Capitolo 14

1.8K 84 4
                                    

Che strano. Appena metto piede in aula, tutti fanno finta di niente.
Gli alunni si siedono ai loro posti, è il professore spiega la sua lezione. Tutto molto calmo. Bene sfrutto questa occasione per riprendere a studiare.
Ultimamente ho perso molte lezioni e credo che i miei voti del primo quadrimestre, non saranno voti alti. Quindi prendo il mio quaderno e inizio a prendere appunti. Mi concentro solo sul prof, che spiega.
Così per le altre lezioni. Fino a quando non suona la campanella.
Allargo le braccia verso l'alto e mi stiro tutta. Prendo un grosso respiro, e mi alzo. Prendo le mie cose ed esco dalla mia classe. Sono l'ultima ad uscire. Nel corridoio c'è solo un gruppetto di ragazze, gli altri studenti sicuramente saranno già nella mensa.
E senza dubbio ci sarà anche quel bastardo di Christian. Cazzo. Se mi vede di sicuro non la passo liscia. Devo in qualche modo evitarlo.
In un attimo vedo le mie cose cadere, inciampo su qualcosa o meglio il piede di qualche idiota e casco con le ginocchia sul pavimento e le mani appogiate a quest'ultimo.
《Guarda dove vai idiota!》E io che pensavo che oggi sarebbe stato tutto tranquillo. La ragazza con le sue "amichette" ridono come delle oche.
《L'idiota che ad allungato la gamba sei tu! Non io.》 Le indico come se fosse un sacco di immondizia. Ma guarda te! Proprio questa mi deve capitare!!!

《Ma guardatela! Cerca di fare la dura come Christian e intimidirci. Mi fai proprio ridere. Sei ridicola.》un'altra risata. Basta. Mi avvicino con tutto il coraggio che mi esplode in corpo e la rabbia che mi fuori esce dagli occhi, la prendo per i capelli, li tiro con tutta la forza che ho in corpo e la sbatto al muro. Li esce un urlo di dolore e questo mi fa sentire soddisfatta.
Ma troppo pesto per cantar vittoria perché le altre ragazze mi spingono da dietro. Cadendo di nuovo.
《Ma guardati tu! Che non sai difenderti da sola! Ti dovresti vergognare! Non hai le palle per affrontarmi!!》le urlo contro con tutta la rabbia. Lei panaozza in viso si avvicina e si china alla mia altezza (perché sono ancora sul pavimento).
《Brutta stronzetta. Non ti permettere di parlmi così!》mi prende il colletto della camicia e ringhia a pochi centimetri dal mio volto.

《Chi credi di essere? Belen Rodriguez. Che si vanta per qualche cosa che fa?》ghigno divertita. La ragazza inizia a respirare forte, come un toro che sta per attaccare.
《Sei una stronza!》 Vedo il suo braccio alzarsi, sta per colpirmi con la sua mano che una voce talmente forte e fredda, ferma il colpo.
《Toglile le mani di disso. Ora!》《Ma...》《HO DETTO ORA!》 La ragazza tutta tremante si alza da me. Mi volto verso il ragazzo che ha usato quel tono di voce e rimango paralizzata per qualche secondo prima di riprendermi. Non ho mai pensato che Alex ha un atteggiamento così duro, nei confronti degli altri. Il mio cuore smette di palpitare solo per un attimo che vedo il suo viso rovinato. Ha un occhio gonfio, viola e il labbro con una corsta di sangue.
I suoi occhi sono spenti. Non come quel verde vivo che vedo quando lui è contento.

《Vattene!》non se lo fa ripetere due volte che chiama le sue amiche e se ne vanno correndo a gambe levate.
Si avvicina e mi posa la sua mano, l'accetto e mi aiuta ad alzarmi.
《Grazie!》neanche il tempo della sua risposta, allargo le mie esili braccia e lo stringo a me. Collego tutto. Ecco perché anche Christian ha quei lividi. Quei due hanno fatto a botte. Il problema e che midispiace per Alex. Lui è diverso da Christian. Sicuramente il motivo sono io. Alex posa le sue braccia toniche intorno ai miei fianchi e subito mi sento al sicuro.
《Midispiace vederti così, per colp...》《Non devi scusarti e non è colpa tua.》 Stringe leggermente la presa come se mi volesse tutta per se.
《Per quale motivo sei con loro?》 Dico leggermente alterata. Lo sento sbuffare. Ma non mi risponde. Così alzo la testa dalla sua spalla e lo guardo dritto negli occhi.
《Non sono cose che ti riguardano.》 Dice prima di staccarsi dal nostro abbraccio. Già mi manca la vicinanza del suo corpo che mi trasmette sicurezza. Porca miseria!! Devo sempre rovinare tutto io!!
《È meglio che vada! I ragazzi mi staranno cercando.》Questo qui e proprio strano. Un attimo prima si stacca un attimo dopo mi posa un bacio sulla guancia. Mandandomi in tilt in cervello.
E se ne va. Guardo il punto in cui lui è andato via che il mio cellulare mi riporta alla realtà.

《Pronto!》《Ma dove sei!? Per caso una nave spaziale ti ha portato via in un pianeta sconosciuto!??》mi scappa una leggera risata nel sentire Anna fare battute del genere.
《Sto arrivando. Ho avuto uno spiacevole incontro con delle ragazze. Adesso ti raggiungo.》《Stai bene!?? Chi è stato!?? Ti raggiungo sub...》la fermo prima che possa parlare a raffica.
《Non ti muovere da lì! Ti raggiungo. Sto bene. È arrivato Alex ad aiutarmi. Appena arrivo ti racconto.》《Ok! Ma fai veloce che ti devo dire una cosa importantissima!!》《Si! Va bene!》Riattaco. Prendo le cose che mi sono cadute e le raccolgo. Vado verso l'armadietto e appoggio i libri, per poi dirigermi verso la mensa.
Controllo bene che non ci sia tarccia di Christian e mi avvicino ad Anna.

Vedo che ha preso il cibo per tutte e due, così mi siedo accanto a lei.
《Cos'è tutta questa fretta?》domando, la vedo girarsi un attimo verso Michael, John, Alex e....
《Christian?》chiedo non vedendolo insieme a loro. 《È stato sospeso.》A quelle belle parole , sento una scarica di felicità. 《Cosa? Perché?》《Ecco...ho parlato con mio padre per quello che è successo con te. Sai quandi sei stata in ospedale.
Ha parlato con la preside, cioè la mamma di Alex ( la mia bocca in quel momento si spalanca per la sorpresa).
Ed è stato sospeso. Riprenderà ad andare a scuola dopo le vacanze di natale. Tranquilla tua sorella non saprà che Christian ha cercato insomma...quello.》Ok! Se prima provavo felicità adesso provo terrore.
Cazzo. Già mi immagino Christian che mi incolpa. Se penso al lato positivo per un mese non lo vedrò ne sentirò.
Abbraccio Anna e la ringrazio per quello che sta facendo per me.
《Tu? Cosa mi volevi dire?》 Dice staccandosi dall'abbraccio. Li racconto del gruppetto delle ragazze, della ragazza che mi voleva dare uno schiaffo e dell'ingresso di Alex.
Lei ascolta ascolta tutto con attenzione e poi dice: 《Sono proprio delle stronze. Dovevo essere lì con te.》《Ei! Ma io sono tutta intera.》 Mi indico mostrandoli che non ho nessun graffio. Lei mi guarda e poi annuisce.
Posso sopportare i lamenti dei prof, le risate degli alunni che mi prendono in giro. Ma Christian proprio no! Passerò un mese senza la sua presenza. Ma quando ritornerà non posso sfuggire sempre. Lo affronterò. In qualsiasi modo.

Travolta da te! ( IN REVISIONE )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora