"mammina."

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siamo usciti di casa ma niente di preoccupante..li abbiamo trovati che si tenevano per mano.
«ma dov'eravate vi stavam- OH-» quando la voce di Tom si è interrotta con quel "OH" sono scoppiata a ridere. non so perché ma mi faceva ridere.

«beh?» si chiese Giorgia e io da brava sorella li indicai le loro mani e appena le visero le scattarono per fingersi schifati.
«COSA? IO E BILL?!»
«BEAH CHE SCHIFO»
dicevano tipo ste robe qua ma si stavano praticamente scopando con gli occhi.

«smettetela non siete capaci a recitare» disse Tom
«HAI RAGIONE NON SONO BRAVA A RECITARE»
«SOLO CHE IO AMO GIORGIA»
in quel momento non sapevano cosa fare..Bill che di solito era quasi sempre pallido ora era rosso e Giorgia era dritta composta che nemmeno batteva le palpebre. stavano entrambi sudando.

dopo la frase che ha detto Bill, Giorgia li ha messo la mano davanti alla bocca come un robot. mi sono addirittura preoccupata se li avesse fatto male. Giorgia fece un sorriso falso come per farci capire che quello che avesse detto Bill fosse tutta una cazzata.

«ah e comunque..» disse Tom per poi avvicinarsi a me e baciarmi davanti a tutti.
«io non ci capisco più nulla tra voi due..» disse Bill
Giorgia invece aveva la bocca aperta.
appena Tom si staccò da me si avvicinò all'orecchio e mi sussurrò
«mi fai impazzire piccola»

ritornammo ognuno alla propria casa e però Giorgia mi seguì in camera mia per parlarmi.
«quindi? cosa mi devi dire?» gli chiesi
«Eve io lo so che fu con Tom stai assolutamente benissimo ma sei sicura di dargli un altra possibilità?» mi chiese preoccupata per me.
«io c'ho ragionato molto prima di dirglielo e poi..ho capito che lui mi vuole davvero..» gli risposi.
«io ho solo paura che ti faccia far fare la fine dell'altra volta» mi disse.
«NO NON LO FARÀ» gli urlai contro alzandomi dal pavimento..
«se ne sei sicura te» disse per poi alzarsi anche lei e andare in camera sua.

non mi capita mai di urlare contro mia sorella, lei è sempre stata quella che mi capiva dì più e io sono sempre stata quella che la capiva di più.

data: 1 febbraio
ore: 06:03

la sveglia suonò, allungai il braccio per spegnerla ma la feci soltanto cadere.
«merda.» sussurrai.

finalmente riuscì ad alzarmi, andai in bagno, mi lavai la faccia e i denti e ritornai in camera mia per cambiarmi.
ho scelto di mettermi un top bianco, una catena attorno alla pancia, dei pantaloni con una cinghia bianca con delle scritte nere.

ho scelto di mettermi un top bianco, una catena attorno alla pancia, dei pantaloni con una cinghia bianca con delle scritte nere

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mi truccai anche leggermente e poi andai verso camera di mia sorella che aveva appena finito di prepararsi.

scendemmo in salotto per salutare mamma e prenderci qualcosa da mangiare.
però mamma non c'era.
«mamma è a lavorare anche oggi? ma non doveva restare a casa?» chiesi a Giorgia.
«si, oggi doveva rimanere a casa, bho»

cominciai ad andare verso il lavandino, però mi fermai a guardare il frigorifero con tante foto di quando eravamo piccolini.
«ah comunque domani vado alla stampa e stampo nuove foto da appendere al frigo» dissi con un sorriso sulla faccia.
«bene, ma cos'è quella?» disse Giorgia indicando un nuovo foglio appeso al frigorifero.

io la presi e cominciai a studiarla.
«aprila!» mi ordinò Giorgia.
appena aperta cadde da dentro il foglio una foto, la foto conteneva me, la mamma e Giorgia quando eravamo in vacanza l'estate scorsa.
«che bella! ma ora leggi cosa c'è scritto»
ho aperto l'altro foglio e ho cominciato a leggere ciò che c'era scritto.

«che bella! ma ora leggi cosa c'è scritto»ho aperto l'altro foglio e ho cominciato a leggere ciò che c'era scritto

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io e Giorgia eravamo totalmente sconvolte. no! non poteva essere.
«GIORGIA CI STA ABBANDONANDO» dissi urlando.
«no, non ci sta abbandonando..» mi rispose
«GIORGIA COME FAI A ESSERE COSI CALMA?PAPÀ POTREBBE ANCHE ESSERE CAPACE AD UCCIDERLA»
«no, nonono non è possibile, non è possibile, non è possibile NON È POSSIBILE» anche Giorgia aveva cominciato ad agitarsi

davvero, non era possibile che mamma lo stesse facendo..e poi senza dirci nulla?
«Giorgia non possiamo fare nulla oramai è andata.»
Giorgia era per terra che stava piangendo come non mai quindi mi sono avvicinata e l'ho consolata.

abbiamo sentito la porta di casa e poi subito dopo dei passi che si avviavano dietro il tavolo dove c'eravamo io e Giorgia che stavamo piangendo.

ovviamente erano Bill e Tom, io mi tolsi da Giorgia e la lasciai a Bill ma io andai da Tom.
non pensavo di aver bisogno di un suo abbraccio in quel momento.

«ma che sta succedendo?» chiese Tom e io li indicai la lettera sul tavolo bagnata dalle mie lacrime.
Tom la prese e l'aprì.
quando aveva finito di leggerla mi strinse ancora di più e mi lascio un dolce bacio sulle labbra.
«guarda il lato positivo, ora ti proteggerò per sempre e staremo davvero per sempre insieme! niente segreti..»

lo ribaciai.
dopo un po' che si erano fatte le 07:34 ci incamminammo per andare a scuola.
la giornata stava procedendo una merda e non ho intenzione che succeda qualcosa anche a scuola.

io e Giorgia avevamo una specie di sguardo aggressivo.
tenevamo la testa bassa però con gli occhi in alto e siamo riuscite a tenerci tutti lontani.

CONTINUA...
[allora..troppe cose da dire HAHA]

Millecinquecentodieci giorni - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora