Un raggio di sole mi colpisce il viso e mi costringe ad aprire gli occhi. Mi brucia lo tomaco, mi gira la testa e vado dritta in bagno.
Mi piego all'altezza del water è vomito tutto quello che ho bevuto ieri sera. Sento uno scricchiolio provernire dal letto, segno che Anna si è svegliata. Mi raccoglie i capelli con una mano e si china verso di me.
《Sto malissimo》dico prima di tornare con la faccia sul water.
《Mi cambio e faccio un salto in farmacia.》Questa ragazza trasmette sicurezza da tutti i pori. Sibilo un debole "si". Ritorna in camera per cambiarsi. Quando mi sento un po meglio, appoggio la chiena al muro.
《Ti lascio il cellulare sul lavandino. Se c'è qualcosa chiamami. Farò il più veloce possibile.》Mi stampa un leggero bacio sulla guancia e se ne va.
Ho la testa che mi scoppia, vedo tutto così confuso e poi piano piano chiudo gli occhi.La suoneria del mio telefono mi sveglia. Mugolo per il fastidio, che produce quel oggetto. Mi alzo dolorante e con la testa che mi martella. Giuro che non berro mai più così tanto.
Mi avvicino al lavandino per prendere il telefono. Ma con un movimento del braccio lo faccio cadere. 《Cazzo!》Impreco spazientita. Intanto il mio cellulare ha smesso di quillare, ma il problena è che non riesco a prenderlo. Riuscirei se non stessi così male. La mia vista si fa confusa, mi aggrappo al lavandino per sostenerni. Sembra che la stanza giri intorno a me. Se la mia cara sorellina mi guarderebbe in questo stato, sarei stata in punizione per una settimana senza uscire.Scatta la serratura di una porta che non riesco a vedere. E dei passi avvicinarsi dietro le mie spalle. Lascio la presa del lavandino per girarmi ma le mie gambe non mi reggono. Vedo il pavimento farsi sempre più vicino, chiudo gli occhi aspettando l'impatto. Ma invece mi sento tirare per un braccio e sollevarmi. Dalla debolezza appoggio la testa nella sua spalla, mantenendo lo sguardo verso il basso. Stringo la sua maglietta, per reggermi.
Il suo petto si alza e si abbassa ad ogni suo respiro profondo. Si incammina verso una porta e mi stende sul letto di Anna.
Ma prima che stacchi le sue (fantastiche) braccia, lo tiro per la maglietta. Anche uno ceco capirebbe che il ragazzo che mi ha preso in braccio è Christian.
Lo guardo in quei occhi pieni di rabbia. Tutto il suo corpo è rigido.
È incazzato nero per ieri sera.
Non mi è dispiaciuto colpirlo proprio lì. Se lo meritava! Quell'idiota. Ma adesso non sono invena di farlo arrabbiare.
《Grazie.》dico semplicemente.
Li lascio la maglietta e mi giro dall'altra parte del letto, dandoli le spalle.
《Non illuderti mocciosa. Domani non sarò buono come oggi.》dice sena nessuna emozione
Mi stringo il piumone al petto per coprirmi da lui.
Lo sento aprire la porta ed esce, senza dire un'altra parola.Anna è arrivata trenta minuti dopo. Siccome oggi è domenica, non tutte le farmacie sono aperte. Mi ha detto che quella aperta è dall'alrta parte della città. Ho preso l'aspirina e adesso mi sento come nuova! Mi sono fatta una doccia veloce. Abbiamo pranzato insieme e stranamente Christian non c'era. Quello che è successo stamattina nel bagno ho preferito non dirglielo. Voglio che rimanga per me.
《Ci vediamo domani!》mi da un leggero bacio e mi abbraccia.
《A domani!》dico salutandola. Salgo sulla limousine che mi porta dritta a casa.
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Travolta da te! ( IN REVISIONE )
RomanceTutto inizia il primo giorno di scuola. Il suo sguardo da predatore. I suoi bellissimi occhi blu oceano. Sono così profondi che mi perderei dentro. La prima volta che lo visto, le parole mi muoiono in gola. Il mio respiro si fa più pesante. Sensazio...