Capitolo 7

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Mi sveglio con un forte mal ditesta e una puzza in sopportabile di ospedale.
"Ho detto puzza di ospedale!?" I miei occhi si spalancani. Sul mio braccio
trovo un aflebo.
《Oh merda!》 dico sussurando mettendomi le mani sul viso.
《Alyce!》mi giro a destra. Dove c'è una sedia vicino alla finestra. Trovo seduto Alex mezzo addormentato con una coperta verde scuro.
《Cosa mi è successo?》mi tocco la fronte e sento che ho qualcosa sulla testa.
Vado dritta in bagno correndo. Vedo me stessa riflessa sullo specchio. I ricordi di ieri, mi appaiono come frammenti, mano a mano che li ricostruisco. Tutto mi viene in mente.
Mi metto a piangere per quello che è successo ieri , Alex entra in bagno preoccuparto.
《Senti...》non lo faccio finire.
《ALEX LASCIAMII SOLAA!!》li urlo contro. Non si muove rimane li immobile.
《NON HAI SENTITO QUELLO CHE HO DE....》 mi tira per un braccio e vado a finire nascosta tra le sue braccia.

Appoggio la testa nella sua spalla. Bagnando la sua maglia con le mie lacrime. Mette una mano sul mio fianco e l'altra sulla mia testa.
Mi sfogo con qualcuno che: mi aiuta, mi sta vicino e che si preoccupa per me. Inizia a parlare lentamente quando mi racconta quello che è successo dopo.
《Ieri ti stavo aspettando fuori dalla scuola. Ma ho visto che ci mettevi troppo. Ho iniziato a cercarti, dopo un po il telefono mi squilla. Christian era arrabbiato e preoccupato. Mi ha detto che eravate in bagno. Quando ti ho visto in bagno in quello stato ho subito iniziato ad dare di matto. Ti ho subito portato all'ospedale.》dopo rimane in silenzio, mentre mi accarezza i capelli. Stando vicino a lui, mi sento sicura. Sembra un ragazzo serio.
Rimaniamo abbracciati finché il suo telrfono non suona. Lo lascia squillare ma li dico di rispondere.
《Va bene. Ma tu! Non ti muovere da qui!》
Prende il telefono dalla tasca dei pantaloni 《e chi si muove!》li faccio un sorriso e lui per ricambiare mi fa un occhiolino.

Quando Alex esce, vado verso la mia borsa vicino al letto. Guardo il cellulare e mi trovo: 9 chimate perse da mia sorella, 5 chiamate perse da Anna e...
Metto le mani nei capelli facendo cadere il cellure.
114 CHIAMATE DA UN NUMERO CHE NON CONOSCO.
Respiro ed espiro. Lo ripeto per 3 volte. Appena mi sono calmata prendo il cellulare e chiamo quel numero.
Uno squillo...secondo squillo...terzo squillo...
《Come ti senti?》domanda la persona che risponde dall'altra parte. Sento un pizzico di preoccupazione, ma forse me lo sto immaginando. Perché lui non gliene frega un cazzo di nessuno.
《Come mi sento? Male! Per colpa tua! TE LO RIPETO IO NON SONO UN TUO GIOCATTOLINO CHE PUOI USARE COME TI PARE!! MI STAI ROVINANDO LA VITA! IO TI ODIO!!》gli dico urandoli contro e piangendo. Non voglio sentire una sola parola uscirli dalle labbra. Chiudo  la chiamata prima che dica qualcosa.  Basta quel bastardo non deve più avere a che fare con me.

Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano, Alex entra un po preocupato vedendi i miei occhi rossi.
《Alex, che succede?》li chiedo vedendo la sua preoccupazione nei occhi.
《Ho sentito quello che vi siete detti tu è Christian》 dice sedendosi nel letto. Mi siedo vicino a lui.
《Perchè si comporta così!? Cosa vuole da me!》fisso il pavimento con gli occhi un po lucidi.
Alex mette una mano sulla mia spalla e mi accarezza.
《Christian è arrabiato. Scarica la sua rabbia verso gli altri...Parleró con lui》dice con dolcezza.
《Cambiando argomento, tua sorella mi ha telefonato è molto preoccupata. sta venendo qui.》dice con tono calmo.
Io mi alzo di scatto 《 COSA!? Sa la verità?》 Dico alterata.
《No, tranquilla ho detto solo che sei caduta dalle scale.》Un sospiro di sollievo esce dalle mie labbra. Meno male. Non voglio che mia sorella sappia la verità. Deve rimanerne fuori. Sono problemi miei e me li gestisco io.
《Che hai?》chiede notando il cambiamento di umore. 《Niente...pensavo.》rispondo chiudendo l'argomento.

Alex si avvicina un po di più,  cosi che possa guardarmi negli occhi. La sua vicinanza mi fa arrossire come un pomodoro, per colpa della mia timidezza.
《Si può sapere, per che cavolo ridi??》 dico seccata con le guance rosse.
《Niente solo che sei buffa con le guance rosse, Hahahaha Hahahaha》 dice ridendo come un deficente.
《Ah si! E tu sei un deficente quando ridi》 li faccio una bella linguaccia. Ma gurda te questo!? Ma faccio così ridere quando divento quasi un pomodoro??
《Scusa, non ho sentito quello che hai detto!》si mette una mano sull'orecchio.
《Ho detto che sei un deficente quando ridi》marco la parola deficente.

《Ah si! Adesso me la paghi》sto per fuggire quando lui mi tira per un braccio e mi butta sul lettino. È  che la tortura abbia inizio!! Il pazzoide ha iniziato a farmi il solletico. Sto ridendo a più non posso.
《A-Ale-x, ti prego b-basta 》 dico ridendo. Non c'è la faccio più mi fanno male le costole dal tanto ridere.
《Voglio le tue scuse.》《o-ok ok scusa.》
Alex smette di farmi il sollettico. Mi trovo sotto di lui. Il mio sorriso poco a poco sparisce. E così...bello stare in sua compagnia. Non smetto di fissarlo e nemmeno lui fa lo stesso. Le sue dita accarezzano con delicatezza la mia guancia. Come se fossi una cosa preziosa. Alzo leggermente il busto per avvicinarmi al suo bellissimo viso.
《Mi piaci quando le tue bellissime guance assumono il colore roseo》 mi sussura sensuale. Un brivido mi percorre nel mio corpo. Non dico una sola parola. Guardo con interresse le sue labbra sottile che si avvicinano lentamente sulle mie.
Automaticamente le mie labbra si schiudono pronte per attendere le sue. Tutto il mio corpo si surriscalda. Il mio battito cardiaco aumenta e....

Travolta da te! ( IN REVISIONE )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora