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era un giorno qualunque e stavo facendo cena con i ragazzi e la signora Kaulitz che oramai la chiamavo tranquillamente per nome.

«ah comunque noi domani sera abbiamo un intervista e ci hanno chiesto la presenza di Eve e di Gio» disse Tom non togliendosi il vizio di non parlare mentre masticava.
«Tom quante volte ti ho detto di non parlare mentre mastichi?» gli ricordai facendogli scappare una risatina.
«me ne sarei dimenticato»

continuammo a mangiare tranquillamente parlando, poi aiutai a sparecchiare la tavola e me ne andai in camera.
mi buttai nel letto con la faccia soffocante nel cuscino e dopo poco mi raggiunse anche Tom che si buttò nel letto di fianco a me.
«che hai amore?» mi chiese accarezzandomi i capelli.
«sono stanca»

Tom mi tirò fuori la faccia dal cuscino e cominciò a baciarmi facendolo diventare pian piano un limone,
persi totalmente fiato e riuscì a staccarmi.
Tom mi spostò sopra di lui è ricominciò il limone.
le sua mani stavano palpando il mio culo e le mie erano attorno al suo collo.
dalla bocca cominciò a scendere arrivando al collo lasciandomi tanti piccoli succhiotti.
ero a cavalcioni su di lui e mi ero tolta la maglia sicura si quello che stavo facendo.
«sei sicura?» mi chiese con le mani pronte a palpare anche il seno.
annuii e come detto prima cominciò a palparmi il seno fortemente.
nel frattempo mi stava anche limonando e con l'altra mano mi stava lentamente tirando giù la zip dei pantaloni, con la mano entrò dento e comincio a giocare con le mie mutante.
decisi di togliermi il reggiseno e i pantaloni.
«non me le ricordavo così grosse» sussurrò Tom
ma certo quando avevo dieci anni ero totalmente piatta a meno che non mi abbia spiata un giorno mentre mi cambiavo.
cominciò a leccarle e a formare dei cerchi attorno ai miei capezzoli, riportò a lingua alla bocca e pian piano entrò con le dita dentro le mutande facendo entrare due dita.
mi staccai per il dolore iniziare e cominciai a fiatare fortemente.
cominciò andando piano e poi sempre più veloci.
mi uscivano tanti piccoli e silenziosi gemiti dalla bocca.
andai per togliergli la maglia e i pantaloni facendolo rimanere in boxer.
sfilai anche quelli e Tom si girò per aprire il borsello e prese un preservativo, subito dopo presi in bocca il suo membro, Tom mi mise le mani tra i capelli e cominciò a spingermi avanti e indietro le testa.
Tom mi staccò e mi mise a quattro zampe.
nemmeno cinque secondo dopo era già dentro di me.
cominciò delicatamente per poi andare più forte.
mi sforzai tutto il tempo a gemere silenziosamente però questa volta non ci riuscì.
«fai silenzio» disse Tom aggrappato al mio culo che continuava a fare avanti e indietro dentro di me.
«e tu fai piano!» gli dissi continuando a gemere a voce più alta appoggiandomi al pavimento per la stanchezza.

Tom capì che non me potevo più quindi tolse il suo membro e si rivestì.
mi fece sede sul letto e mi aiuto a rivestirmi perché palesemente io non ci sarei riuscita.
ci stesimo sul letto e feci per prendere il telefono e controllarlo, era pieno di chiamate perse e messaggi da Bill e da Giorgia.
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Fraté🖤(scemo anche lui)
<<ma state bene?>>
<<Eve sembra che sta per morire>>
<<VI STATE FACENDO SENTIRE DA TUTTI>>
<<immagino che una certa Evelin sta pensando che sta gemendo silenziosamente eheh>>
<<no.>>
<<MADONNA>>
<<MA CHE CAZZO AVETE TIRATO FUORI DALLA BOCCA>>
<<povera mia mamma che deve sentire tutto ciò»
<<ma la finite?>>
<<OOOO>>
<<È DA DUE ORE CHE STATE SCOPANDO>>
<<BASTA>>
*chiamata persa*
*chiamata persa*
*chiamata persa*
<<...>>
<<pure tua sorella e venuta da me a lamentarsi e appena é passata per camera tua e di Tom ha sentito il putiferio>>
*chiamata persa*
<<ao avete scassato la minchia>>
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sorellì🫶🏻(infame)
<<ma c'ela fate?>>
<<MA SIETE DUE RINCOGLIONITI>>
<<seriamente te stai a fa TOM KAULITZ?>>
<<OK MA FATE PIANO ALMENO>>
<sono le 22:34 e per colpa vostra non si può dormire>>
*chiamata persa*
<<ma almeno lo senti il telefono che ti suona?>>
<<BASTAA😭😭>>
*chiamata persa*
*chiamata persa*
*chiamata persa*
<<AMÒ C'HAI CAZZO QUATTORDICI ANNI E STAI A SCOPÀ IN QUEL MODO?>>
<<pensa a Simo che deve sentire tutto povera donna>>
<<sto con Bill e ci stiamo lamentando di voi due insieme>>
<<appena finite giuro che veniamo e vi lasciamo due sberle>>
*chiamata persa*
*chiamata persa*
*chiamata persa*
*chiamata persa*
*chiamata persa*
<<AVETE FINITO?>>
<<DAVVERO?>>
<<CAZZO SI FINALMENTE>>
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io e Tom siamo scoppiati in una risata e ciò ha portato in camera Giorgia e Bill che hanno immediatamente cominciato a dirci e a ripeterci le stesse cose che ci hanno detto in chat.

finalmente se ne andarono e io mi addormentai in un attimo abbracciata a Tom.
il mio posto sicuro.

data: 26 marzo

la mattina dopo mi svegliai intorno alle nove e mezza senza Tom vicino, probabilmente si era già alzato.

mi alzai anche io e andai in cucina ed eccoli tutti li seduti a raccontarsi cazzate.
«uee bella addormentata» disse Bill
«fai paura la mattina» disse Giorgia. in effetti avevo il pigiama disordinato e i capelli era molto peggio che "disordinato"
Tom mi diede un bacio e andai per prendermi i miei biscotti e ne mangiai circa cinque.

dopo un po' andai nel bagno e mi lavai faccia, denti e poi mi sono un po' sistemata i capelli che facevano schifo.
sono tornata in stanza da Tom e presi libro uno, libro due, foglie e mi misi a studiare.
Tom voleva parlare con me ma io gli spiegai che ero sotto la media del sei di tante materie e dovevo recuperarle per non rischiare di perdere l'anno.

CONTINUA...

Millecinquecentodieci giorni - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora