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Data: 7 novembre 2003
Ore: 17:35

EVELIN POV
Il giorno dopo ci siamo diretti in aeroporto e abbiamo fatto il check-in per salire sull'aereo e partire.

Il giorno più ansioso di tutta la mia vita mi sembrava.

Dopo cinque belle ore di aereo eravamo finalmente a casa, abbiamo parcheggiato la macchina nel cortile e poi ci siamo diretti subito a casa Kaulitz.

Mi tremavano le mani, mi hanno costretto a suonate il campanello, mamma mi ha detto che ha voluto che li facessimo una sorpresa quindi non sapevamo nemmeno se erano in casa.

*driin-driin*
Ho sentito il campanello suonare e dei passi.
La porta si apri e vidi la signora Kaulitz, aveva dei capelli grigi, si era abbassata di statura, era molto magra e gli occhi più spenti.

«buong-» iniziò a pronunciare un dolce saluto e poi vide me, Giorgia e mamma.
Spalancò gli occhi e si mise una mano davanti alla bocca. Era felice, e anche tanto direi.

«ragazze mie non ci posso credere! Perché non me lo avete detto?» chiese.
«sorpresa!» rispose mamma
Aveva le lacrime agli occhi.
«ma guarda quanto sono cresciute queste bambine, siete bellissime fatevi abbracciare»
Ci avvolse in un caldo abbraccio e poi Giorgia si fece coraggio e pronuncio la frase che avrei voluto che la signora Kaulitz ci disse senza nemmeno chiederglielo.

«dove sono Tom e Bill?»
Il suo sorriso scomparve e abbasso lo sguardo.
«sono..sono al parco..»
Ci disse con un sorriso debole sulla faccia.
«mamma possiamo andare fino da loro?» gli chiesi
«ok, io mi fermo a fare due chiacchiere qua»

Io d Giorgia indossavamo gli stessi vestiti del giorno prima e quindi ce li siamo sistemati velocemente. Volevamo apparire belle davanti a loro per la prima volta dopo anni.

Io e Gio eravamo a circa poco meno di cinque metri dal parco e riuscivamo a intravederli, li stavamo raggiungendo sempre più velocemente.

Ore: 17:38
A tre metri dal parco ho intravisto una terza presenza. All'inizio ho pensato fosse o Georg o Gustav che magari si erano fatti crescere i capelli, ma avvicinandomi ancora di più mi accorsi che era una donna praticamente nuda. Che stava toccando le labbra del mio Tom.
Rimasi paralizzata a guardarli mentre si sbaciucchiavano in tutti i sensi.

Tom aveva le sue mani infilate sotto la sua gonna e lei sul suo petto.
Bill li stava guardando disgustato e quello mi fece pensare «ma allora Bill pensa che Tom abbia sbagliato o semplicemente era disgustato da quello che stava vedendo?»

Ho iniziato a indietreggiare piano piano ancora scioccata.
«Evelin stai tranquilla quello che sta facendo Tom è tutto un errore non andare nel panic-»
Sono scappata via.
Giorgia sapeva che io non riuscivo a controllare la rabbia e il panico che possiamo chiamare tranquillamente "tristezza" quindi avevo facilmente attacchi di panico o di rabbia.

Ero consapevole che me ne sarebbe venuto uno oggi, ma quale?
Sono corsa su per la collinetta bagnando la strada, sono entrata in casa e subito dopo in camera mia rannicchiata in un angolino con gli occhi spalancati, la bocca e la gamba destra che mi tremavano e le mani tra i miei capelli.

Faticavo a respirare e non riuscivo più a emettere suono dalla mia bocca, l'unico e minimo suono che riuscivo a fare era quello del fiato corto.

Arrivò anche Giorgia e quando mi vede in quello stato mi fece coricare sul pavimento e mi alzò le gambe per evitare svenissi.

Avevo voglia di spaccare qualcosa o qualcuno.
Probabilmente quel qualcuno era un certo Kaulitz?
Oppure una certa troia che si stava Baciando Kaulitz.

Dopo circa dieci minuti bussarono alla porta.
«CHIUNQUE SIA ENTRI E VENGA A DARMI UNA MANO A CALMARLA PER FAVORE!»
Entrò qualcuno, subito non riuscivo a capire chi fosse perché non vedevo tutto sfocato e non sentivo bene.

Dopo un po' vidi una forma poggiarsi davanti a me,
«EVELIN CHE TI STA SUCCEDENDO? È TUTTO OK ORA CI SONO IO»
Era la frase che ho capito di più. Era quel Tom.
Ho fatto un urlo e mi sono girata con la gamba e lo allontanato dandogli un calcio sulla pancia,
non forte rispetto a quello che veramente si sarebbe meritato.
Mi so o alzata velocemente per poi mettermi a cavalcioni su di lui e prenderlo per la maglietta e avvicinarlo a me.
«ORA CI SEI TU? NO TU NON CI SEI TU, MI PROPONI UNA STRA CAZZO DI PROMESSA E POI SEI IL PRIMO A NON MANTENERLA? CHE FOTTUTI PROBLEMI C'HAI TOM?» gli ho urlato in faccia.
«Evelin calmati..» mi rispose.
«NO NON MI CALMO SE NON MI RISPONDI ALLA DOMANDA»
«Evelin ti prego..»
«RISPONDI»
«AVEVO BISOGNO DI QUALCUNO AL MIO FIANCO, DI UNA DONNA CAZZO DI UNA CAZZO DI DONNA MA TU NON C'ERI! QUINDI HO PRESO LA PRIMA CHE HO TROVATO MA TI GIURO CHE APPENA SAREI VENUTO A SAPERE. CHE SARESTI TORNATA A CASA L'AVREI LASCIATA» si stava per mettere a piangere.
«ah quindi non solo ti sei preso gioco di me ma anche degli altri? TOM È UN RAGIONAMENTO DA BIMBO IMMATURO» Volevo farlo ragionare del suo comportamento, non volevo fargli male.
Gli tirai uno schiaffo che per poco non gli feci girare la faccia. Li avevo addirittura lasciato lo stampo della mia mano sulla sua guancia rossa.
Mi sono alzata in piedi e l'ho guardato provando ancora più tristezza di prima.

«va bene Kaulitz, ti farò provare lo stesso dolore che ho provato io ok? Però non lo proverai mai quanto me perché ti ho avvertito e tu no» lo avvisai puntandogli il dito.

Lui si alzò in piedi e uscì dalla stanza con la mano appoggiata sulla guancia dolorante.

Bill si avvicinò a me e posò le sue mani sulle mie spalle.
«stai tranquilla Eve va tutto b-»
«NON TOCCARMI» dissi senza lasciandogli finire la frase staccandolo da me per poi rimettermi a piangere.

Ero di nuovo seduta sul pavimento e visi Bill avvicinarsi all'orecchio di Giorgia che poi quest'ultima annuii.

Bill si avvicinò piano piano a me e poi.. si mise a cantare?

I'm staring at a broken door
There's nothing left here anymore
My room is cold, it's making me insane
I've been waiting here so long
But now the moment seems to have come
I see the dark clouds coming up again
Running through the monsoon, beyond the world
To the end of time, where the rain won't hurt
Fighting the storm, into the blue
And when I lose myself, I'll think of you
Together we'll be running somewhere new
Through the monsoon
Just me and you
A half-moon's fading from my sight
I see your vision in its light
But now it's gone and left me so alone
I know I have to find you now
Can hear your name, I don't know how
Why can't we make this darkness feel like home?
Running through the monsoon, beyond the world
To the end of time, where the rain won't hurt
Fighting the storm, into the blue
And when I lose myself, I'll think of you
Together we'll be running somewhere new
And nothing can hold me back from you
Through the monsoon
Hey!
Hey!
I'm fighting all its power coming in my way
Let it take me straight to you, I'll be running night and day
I'll be with you soon
Just me and you
We'll be there soon
So soon
Running through the monsoon, beyond the world
To the end of time, where the rain won't hurt
Fighting the storm, into the blue
And when I lose myself, I'll think of you
Together we'll be running somewhere new
And nothing can hold me back from you
Through the monsoon
Through the monsoon
Just me and you
Through the monsoon
Just me and you

Mi ero calmata, la musica era l'unica cosa che mi faceva calmare.
«Bill..» sussurrai.
Bill mi abbracciò, era bravissimo a cantare. Non aveva mai tirato fuori questa magnifica voce che c'era in lui.
Successivamente mi addormentai e Bill tornò a casa sua.

Millecinquecentodieci giorni - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora