Capitolo 15

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Sbatto con violenza la porta della classe. Stringo le labbra per trattenere un urlo di rabbia. Ma è possibile! Ho capito che ho un cartellino rosso. È  tutti non mi sopportano. Ma se chiedo gentilmente di andare in bagno che è  urgente e questa qui ti dice dice《Signorina deve  aspettare al cambio dell'ora.》io dalla rabbia le ne ho dette quattro. E questa qui mi butta fuori. Porca paletta!! Se è urgente che abbi pietà di me!
Tiro lo sciacquone del water, è un sospiro di sollievo mi esce dalle mie labbra. Non potevo più trattenerla. Liberata dal mio bisogno, mi lavo le mani.
Sento la porta aprsi e vedo una ragazza molto preoccupata che si avvina a me. 《Alyce?》Mi chiede. 《Si so...》neanche il tempo di finire che mi tira per un braccio. 《Anna...è... svenuta!》dice tremante.
《Come? Dov'è? 》la mia preoccupazione è  alle stelle. Immagino Anna priva di sensi stesa sul pavimento. A quel pensiero sento la pelle d'oca dalla paura.
La ragazza non mi risponde, acceleriamo il passo, fino a quando non vedo una porta un po arruginita.
《È qui!》dice, apre la porta ma non c'è  nessuno. Una mano mi spinge in quella stanza buia. Cazzo. È  una trappola.

《Ma guarda! Ci è cascata in pieno!》La sua voce squillante per poco non mi rompe i timpani. Quella maledetta voce. Mi giro verso di lei.
《Stronza!》le dico con la rabbia che mi fuori esce dal corpo.
《Sai solo dire questo!?》con una mano si sposta la sua chioma rossa. Ma guarda questa qui che si vanta!
《Sai sto perdendo tempo con una poveraccia come te.》 Neanche il tempo di rialzarmi che Jessica chiude la porta a chiave.
《Divertiti! Anatroccolo!》urla quella puttanella da dietro la porta.
《Brutta troia!!》sbatto i pugni sulla porta. Ci mancava solo lei. Cazzo. Quella puttana da quattro soldi, che si veste sempre in modo inadeguato. Prendo il mio cellulare ma non c'è campo, come al solito. Così faccio luce. Noto che ci sono stracci, scope, secchi e un lavandino. Di solito qui ci vengono le bidelle. Ho due opzioni o aspetto il bidello che venga ad aprire o urlo da dietro la porta per farmi sentire da qualcuno. Alla fine scelgo per la seconda.

E da più di un'ora che sono qui dentro. Mi fanno male i palmi delle mie mani da tanto sbattere la porta, mi brucia la gola dal tanto urlare e sono sudata dallo sforzo che sto facendo. Appoggio sia i palmi delle mani che la testa alla porta. Mi viene in mente la prima volta che sono stata rinchiusa in un'altra stanza. Ho urlato ma nessuno è venuto ad aprirmi. Sento gli occhi leggermente umidi. No. Non devo arrendermi. Scuota la testa per riprendermi ad un certo punto sento dei passi delicati passare da questa parte. Decido di fare un ultimo sforzo.
《Aiuto!! Aiuto!! Sono qui!! Aiuto!! 》urlo con tutte le forze che ho e sbatto con violenza la porta. Sento i passi avvicinarsi in questa direzione.
《C'è qualcuno?》domanda una voce femminile. 《Si!! Ti prego, aiutami ad uscire da qui!》rispondo, la sento sbuffare e mormorare qualcosa.
《Cercherò di provare ad aprire la porta con una spilla per i capelli. Un secondo.》dice per poi sentire che cerca nella borsa. 《Eccolo! Lo trovato!》esclama per aver trovato l'oggetto. Sento che inserisce la spilla, per poi fare un po di giri e infine...

Sbatto le palpebre per abiutarmi alla luce. Mi giro per ringraziere la ragazza ma mi fermo per la sua bellezza. Capelli leggermente mossi color marrone chiaro, il colore dei suoi occhi sono di un verde accesso. Come la speranza. Alta, ha delle belle gambe snelle,  curve al punto giusto e nessuna pancetta.
《Come ci sei finita là dentro?》 Domanda indicando dove quella stronza mi ha spinto. La sua voce è  delicata e si sente l'accento francese. Non so perchè ma assomiglia a qualcuno ma non mi ricordo chi.
《Qualcuno mi ha fatto un scherzo. Grazie per avermi aiutata.》le dico con un caloroso sorriso. Lei ricambia e per un secondo trattengo il respiro. Sembra un angelo.
《È stato un piacere aiutarti. Scusami ma adesso devo andare. Ci si vede in giro!》mi saluta con gesto della mano e io ricambio. Ad un certo punto mi viene  in mente che non li ho chiesto come si chiama. Brava Alyce. Neanche chiedere il nome della tua salvatrice. Sono proprio stupida!.

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Le lezioni sono finite è sono pronta per andare a casa. Apparte quella piccola complicazione è andato tutto bene. Ho pranzato con Anna e per finire ho fatto altre due ore. Non ho detto niente di quello che e successo. Ho preferito non farla preoccupare.
Sono nel cortile della scuola. Tutti gli studenti come me stanno uscendo. Mi paralizzo appena vedo una moto e il conducente. Cazzo. Ma lui non è  sospeso? Fortuna che è distante da me. Il suo bel fascino non li manca mai.
Lo vedo che sta fumando una sgiretta. Vedo Michael, John e Alex avvicinarsi a lui. Christian sembra indifferente dalla presenza di Alex. È lui sembra non creargli fastidio. Si scambiano un saluto con il pugno. Sento dietro le mie spalle un passo veloce, infatti poco dopo vedo una ragazza correre verso i ragazzi. La riconosco subito è  la ragazza che mi ha aiutato ad uscire. Si dirige verso i ragazzi e con salto si butta nella braccia di...Alex!!
Me che cazzo? Vedo un albero a pochi passi da loro così senza neanche farmi notare,  mi nascondo dietro. Sono troppo curiosa. Ma chi  è  questa ragazza!??

Alex senza pensarci due volte l'abbraccia. Come se per lui è una cosa preziosa. Quando si staccano, lei si irrigidisce.
《Che diavolo hai fatto al viso?》domanda preoccupata, senza ricevere risposta da lui. Christian prende la parola. 《Abbiamo avuto una discussione.》dice questo freddo. Lei si volta verso Christian e notando che anche lui ha dei lividi, sbuffa.
《Ma voi due che cosa avete nel cervello? Uova?  Scometto che avete discusso per una sciocchezza! Come sempre!》dice lei rimproverando i ragazzi. Rimango sbalordita dal suo comportamento. Io se riprendo Christian in quel modo credo che mi darebbe un bel pugno in faccia. Senza neanche pensare che sono una donna e non un uomo.
《Se sei venuta qui per riprenderci, allora sto perdendo tempo. Neanche un saluto ci fai!》dice Christian irritato. La ragazza alza gli occhi al celo esasperata per poi dire un
"va bene".

《Facci vedere come si saluta in Francia!》dice John con un sorriso malizioso. Noto Alex fulminarlo con la coda dell'occhio. Lei annuisce con un sorriso sulle labbra. Si avvicina a John e posa delicatamente le mani sul suo viso per poi darli un bacio a stampo. I miei occhi sono spalancati. Ma che cavolo di saluto è???  La vedo fare lo stesso con Micheal.  Manca solo Christian e Alex. Si sta per avvicinare al biondino, ma cambia subito idea che si butta tra le braccia di Alex. Vedo le loro labbra schiudersi e baciarsi con compassione. Sembra che Alex se la vuole mangiare viva. Ma questo non è un bacio a stampo!!  Il mio stomaco si contorce. Non so perchè ma mi da molto fastidio. Ma guarda te questa qui. Sembra che non ci sia un domani per loro. Christian li interrompe con un colpo di tosse.

《Dai Sophie! Non abbiamo tutto questo tempo.》Sophie.  Questo nome mi è  già nuovo. Oh Gesù!! Ma lei è  la famosa Sophie la figlia di Monique!!! Ecco perchè tanta somiglianza e quel accento francese. Cazzo. Wow! Insomma sono sorpresa. Ecco perchè Christian è venuto qui per salutarla. E anche gli altri. Sophie irritata si avvicina a lui. Lui la squadra dall'alto verso il basso.
《Non sei cambiata per niente. Sei sempre bella.》dice con voce rauca. Li accarezza un fianco e lei si fa più vicina. 《Grazie.》 Risponde seducente,  li accarezza quei bellissimi capelli, che anch'io desideravo farlo e ancora desidero. Soffia sulle sue bellissime labbra. Sento una strana sensazione. Il mio stomaco si blocca. Mi sento esplodere come un foco d'artificio. Il mio cuore lo sento sbriciolarsi. Non so il perchè. Non ho mai provato queste emozioni per un ragazzo.
Infatti prima che lo baci esco fuori e urlo un bel...《NO!!!》. Abbasso immediatamente la testa. Sono una stupida. Che cavolo mi è venuto in mente. Sento il suo sguardo, e come se mi brucciasse. Adesso si incazza! Tutta per colpa mia.

Travolta da te! ( IN REVISIONE )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora