Capitolo 4

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Sposto le coperte,  e mi alzo. Quando mi vesto faccio attenzione a non toccarmi sul fianco. Dove si sta formando una macchia violacea. Metto solo il mascara. Non mi piace mettermi la matita, il fondo tinta o altri trucchi che si notano. Solo il mascara di solito metto.   
Vado in cucina. Preparo la colazione per me e mia sorella. Sono sempre la prima a svegliarmi perché  prendo l'autobus.
Finito di far colazione, metto la tazza e il piatto sul lavandino.
《Buongiorno! Tesoro!》mia sorella mi abbraccia da dietro e mi da un sonoro bacio sulla guancia.
《Buongiorno! Dormito bene?》ricambio l'abbraccio《una meraviglia!》 Si siede sulla sedia e versa il caffe sulla tazzina, prendo le mie cose nel soggiorno. Mi affaccio e la saluto《io vado!》《Ciao! Fai attenz...》neanche il tempo di fine che sono già fuori.

Quando arrivo al cancello della scuola ci sono QUATTRO  limousine che stanno parcheggiando.
L'autista della prima limousine apre la portiera. Indovinate chi c'è? Christian. Esce dalla macchina tutto scocciato 《la prossima volta te ne vai a piedi!》 Sì girò verso la macchina è  improvvisamente sbuca Anna. 《È colpa tua se arrivo in ritardo!》Anna li da una leggera spintarella sulla spalla《sei te quella lenta. Non io》ribattè il fratello. 《Ma se tu...》 《ragazzi! Finite la!》scese dalla terza macchina  un ragazzo dai capelli neri corti è gli occhi blu che si mise in mezzo ai due fratelli.
《State dando spettacolo!》Alex uscito dalla seconda macchina si posiziona di fianco al ragazzo che ha fermato il discorso dei fratelli. Fa segno con il capo ha Christian nella mia direzione. In un attimo mi trovo il suo sguardo è anche quello di Anna. In questo momento voglio sparire dalla faccia della Terra.
《Mocciosa! Ti piace il nostro spettacolo!》dice questo imbecille attirando l'attenzione degli altri alunni. 《Non stava facendo niente di male, Christian!!》Anna stava per venire verso di me, ma il fratello la ferma, prendendola per il braccio.
《Non mi piace che frequenti gente come lei!》《Tu! Non decidi per me!》non ne posso più. La mia rabbia è  alle stelle, mi dirigo verso di loro per dirne quattro a Christian. Ma il mio cervello mi ricorda, le tre cose che mi ha detto lui. Mi fermo.

"Primo stai lontana da mia sorella. Secondo non parlare a nessuno di quello che ti ho fatto e terzo tutte le volte che poso il mio sguardo su di te, stai sicura che non la passi liscio. "
Anna! Vuoi stare tutta la mattina a litigare con tuo fratello!》 Un altro ragazzo dai capelli  rossicci, esce dalla quarta macchina.《Stai zitto! John! 》dice Anna al ragazzo dai capelli rossi. Qui si metteva male.  Quindi mi  volto è mi dirigo verso l'entrata della scuola《Ci vediamo dopo Mocciosa!》 Sento dire prima che entro.
Un brivido di paura mi percorre lungo la schiena, ma cerco di non farci caso.

Tiro fuori il fogliettino dalla borsa, con la combinazione è comincio a cercare.
"Dove sarà?" Mi guardo intorno cercando l'armadietto numero  37. Appena visto, metto la combinazione,  prendo i libri che non mi servono. È nella  borsa metto i libri che devo usare. Noto un messaggio da Anna.

- Da Anna-
Ci vediamo davanti alla segreteria. Devo parlati.

Mentre leggo il messaggio chiudo l'armadietto. Non rispondo al messaggio. Le lezioni iniziano è vedo altri messaggi da Anna. Ma non li leggo. Spengo il telefono, è mi immergo nelle spiegazioni. Inizio a prendere appunti. Sono così persa nelle lezioni che non mi accorgo che l'ora è  finita.
《Signorina! È finita  la lezione》 il prof di scienze si stema gli occhiali. 《Oh si! Scusi non me ne sono accorta. 》saluto gentilmente il prof è  esco.

Apro il mio armadietto per mettere via i libri e....《Sì può sapere perché non rispondi hai messaggi?》 Anna è dietro alle mie spalle. Ma non l'ascolto sono concentrata a quello che ho difronte. Il mio corpo sta tremando. Appoggia una mano sulla mia spalla《Aly...non può essere!!》capisco che anche lei sta fissando lo stesso punto. Si sente un brusio dietro alle nostre spalle. È una voce parecchio squillante. Che mi da sui nervi 《Gente! Qui c'è una ragazzina! Che ha preso un bel cartellino rosso! 》 sottolineando l'ultima parola. Da far sentire a tutti.  Un flashback veloce mi passa per la mente:
"Due ragazze  davanti a noi, iniziano a parlare piano per non farsi sentire dai ragazzi.
《Ehi! Guarda!》dice la ragazza dai capelli rossi alla sua amica《Oh! Sono i quattro ragazzi, più fighi della scuola! Sono gli F4. Quelli dell'alta  società i più ricchi di tutta New York. Dicono che se qualcuno anche solo per una banale cosa, si arrabbiano mettendo un cartellino rosso. Questo vuol dire che tutti sono contro te. Insegnanti, alunne  e bidelli. La preside non può fare assolutamente niente.》"

Loro non possono mettere al tappetto, le persone solo mettendo uno stupido cartellino rosso!! Anna mi chiama ma non rispondo. Mi giro è  incontro una ragazza anzi  per essere precisi una puttanella.  La camicetta della scuola fa vedere i suoi enormi "meloni".
La  gonna è  molto corta. Porta i tacchi alti. Ha i capelli rossi, lunghi.
I suoi occhi  sono verdi e per finire il trucco esagerato.
Un gruppo di gente si è formato intorno a noi. Tutti mi stanno guardando con rabbia e alcuni ridono. 《Andiamo》Anna posiziona una mano sulla mia spalla. Per richiamarmi. L'ascolto è prendo la mia borsa. 《Jessica, se ci vuoi scusare 》 la sorella di Christian fa segno alla puttanella " Jessica" di spostarsi.  Ma prima che dica qualcosa un ragazzo urla 《Guardate!! C'è Alyce Whittard!!》vedo cinque ragazzi che corrono con qualcosa in mano. Ad un tratto mi trovo appiccicosa e con una puzza di muffa.
《Questo è solo l'inizio》Jessica mi guarda dall'alto verso il basso. È ride come un oca starnazzante.

Alzo le mani per afferarli i capelli ma Anna mi prende il braccio e mi trascina in bagno.
《Ti aiuto a darti una pulita》《no! Facc...》 《Stai zitta! Se dico che ti aiuto lo faccio. Quindi niente repliche!》 Dalla sua borsa tira fuori una maglia. 《Porto sempre una maglia di ricambio》 sorride e me la porge《grazie》《non devi ringraziarmi 》mi guarda seria 《 Mi dispiace per ieri. Mio fratello è uno stronzo.  Ho chiesto ad Alex di portarti a casa sua. Mi è sembrata la cosa giusta da fare. Scusami ancora.》 Per la sorpresa mi abbraccia, non si cura del fatto che sono sporca. Ma non mi interessa. È stata gentile. Sono io quella che ha sbagliato non lei. 《Non devi scusarti. Sono io quella che non ho capito niente. Ieri ero troppo presa dalla paura che non ci ho visto più.》si stacca da me e mi sorride ancora. Questa ragazza ha un cuore d'oro. 《Dai adesso vai a cambiarti. Ti aspetto qui. Poi andiamo insieme a pranzo. Va bene?》annuisco e ricambio il suo dolce sorriso.

Travolta da te! ( IN REVISIONE )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora