1-Sorpresa!

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Magnolia☂️

Il telefono continua a sfuggirmi dalle mani mentre tento di mantenere la conversazione nella quale sono impegnata, anche se in questo momento dovrei darmi una mossa.

Saltello per la stanza, cercando di infilare la gonna pantaloncino che continua a impigliarsi nei miei piedi.

"Sì, Ines, ti giuro che sto arrivando!" Esclamo con voce stridula, esasperata.

"Puoi dire a tua sorella di smetterla di riempirmi di messaggi!?" Aggiungo, continuando ad avvertire nell'orecchio il trillo fastidioso dei messaggi.

"Rebeka, finiscila! Sta arrivando!" Urla la mia migliore amica a sua sorella.

Qualcuno potrebbe chiedersi che cosa ci prende e perché siamo tutte così agitate. La risposta è molto semplice: una cena in famiglia.

E no, io non sono parte della famiglia Valentine. Eppure, sin da quando ne ho memoria, vengo sempre invitata.

A quanto pare le mie migliori amiche non amano particolarmente queste cene, nelle quali si riunisce tutta la famiglia.

"Ci vediamo da voi! Devo andare".

Terminata la chiamata, termino di prepararmi alla velocità della luce, ignorando il fatto che mi beccherò l'ennesimo, amorevole, rimprovero di Max, il capofamiglia.

Lui è sempre stato come un padre per me, mi ha insegnato ad andare in bicicletta, mi ha riaccompagnata a casa quando non c'era nessuno e ha sempre avuto un buon consiglio da darmi.

Così come sua moglie, Rosie, che per me è una seconda mamma.

I Valentine sono la famiglia che ho sempre desiderato. Non che non ami la mia, ovviamente, ma loro sono uniti.

Max e Rosie si amano ancora come il primo giorno e non si lascerebbero per nulla al mondo.

Oggi la famiglia si riunisce per un motivo a me sconosciuto, so solo che sono tutti molto fomentati, anche se non ne comprendo la ragione.

Dopo aver indossato il cardigan in cotone azzurro, per combattere l'eterno freddo di Londra, sono pronta.

Sia fatto santo chi ha inventato la piastra. In verità, i miei capelli sono un cumolo di lunghi ricci marroni, che oggi sono stati sostituiti da un'ordinata piega liscia.

Trucco pronto e stivaletti ai piedi. Sono pronta.

Il mio nuovo appartamento, che ho affittato grazie al guadagno del mio meraviglioso lavoro, dista circa mezz'ora da casa delle mie amiche.

Un salto di qualità, a differenza delle due ore che ci separavano prima.

Non vedo l'ora di rivederle, dopo tanto tempo.

Ne abbiamo passate di ogni, sempre insieme, anche eventi che è preferibile non ricordare. I ricordi sono come fiamme, scottano la pelle fino a lacerarla.

Ma adesso sono passati molti anni, e la nostra amicizia ha vinto su tutto.

Prima di uscire di casa, recupero la crostata di frutta che ho preparato, l'ho fatta soprattutto per Tessa, la nonna delle mie amiche.

Ho intenzione di passare una serata all'insegna della tranquillità, dato che da domani ricomincerà la settimana, e con essa il mio lavoro.

Arrivata in macchina, accendo la radio che passa una canzone di The Weeknd, facendomi cantare a squarciagola mentre mi immetto nella trafficata Londra.

La radio passa circa una decina di canzoni, prima che arrivi davanti casa Valentine.

Ormai Ines e Rebeka non abitano più qui, ovviamente, per cui le cene di famiglia diventano l'occasione perfetta per riabbracciarci, come se il tempo non fosse mai passato.

Qualcosa di grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora