrontare la tempesta"

Oggi ho sussurrato all'orecchio di quelle persone...
"Io sono la tempesta"

E un giorno mi sarei ripresa la cosa che mi è sempre stata negata.

La mia vita.

























Impossible love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora